Premetto che purtroppo mi è stato impossibile verificare in bibliografia se vi fossero scelte di natura tecnica alla base della decisione di dotare il Thud di una singola aletta stabilizzatrice ventrale.
In ogni caso possiamo ragionarci insieme. Questo tipo di aletta serve appunto a incrementare la stabilità dei velivoli ad alte prestazioni in particolari condizioni di volo. Un esempio classico sono le alette dell'F-104 introdotte nella sola versione S.
Pinne stabilizzatrici ventrali di un F-104S
Con stabilità si intende la capacità dell'aeroplano di reagire ad una perturbazione esterna, come ad esempio una raffica di vento, riprendendo le sue condizioni di volo originarie antecedenti all'intervento della perturbazione.
Sicuramente a livello progettuale è necessario eseguire dei calcoli con i quali determinare la superficie che le alette devono avere per garantire una corretta risposta del velivolo. Una superfice elevata può essere ben vista su aeroplano da attacco al suolo perché lo rende stabile come piattaforma di tiro/lancio mentre una superficie ridotta è sicuramente prediletta sui caccia che in caso di
dogfight devono poter manifestare in pieno la loro scarsa stabilità per eseguire le manovre di combattimento.
Di eccezioni a questa regola generale ne esistono diverse e un esempio di necessità contrastanti è l'F-16.
Pinne stabilizzatrici ventrali di un F-16
Immagine inserita a solo scopo di discussione e tratta dal sito MMC Material
Per giungere al caso del Thud ricordo che dopo i primi voli dei prototipi fu incrementata la superficie del piano verticale di coda aumentando l'altezza complessiva del velivolo mentre la pinna inferiore rimase la medesima. Evidentemente poteva bastare per le esigenze dell'F-105.
Profili, mica tanto belli
, di F-105 Thunderchief
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In caso contrario sarebbe certamente stato possibile passare ad una configurazione con due pinne.
Perché due e non una di maggior superficie? In realtà è semplice! Dato che sono poste inferiormente ci sono dei limiti alla loro apertura perché in caso contrario striscerebbero sul terreno. Ed ecco il motivo principale dello sdoppiamento delle alette stabilizzatrici inferiori.
Altre concause possono essere legate alla posizione che, dovendole sviluppare in lunghezza piuttosto che in apertura, porrebbe le superfici aerodinamiche in posizioni per le quali la loro efficacia è minore.
Infine una eccezione. In alcune versioni del MiG-23 si optò per una pinna ventrale di generosa apertura che veniva ruotata lateralmente per evitare il contatto con il terreno quando il velivolo era al suolo.
Pinna stabilizzatrice ventrale di un MiG-23
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