dopo un pò possiamo finalmente presentarvi questo lavoro! lascio al babbo l'introduzione e il commento:
Nella storia della Marina Militare Italiana, come di molte delle Armi azzurre, ci sono state, nel corso dei vari avvicendamenti delle macchine in uso, alcune, tra queste, che possono essere definite pietre miliari. Hanno segnato un epoca, un periodo, una transizione a macchine più evolute e con prestazioni tecniche e assetti via via, sempre più adatti e votati all’utilizzo specifico delle stesse macchine. Sempre più performanti in ordine agli scenari in cui si trovavano ad operare.
Questo è stato, in sintesi, quello che il nostro Sikorsky Seabat SH-34J, ha rappresentato negli anni sessanta per la MMI sia in modalità imbarcata o in servizio a terra.
I piloti navali venivano dai vecchi AB-47 G e AB-47 J3 Ranger, per cui, il passaggio al SH-34 poteva essere considerato concretamente, come un vero passo al primo vero elicottero imbarcato.
Il suo potente e rumoroso motore a pistoni Wright Cyclone R-1820-84 stellare a 9 cilindri raffreddati ad aria, un rotore principale a 4 pale, la sua massa e dimensione e la notevole possibilità di carico ne fecero ben presto una macchina amata nonostante avesse subito diversi aggiornamenti tecnici per adattarlo sempre di più alle condizioni di impiego con ogni tempo, alla guerra elettronica e antisom. Ma anche divisivo per la sua poca praticità nel ripiegamento pale del rotore e stabilizzatore per lo stivaggio sulle, di allora, nuove navi classe “Doria”, per i consumi, le vibrazioni e la rumorosità eccessiva per gli operatori.
Questo elicottero, per me nella versione Marines, era una icona del Vietnam.
Ha sempre esercitato un fascino particolare e l’occasione per vederne uno, dal vivo, della nostra MMI è stato un open-day svoltosi all’aeroporto di Luni - base elicotteri Maristaeli GRUPELICOT 5. Uno dei tre gate guardian di eccezione, era lì, il Sikorsky S-58/H-34 Choctaw - MM153622 - codice 4-14 in mostra statica appena varcati i cancelli della base.
Un po di storia dell'elicottero:
Dal 1959 al 1961 furono forniti gli SH-34 per l'addestramento ed avevano "limitate capacità " operative e prive di apparati elettronici quali il sonar. Successivamente furono fornite macchine denominate SH34J (versione ognitempo) corrispondenti al tipo HSS-1N. Dal 1961 al 1966 dal codice 4-03 a 4-05 con apparati sonar completi per ripianare alcune perdite (il 4-03 e il 4-05). La U.S. Navy fornì ulteriori HSS-1 codice da 4-06 a 4-08 poi 4-09 che furono convertiti in SH34J montando sonar e altro. Il 4-09 cadde durante un volo operativo. L'ultimo stock di 5 macchine da 4-10 a 4-14 fu di SH34J (queste macchine andarono tutte distrutte durante la tromba d'aria a Catania, tranne 1) . Al momento della catastrofe erano in servizio dieci Seabat su un totale di undici consegnati (l'esemplare 4-03 serial 80237 era andato perso in un incidente di volo), dei quali rimasero integri gli esemplari 4-04 (MM149082) e 4-05 (MM149083) perchè imbarcati, mentre il 4-10 (MM150821) rimase danneggiato sotto il secondo hangar in maniera talmente estesa da costringere ad un lavoro esteso di ricostruzione da parte della SABCA belga e venendo poi ricodificato 4-03 dopo il ritorno in linea, per non lasciare buchi di numerazione tra questo mezzo ed i rimpiazzi arrivati frettolosamente dagli Stati Uniti. Risultarono quindi completamente distrutti sette SH-34 (seriali n° 80163, 80164, 149084, 149085, 149086, 149087 e 150822) ed uno solo parzialmente e comunque in grado di essere ripristinato in condizioni di volo. Subito dopo la catastrofe furono consegnati dagli Stati Uniti i tre esemplari di SH-34G privati delle apparecchiature antisom AN/AQS 4-5 (sistemi dipping attivi - passivi), e destinati in origine come HeloSAR sulle portaerei dell'U.S. Navy. Questi mezzi (serial 143899, 143940 e 143949) presero la codifica da 4-06 a 4-08 e rimasero in servizio per poco tempo in quanto non considerati allo stesso standard degli altri esemplari. Questi vennero affiancati ed in seguito sostituiti, da altri sei elicotteri SH-34J nuovi di fabbrica (dal serial 153617 a 153622) codificati da 4-09 a 4-14.
Con l'entrata in servizio del AB204B nel 1964 tutti gli H-34 furono prima riconvertiti in addestramento e poi in trasporto smontando tutte le apparecchiature elettroniche.
le modifiche sul kit:
E, finalmente la scatola Trumpeter in 1/48 del Seabat è arrivata e, con essa le p.e. della Eduard, le resine delle ruote.
Tutto questo naturalmente ha innescato la ricerca della versione a cui potersi ispirare e, di conseguenza, a quale configurazione operativa imbarcata o meno orientarsi. Esiste una notevole documentazione fotografica della US Navy, ma delle macchine della nostra MMI, veramente poche. Tuttavia nelle varie ricerche documentali, mi sono imbattuto nella configurazione più completa possibile di un Seabat imbarcato.
Il codice dipinto 4-04, matricola 149082 di stanza a Luni, con tanica supplementare esterna per hovering esteso, colorazione grigio scuro (FS16099) e rosso anticollisione (FS28913).
E così, la mia agenda di costruzione evidenziava i seguenti punti iniziali :
- Il troncone di coda con il timone in posizione "chiusa" con aggiunta dei portelli di accesso mancanti;
-sistemazione del kit nei punti relativi alle prese di rotazione del troncone di coda,
-eliminazione di tutti i risalti di plastica per le grate anteriori e posteriori che evitare un eccessivo spessore sullo stesso;
-aggiunta dei componenti mancanti nel cockpit;
-realizzazione della tanica esterna e dei suoi componenti.
-dettaglio del motore in configurazione a cofani aperti.
-realizzazione antenna radar doppler, altri sensori e dell'antenna a filo ricevente sulla fusoliera inferiore;
-realizzazione dell'antenna trasmittente e ricevente sulla fusoliera superiore.
Durante la necessaria revisione della documentazione, il 4-04 di cui mi occupo, venne poi privato delle apparecchiature antisom ormai obsolete e definitivamente applicato il sistema AN/APN-97 doppler, lasciando comunque in dotazione, il serbatoio supplementare interno ed esterno e i precedenti sistemi antenna.
Naturalmente mi limito ad indicare i sistemi che hanno un impatto visivo esterno per il velivolo, perché le apparecchiature elettroniche erano stivate nel tronco di fusoliera adibito a vano servizio, mentre gli indicatori e visualizzatori erano sul pannello del cockpit.
Il 4-04 divenne quindi antisom con applicazione del sonar modello:
- AN/AQS-4C oppure -5 Sistema sonar (successivamente eliminato).
Inoltre ciascuno dei velivoli aveva in dotazione le seguenti apparecchiature:
- DM-1202 antenna Omni sulla parte superiore della fusoliera;
- AN/APN-97 oppure -97A sistema radar doppler di navigazione sulla parte inferiore della fusoliera;
- ARA-25 UHF direction finder antenna sulla parte inferiore della fusoliera;
- ARN-41A oppure -59 LF Loop antenna sulla parte inferiore della fusoliera;
- AS-578/ARA-25 antenna filare sulla parte inferiore della fusoliera;
- AS-133/APX antenna UHF/IFF nella parte inferiore della fusoliera vicino posizione sonar.
Vi ricordo che i colori utilizzati sono stati:
H-333 per il grigione della fusoliera
Humbrol Acrilic 209 per il rosso anticollisione
XF-3 per il giallo
Devo dire che ho avuto 2000 problemi con le decal sia del kit che le tauro, ho sistemato il possibile,ma non potevo lavorarci troppo perchè quelle del kit appena a contatto con il liquido ammorbidente si sono letteralmente frantumate e ho fatto l'impossibile per assemblarle sul modello, le foto poi enfatizzano fin troppo certi dettagli.
Tornando a noi, aggiungo che il kit non fornisce nemmeno la coccarda inferiore, ne fornisce solo 3, Aggiungo che anche in questo caso sia l'ancora che il numero sono leggermente sovradimensionate. Per gli stencil dove possibile li ho ripassati con il pennello abbassando il tutto.
Per qualsiasi altra cosa trovate tutto nel WIP
Per quanto riguarda la basetta ci siamo ispirati ad una foto fatta sulla Caio Duilio ( D554) tra il 60 ed il 70, mostrando un ponte ancora da catramare e di colore chiaro, difatti gli elicotteri non sono ancorati se non per una catena che lega il ruotino di coda al pennone. Per la Bandiera abbiamo trovato su Ebay una bandiera compatibile come dimensioni e formato per la scala 1/48.
Ma spazio alle foto





Prove del Led



















Spero che vi piaccia e sicuramente ci vedremo a Verona! buon modellismo!
Saluti dai Ferrari!