
Il "surf" Nazista è stato terminato dopo 3 mesi di lavoro,non stancante bensi..divertente!Mgari tutti i kit potessero essere come questo!
Un po di storia sul veivolo intanto!
L'Arado Ar 196 era un idroricognitore marittimo a scarponi ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Arado Flugzeugwerke GmbH dalla fine degli anni trenta.
L'Ar 196 è stato il principale idrovolante da ricognizione biposto della Kriegsmarine durante la seconda guerra mondiale. L'Ar 196 era imbarcato a bordo di navi da battaglia e incrociatori della Kriegsmarine per essere impiegato come ricognitore, ma dislocato anche negli idroscali per il pattugliamento costiero. L'Ar 196 operava su tutti i teatri europei dall'Oceano Atlantico al Mar Nero.
Il velivolo era un monoplano monomotore, ad ala bassa; la struttura era interamente metallica, con fusoliera a sezione quadrata, rivestita con pannelli in lega leggera nella parte anteriore, mentre il posteriore aveva rivestimento in tela. L'abitacolo ospitava 2 membri d'equipaggio, disposti in tandem: il pilota ed un osservatore-mitragliere.
I prototipi vennero completati nel 1937 e videro la luce in due configurazioni diverse: due macchine avevano due galleggianti affiancati in posizione centrale mentre le altre due erano dotate di un solo galleggiante centrale e due più piccoli, con funzione di stabilizzatori, posizionati sotto le estremità delle ali.
La propulsione era affidata ad un motore BMW 132K posizionato sul muso, un radiale 9 cilindri a singola stella raffreddato ad aria racchiuso in una cappottatura bugnata ed abbinato ad un'elica bipala.
Le prove in volo, confermando le buone doti dell'aereo, non fecero emergere sostanziali diversità fra le due varianti e, qualunque fosse la ragione determinante, alla fine venne scelta la configurazione con il doppio galleggiante.
L'aereo venne ordinato in versione imbarcata, destinato ad essere lanciato dalle catapulte delle navi della flotta, ed in versione da ricognizione costiera.
Nella versione imbarcata le ali erano incernierate, direttamente al bordo d'attacco alla fusoliera, e potevano essere ripiegate all'indietro, previa rimozione del montante posteriore di collegamento tra il galleggiante e la superficie inferiore dell'ala.
L'armamento difensivo era costituito inizialmente da 1 mitragliatrice, ma arrivò a comprendere 3 mitragliatrici (2 a disposizione dell'osservatore ed 1 frontale) e 2 cannoni da 20 mm (affogati nello spessore alare).
Nelle rastrelliere agganciate alle ali, potevano essere alloggiate due bombe da 50 kg ciascuna.
Negli anni l'Ar 196 venne migliorato tramite l'installazione di motori BMW 132 di maggior potenza, dotati di elica tripala, o di equipaggiamento più moderno (in particolare l'apparato radio), ma la struttura rimase sostanzialmente invariata.
Passiamo al kit: il Revell visto il costo/qualita è di sicuro il migliore in commercio..ma tuttavia,ben fatti sono gli after market che possono essere sempre utili!(scosiglio le fotoincisioni perchè inutili!). Anche le decals..sono eccezionali,non ho avuto alcun problema!
Costruzione semplice,che però necessita di alcune stuccature a livello del motore e sui pattini. Ma sopratutto si deve stare attenti se la cofanatura deve rimanere aperta in quanti i pannelli sono molto sensibili e possono scollarsi facilmente. per quanto riguarda i non li ho voluti mettere perchè avevo paura di rovinare il modello,ed a me personalmente,piace molto anche cosi!
Colorazione: Smalti Humbrol/revell con miscugli vari; si posso ottenere lo stesso degli ottimi effetti cromatici

Ringrazio infine tutti coloro che mi hanno seguito,in quanto senza di voi non ci sarei mai riuscito!!


Adesso..foto!






La svastica è in 48..pardon!














a presto ragazzi
saluti
RoB da Messina
