
Zero A6M2 di Saburo Sakai - Uno dei tanti
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Re: Zero A6M2 di Saburo Sakai - Uno dei tanti
Troppo bello...troppo pulito...troppo lucido! Complimeti! 

Ciao e B(u)onomodellismoVox a tutti 
"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia)
"Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia)
”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)



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Re: Zero A6M2 di Saburo Sakai - Uno dei tanti
Gran bel lavoro
Secondo me, se l'obbiettivo era un mezzo quasi nuovo, ci sei andato più che bene.
Ottimo davvero.

Secondo me, se l'obbiettivo era un mezzo quasi nuovo, ci sei andato più che bene.
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Re: Zero A6M2 di Saburo Sakai - Uno dei tanti
bel modello,anche se a gusto mio un pò lucidino e pulito.... ma giustamente se hai scelto che fosse relativamente nuovo è la scelta obbligata! 

Corrado
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Re: Zero A6M2 di Saburo Sakai - Uno dei tanti
Che dire Paolè... Ottimo! Il flash o la luce utilizzata per le foto enfatizza sempre il lucido, bisognerebbe vederlo alla luce naturale. Secondo me ci sta la finitura semilucida in questa scala in quanto il colore ame-iro altro non era che una sorta di "coppale" protettivo di origine non avio dato sopra il grigio e che ingialliva con l'effetto della luce solare... da qui il "caramello".
Occhio a fare gli A6M5 massacrati come si vedono in certe mostre.... il nostro aveva addirittura sotto il verde una mano di anticorrosione rossiccia
e le scrostature simili a tutti gli altri aeroplani del periodo. Le foto a colori che sono giunte fino a noi sono di origine americana nell'immediato dopoguerra (vedrete spesso gli aerei senza elica in atto alle disposizioni armistiziali). E come andare a fare un photofile della Ford Fiesta allo sfascio sulla Togliatti (chi è di Roma capirà..) e realizzare un modello tutto arrugginito.
Purtroppo certe convinzioni modellistiche sono radicate da tempo e reiterate dai vari guru e illustratori di turno...
Per chi ha voglia e tempo ho recuperato dei filmati di origine giapponese di A6M5 e A6M3 nelle Filippine dove si vedono belli lucidi e scrostati all'attacco alare del tutto simili ai nostri G.55. Dei bravi ricercatori hanno anche estrapolato i codici in deriva in modo da permettere la realizzazione di qualche esemplare.
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Punti di riferimento per gli aerei giapponesi sono da sempre il sito "j-aircraft" con il suo forum una vera miniera di informazioni, i blog dei ricercatori storici "Arawasi" e "Aviation of Japan", il tutto in inglese.
ciao e a presto!!
Occhio a fare gli A6M5 massacrati come si vedono in certe mostre.... il nostro aveva addirittura sotto il verde una mano di anticorrosione rossiccia

Purtroppo certe convinzioni modellistiche sono radicate da tempo e reiterate dai vari guru e illustratori di turno...
Per chi ha voglia e tempo ho recuperato dei filmati di origine giapponese di A6M5 e A6M3 nelle Filippine dove si vedono belli lucidi e scrostati all'attacco alare del tutto simili ai nostri G.55. Dei bravi ricercatori hanno anche estrapolato i codici in deriva in modo da permettere la realizzazione di qualche esemplare.
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ciao e a presto!!
Re: Zero A6M2 di Saburo Sakai - Uno dei tanti
Grazie Massimo, molto interessante.
Ne riparleremo a suo tempo. A presto!
P
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- corrado25877
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Re: Zero A6M2 di Saburo Sakai - Uno dei tanti
concordo in pieno,malgrado l'utilizzo in aree anche vulcaniche con sabbie dure che volavano dappertutto (vedi rabaul ad esempio) la vernice non volava via come se fossero immersi nello scrostante, alla radice alare(su entrambi i lati), sui bordi d'attacco alari dietro l'elica e in aree di manutenzione ordinaria (cofanature, portelli armi, ecc) erano molto piu soggetti a scrostature, per via del camminamento e della normale vita operativa, ma non ho mai capito le scrostature diffuse su tutte le superfici che si vedono in giro, un pò va bene, ma quando è troppo, è troppo! il tuo modello riassume bene il concetto,pulito (sulle portaerei non c'era poi così tanto sporco), poco o per niente scrostato, forse un pò troppo lucido, ma non erano certo opachissimi! bravo.Massimo_04 ha scritto:Occhio a fare gli A6M5 massacrati come si vedono in certe mostre.... il nostro aveva addirittura sotto il verde una mano di anticorrosione rossicciae le scrostature simili a tutti gli altri aeroplani del periodo. Le foto a colori che sono giunte fino a noi sono di origine americana nell'immediato dopoguerra (vedrete spesso gli aerei senza elica in atto alle disposizioni armistiziali). E come andare a fare un photofile della Ford Fiesta allo sfascio sulla Togliatti (chi è di Roma capirà..) e realizzare un modello tutto arrugginito.
Purtroppo certe convinzioni modellistiche sono radicate da tempo e reiterate dai vari guru e illustratori di turno...!
Corrado