Ciao a tutti,
Dopo le immagini del F4 U1-D Corsair, ecco quelle del suo compagno di diorama: il “ gattino”.
Note sul kit:
Trumpeter scala 1:32 + pacchetto di fotoincisioni BigEd Eduard per le parti interne (cockpit , puntatore e cinture) ed esterne ( flaps, carrelli, tettuccio ecc.).
Parti autocostruite: meccanismo "a martelletto" per ritrazione dell’ala, vano porta canottino di salvataggio, anelli subalari per fissaggio antirollio al ponte.
Painting & mask : per le parti interne : Vallejo interior green e ModelMaster metal blue+ titanium+ metal black e burnt ( per il motore), azzurro chiaro e ghiaccio per gli esterni.
Per le mascherature del cockpit : Eduard mask ( compreso nel BigEd).
Note sul modello: non propriamente semplice a causa di alcuni problemi soprattutto collegati al motore e al carrello ( fortunatamente rifatto in buona parte con le fotoincisioni).
Il meccanismo di sollevamento dell’ala ( a martelletto ) per lo spostamento manuale non è consigliabile a chi è alle prime armi in quanto oltre alla ricostruzione vera e propria del martelletto di sollevamento ( eseguito con l’aiuto altrimenti impossibile, di disegni e foto reali) , prevede anche il relativo alloggiamento nell’ala e la guida di scorrimento ovvero il dover praticare degli interventi di taglio, chiusura, stuccatura ed infine ripannellatura del pezzo interessato.
Più semplice, ma non da sottovalutare, l’apertura del vano di salvataggio: si tratta di praticare due identiche finestre nella deriva del velivolo ed assotigliarle. Una volta eseguita questa operazione, ho dovuto creare fisicamente il vano che avrebbe ospitato il canottino di salvataggio ( creato con del comunissimo Das, rivestito con un pezzettino di pellicola (tipo Domopak) adeguatamente riverniciata in giallo ocra e chiusa da due cinturine ricavate da piccoli residui di fotoincisione ) .
Per fare questo, ho ritagliato una basetta di plasticard preventivamente verniciata con l’interior green e, dopo aver inserito due sostegni all’interno delle due semifusoliere, ho incollato il manufatto.
Le piccole centine sulle parti interne a vista, hanno completato l’intervento.
Note sul diorama: fa parte di una scena tratta dalla pagina del mio sito web “ adventurephotomodels “ ed è stata la conclusione di una scelta casuale e non programmata.
La base del diorama che ospita il Corsair ed il Wildcat è infatti una comune piastrella di compensato che ho ritagliato in misura 45cmx45.
Con simili misure ridotte ( per due modelli realizzati in scala 1:32) ho trovato agevole inserire un Corsair con le ali retratte ed un Wildcat con un’ala sola ripiegata perché volevo riprodurre il meccanismo di trasporto (martelletto).
Il pavimento della basetta, è stato realizzato con strisce di compensato attraversato dai canali di scolo e con i ganci di attacco per simulare il deck delle portaerei americane in azione nel Pacifico durante il secondo conflitto mondiale: in questa scala è difficile trovare deck già pronti!
Ancora auto costruito è il carrello portabombe posto davanti alla prua del Corsair.
Pilota e meccanico infine, credo donino una sorta di continuità e dinamica alla scena complessiva restando nel tema: la mano del meccanico, sembrerebbe indicare al pilota, una possibile manovra durante un “dogfight”.
Note sulla fotografia : le foto dei modelli e del diorama, sono state esguite con una reflex Canon 300D variando la profondità di campo al variare delle luci che sono state di volta in volta riposizionate per ottenere effetti sfumati alle spalle e nitidi al centro.
Note sul Wildcat F4F-4 : questo è solo il mio pensiero per cui, vi invito a farne l’uso che ritenete più opportuno.
Di questo aereo da caccia, si trova di tutto e di più. O lo si ama o lo si odia.
Io lo amo, adoro la sua forma un po’ tozza ed infine mi fa tenerezza.
Lui si trovava ad affrontare dei veri e propri “leoni “del combattimento aereo come i terribili Zero “Zeche”.
Si racconta che un asso giapponese, dopo aver inseguito e scaricato addosso ad un Wildcat, tutto quello che aveva il suo Zero, il “ gattino”, tutto sforacchiato e malconcio sia riuscito con abili manovre a sfuggire e non farsi abbattere.
Il pilota giapponese si è abbassato incredulo per vedere il viso del pilota di questo aereo : per episodi come questo, credo che il Wildcat si sia guadagnato a buon diritto, la fama di grande incassatore.









Per maggiori info, foto e dettagli : adventurephotomodels.com
Buonissimo modellismo a tutti.
aquatarkus10