FW 190 in 72

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microciccio
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Re: FW 190 in 72

Messaggio da microciccio »

Ciao Rodolfo,

ancora uno dei tuoi piacevoli lavori che mi ero perso quest'estate.

Concordo su quanto anticipato in merito alla finitura opaca e forse anche alla correttezza delle tonalità usate, la svastica e la posa delle decalcomanie in generale (tranqui che quelle lunghe o grosse, anche se non sono di ottima qualità, son sempre rognose da posare :-prrrr ) e un appunto sul trasparente opaco (credo sia capitato a tutti almeno una volta).

Il 190 è un aeroplano veramente importante non solo per il bagaglio storico che lo accompagna ma anche per quello tecnico. Mi vengono in mente, a casaccio: rivestimento lavorante, raccordo aerodinamico motore-fusoliera - chiedere agli amici della Kawasaki per maggiori dettagli :-BLABLA ecc..

Una scelta interessante e di sicuro effetto, complimenti :-oook

microciccio

PS: ti è stato utile il .doc del passo passo della riproduzione dei frames con il nastro adesivo?
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...

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coccobill
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Re: FW 190 in 72

Messaggio da coccobill »

Come non rigraziarti per quello stupendo metodo dei frames? E' veramente una genialata. Per ora sull'Avro ho lasciato quello che avevo fatto ma sui prossimi utilizzerò la tua tecnica che è stata molto ma molto esplicativa. Mi manca solo di acquistare un nastro adesivo di ottimissima qualità.
Siccome vorrei nel tempo farne magari un'altro di 190 mi spieghi cosa c'entr la Kawasaky e tutto il resto?
Grazie per le info e l'aiuto
ciao
Rudi
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Re: FW 190 in 72

Messaggio da microciccio »

coccobill ha scritto:Come non rigraziarti per quello stupendo metodo dei frames? E' veramente una genialata. Per ora sull'Avro ho lasciato quello che avevo fatto ma sui prossimi utilizzerò la tua tecnica che è stata molto ma molto esplicativa. Mi manca solo di acquistare un nastro adesivo di ottimissima qualità.
Siccome vorrei nel tempo farne magari un'altro di 190 mi spieghi cosa c'entr la Kawasaky e tutto il resto?
Grazie per le info e l'aiuto
ciao
Rudi
Ciao Rudi,

intanto prego. Ho visto il Lanc e lo trovo veramente piacevole.

Venendo alla citazione tenterò di essere breve.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il Giappone produsse, per lo più, aeroplani dotati di propulsori radiali raffreddati ad aria. Una delle eccezioni fu il caccia Kawasaki Ki.61 Hien (Rondine, Tony per gli Alleati) motorizzato con la versione giapponese del tedesco Daimler Benz DB.601A. Pur dotato di buone prestazioni il Ki.61-I dei primi lotti produttivi fu afflitto da problemi di varia natura tra i quali era inclusa anche l'affidabilità modesta del motore. Già nel 1942 era chiara la necessità di sviluppare la cellula e rimotorizzare il velivolo.
Il Ki.61-II Kai (da kaizo, cioè modificato) fu pronto solo agli inizi del 1944 ma, mentre le cellule venivano prodotte con un buon ritmo i motori stentavano ad essere consegnati. La rimotorizzazione con un radiale era ormai alle porte e gli ingegneri della Kawasaki si dedicarono con solerzia ed impegno alla soluzione del difficile compito. Come proposta iniziale si tentò di innestare la parte anteriore della gondola di un bimotore Ki.102, dotata del radiale Mitsubishi Ha.112-II del diametro di 1,27 metri, sulla fusoliera del Ki.61 che, al massimo, era larga 0,84 metri. Nonostante una dimostrata abilità della scuola giapponese nella realizzazione di valide forme aerodinamiche, in questo caso, le turbolenze generate dall'innesto rendevano irrealizzabile la nuova macchina.
Fortunatamente il Giappone aveva acquistato nel 1943 un Focke Wulf Fw.190 A-5 per eseguire delle comparazioni in volo. Sul 190 il problema dell'accoppiamento tra un propulsore radiale ed una fusoliera ben avviata erodinamicamente era stato risolto con una accurata disposizione dei tubi di scarico. In pratica i gas combusti venivano rilasciati lateralmente con lo scopo di accelerare il flusso d'aria "raddrizzandolo" e eliminando le turbolenze dovute alla differenza dimensionale tra il motore e la fusoliera. Agli ingegneri della Kawasaki fu sufficiente studiare la soluzione trovata dai tedeschi per adattarla con grande successo al nuovo caccia denominato Ki.100 che si rivelò uno dei migliori caccia giapponesi del periodo bellico.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Buona notte a tutti

microciccio

Nota: non ho letto il contenuto dei link alla Wiki e suggerirei un approfondimento su qualche sano pezzo di carta :-BLABLA .
Ultima modifica di microciccio il 22 ottobre 2010, 23:51, modificato 2 volte in totale.
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Re: FW 190 in 72

Messaggio da spitfire »

oltre al problema di evolvere il KI61,ci fu' anche la distruzione da bombardamento,della fabbrica di motori daimler in giappone,sia il KI61 che il 100 ebbero varie evoluzioni di versioni e sottoversioni,oltre alla scarsita' di cannoni mauser.
marco
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