Occorrente:
- Pannello in MDF, truciolare grezzo o Compensato multistrato
- Idropittura murale di qualsiasi tipo, basta che NON sia a base di calce
- Pigmenti additivi per pitture murali (io uso nero e marrone)
- Aerografo da battaglia a gravità per grandi superfici (il più economico che trovate) con ugello da 1,2 in su
- Un gambaletto da donna o un collant (servirà da filtro)
- Una riga in metallo
- Un attrezzo appuntito per creare i solchi tra le piastre
- Terriccio per fiori (o qualcosa di simile)
- Una boccetta di giallo
- Colori a olio e acquaragia
Il colore deve essere liquido ma non troppo, aggiungete acqua poco alla volta mescolando con un bastoncino finché la miscela sarà della consistenza desiderata, solitamente estraendo il bastoncino la miscela non deve fare la goccia, ma un filo molto liquido.
Si mette il gambaletto sulla coppa dell'aerografo per filtrare il colore nel caso ci siano grumi e si versa la quantità desiderata di colore, si setta la pressione a 1 bar con una rosa media e si spruzza sul pannello grezzo.
La quantità la decidiamo noi, volendo si può fare tutto con una sola mano, ma si rischia che il pannello si imbarchi a causa dell'eccessiva umidità, in questo caso non è da buttare, basta che una volta asciutto si replichi il trattamento anche sul retro del pannello, ritornerà piatto come in origine.
Qualcuno si chiederà perché non usare il pennello o il rullo? La risposta è nella foto seguente, la finitura superficiale simula le porosità del cemento grezzo
IMPORTANTE: lavare immediatamente l'aerografo per evitare che il colore calcifichi, basta smontare quei 3 pezzi che lo compongono e sciacquarli sotto acqua corrente, eventuali sedimenti vanno eliminati con una spazzolino o una spugna leggermente abrasiva.
Quando sarà asciutto potremo tracciare i solchi delle piastre che in 1/48 sono dei quadrati 10,4 x10,4cm, corrispondenti nella realtà a 5m per lato.
A nostra discrezione potremo dare una seconda mano di idropittura se la prima non è stata sufficiente, lasciato asciugare si può iniziare a sporcare il "cemento" col terriccio per fiori spargendolo irregolarmente sul pannello lasciandolo per un paio d'ore, essendo leggermente umido ed essendo a contatto con la pittura, creerà delle chiazze marroncine.
Quando lo si andrà a togliere ormai l'umidità sarà evaporata quasi totalmente, ma il compito del terriccio non è terminato, lo recupereremo e lo metteremo in un contenitore mentre valuteremo il risultato. Ora prendiamo una manciata di quel terriccio recuperato e la rimettiamo sul pannello, ma stavolta andremo a spargerla col palmo della mano facendo un movimento circolare, insistendo al centro di ogni pannello, poi eliminiamo l'eccesso e con una matita tenera o un biro nera passeremo i solchi delle piastre, al termine, con le dita sporche di terriccio passeremo sui solchi creando una specie di ombra sui bordi delle piastre.
Ora non rimane che tracciare le righe gialle a terra e i pozzetti per la dispersione dell'elettricità statica (questi ultimi bordati in nero) e con i colori ad olio diluiti con acquaragia fare delle chiazze di fluidi idraulici, residui di carburante e quant'altro concentrati soprattutto nella zona dove solitamente viene parcheggiato l'aeromobile. I più bravi potranno anche simulare le tracce di pneumatici.
Tutto il lavoro con le giornate calde del periodo si può fare nell'arco di una giornata, il costo complessivo è veramente di pochi euro sfruttando il fatto che buona parte dei materiali sono presenti nelle case di ognuno di noi
Spero di aver fatto cosa gradita, se qualcuno ha altri metodi lo faccia sapere

P.S. mi rendo conto rileggendo di aver fatto una specie di ricetta in stile gambero rosso
