
Quelli bravi lo chiamano “back flushing”.

Per far fluire l’aria nella coppetta colore, spesso, basta mettere un dito davanti la corona esterna dell’aeropenna per deviare il flusso d’aria dentro il condotto colore, agendo sul trigger.

Immagino che molti di voi sappiano di cosa sto parlando.
Purtroppo, non sempre questa operazione è semplice da eseguire, ma neppure così innocua per l’aerografo che potrebbe subire dei seri danni all’ago e alla sua duse.
Spesso la corona non ha un profilo lineare e continuo sul bordo esterno e questo complica la buona riuscita dell’operazione di back flushing, costringendoci a manovre abbastanza articolate per creare un tappo capace di far ingoiare aria dal condotto colore dell’aerografo.


Per non parlare di tutte quelle volte in cui lavoriamo ad ago scoperto.

Proprio queste ragioni mi hanno spinto ad acquistare due accessori abbastanza pratici per eseguire il “back flushing” nella maniera più rapida e sicura che si possa immaginare.
Un caps rigido, contenente una guarnizione interna, da calzare sul puntale dell’aeropenna avvolgendolo completamente e creando una ostruzione esterna per l’aria che sarà così costretta a intercettare il condotto del colore, a trigger aperto, come unica via d'uscita verso l'ambiente esterno con il classico gorgoglio nella coppetta.



Nulla di più semplice

Immagine inserita a scopo di discussione - Fonte: madworks-europe.com


I “tappi” o “caps” che ho acquistato sono prodotti dalla MADWORKS (vi lascio qui il link) in un set dove sono presenti due misure, che oserei definire, standard e che si adattano, come diametri, alla quasi totalità di aeropenne presenti sul mercato.

La taglia S ha un diametro interno di 7,5 mm mentre con l’altro, di misura M, si cresce arrivando fino a 9 mm e sempre riferiti al diametro interno della guarnizione.



Sono comodi ed efficaci da utilizzare?
Tenuti sottomano durante una qualunque sessione di aerografia, il loro utilizzo e la semplicità di funzionamento si apprezzano molto soprattutto in tre momenti particolari:
- Per dare una veloce shakerata al colore dentro l’aerografo utile a mantenere la miscela di colore+diluente sempre omogenea nel tempo*
- Nelle fasi di pulizia eseguite durante i veloci cambi di colore, senza dover ricorrere a metodi improvvisati**
- Quando si lavora ad ago scoperto oppure la corona esterna è di tipo dentellata, con fori laterali, etc.etc.
Creando quel gorgoglio forzato dentro l’aeropenna, saremo in grado di dare una veloce ed energica rimescolata tra colore e diluente durante le lunghe sessioni di aerografia.
In questi casi accade che, a lungo andare e per la forza peso, il pigmento inizia a separarsi dal thinner per precipitare sul fondo della coppetta e di conseguenza nel condotto dell’aeropenna, alterando così tutti i rapporti di diluizione, sia con l’aria che con il thinner, da cui eravamo partiti.
Attenzione, questo fenomeno non è istantaneo ma tende a verificarsi dopo circa 15-20 minuti che il mix di colore+diluente ristagna a lungo nella coppetta dell’aeropenna o, in generale, in un qualunque altro contenitore stretto e lungo.

Questa condizione può capitare, ad esempio, quando eseguiamo lunghe sessioni di aerografia nei lavori di fino o di dettaglio come ed esempio la realizzazione del preshading o del posthading sui nostri modelli.
In questi casi, il flusso di colore in uscita dall’aeropenna è molto ridotto rispetto, ad esempio, alla stesura di una media o grande campitura; ragion per cui questo stazionerà più a lungo dentro la coppetta.
Di tanto in tanto nasce, quindi, l’esigenza di dargli una rimescolata per mantenere la miscela omogenea in ogni parte dentro l’aerografo e prevenire così la precipitazione e sedimentazione del pigmento sul fondo.
Oltre questo beneficio, spingere aria nel condotto colore per farla gorgogliare nella coppetta aiuta, in parte, anche nella fase di pulizia dell’aerografo dal colore; soprattutto nella zona del condotto interno.
Infatti, il getto d’aria che entra dalla duse e pilotato dall’arretramento dell’ago, sposta tutto il liquido che incontra nel suo cammino fin dentro la coppetta.
Durante la stessa sessione di aerografia, questa è una prassi abbastanza comune per eseguire delle veloci pulizie dello strumento, tra un cambio di colore ed un altro.
Ho fatto un po' di test sui vari modelli di aerografi che posseggo e sia il fit che la tenuta d’aria di questi caps è sempre risultata ottima.





Su puntali più grandi, come quello del PS-290/Iwata HP-TH, la misura M diventa fondamentale.


Purtroppo su questi modelli il puntale a ventaglio impedisce il calzamento corretto del cap per via dei due horn molto sporgenti.

Questi caps si possono trovare anche di altri brand e in materiale diverso, dall'architettura più semplice ma con lo stesso principio di funzionamento. Spesso sono venduti come cappucci protettivi in gomma.



Fate attenzione, però, a non acquistare i cappucci che presentano un foro sulla sommità.

Nel dubbio meglio andare su prodotti specifici per questo scopo


Note:
*Non è un metodo affidabile e consigliabile per la mescolazione di colore e thinner. Il mix deve essere eseguito la prima volta sempre fuori dalla coppetta per avere una miscela omogenea.
**Non è un metodo da sostituire alla pulizia approfondita da eseguire sempre a fine sessione di aerografia