Nella colorazione di un kit, l'utilizzo di un filtro e' molto spesso indicato per uniformare i diversi colori con cui si realizzano le mimetiche dei veicoli militari.
Io li utilizzo regolarmente e preferisco quelli che produco in casa diluendo con trementina i colori ad olio (90 o 95% diluente - 10 o 5% colore), perche' molto piu' gestibili di quelli ad acrilico (base acqua).
In ambito mezzi corazzati la cosa e' ancora piu' evidente, dal momento che una camo, specie se a piu' toni, appena dipinta mostra degli stacchi molto netti tra i colori, mentre dopo l'applicazione di uno o piu' filtri, la livrea e' molto piu' realistica.
Nel caso di una livrea monocolore, ad esempio un carro, e' banale che l'applicazione di un filtro faccia virare la tonalita' verso il risultato desiderato, introducendo una luce piu' calda ad esempio applicando un filtro arancione su un mezzo desertico, quindi a base gialla.
Nel caso delle mimetiche a due o piu' colori, invece, ho notato che differenti tonalita' di filtro producono risultati drammaticamente diversi: su una camo a tre toni (verde chiaro, verde scuro, marrone) un filtro giallo enfatizza i contrasti del marrone, mentre uno verde li spegne. E cosi' via.
Il punto pero' e' che non ho la piu' pallida idea della teoria dei colori (o del color blending) alla base della scelta della specifica tonalita' da utilizzare e dell'effetto che questa produrra' sul modello.
Sono certo pero' che esiste un criterio per la scelta del filtro per avere un risultato diverso dal mio caso, che prevede l'andare a tentoni senza sapere in anticipo dove andare a parare.
A parita' di mimetica ho visto in rete usare i filtri piu' disparati, dal rosso al giallo giu' fino al marrone (in un paio di casi anche il blu

C'e' qualcuno che ne sa un po' in piu'??