FreestyleAurelio ha scritto: ↑13 maggio 2025, 0:26
Ciao Sandro, prima di rispondere al tuo quesito permettimi di fare un pò di chiarezza, anche in base a quelle che erano le tue esigenze nel post di apertura.
Partiamo da un presupposto: gli aerografi "all in one", ibridi, multipurpose o come li si vuol chiamare, li sconsiglio a prescindere.
Ho utilizzato veramente tante aeropenne dagli anni del liceo artistico sino ad oggi, per gli scopi più differenti e non solo per il modellismo tanto da dirti che ho sempre trovato questo genere di aerografi multipurpose, degli specchietti per le allodole.
Soprattutto quando sulla medesima architettura di uno 0,3/0,4 (e misure superiori) vengono proposte alternative di ugelli con misure 0,2/0,15 o giù di lì.
Una aeropenna progettata per avere, ad esempio, applicazioni nel microdettaglio con duse da 0,2 o 0,18 è profondamente differente da una 0,3/0,4/0,5/0,7. Ed anche in questo ultimo gruppo ci devono essere differenze che spesso non vengono rispettate.
Insomma un meltin-pot da far cadere molti in errore negli acquisti.
Attenzione, non sto parlando solo di variazioni della misura dell'ugello colore.
Le
vere aeropenne da dettaglio (duse <=0,2), giusto per fare un esempio comparativo, hanno:
leveraggi e trigger estremamente più corti, distanza puntale-pulsane molto ridotta, ergonomia del trigger migliore, variazione del ventaglio di spruzzo estremamente lineare e precisa con i movimenti del trigger, coppette colore di volume ridotto, pesi inferori, ingegnerizzazzione dell'air cap tale da generare un ventaglio minimo di spruzzo e adeguato agli scopi.
Tutto questo crea quelle caratteristichi che un aerografo da dettaglio ha avere per un feeling e dei risultati brillanti.
Ma queste caratteristiche non le ritrovi negli strumenti da 0,3 a salire sui quali, purtroppo, ti dicono che puoi montare anche ugelli da 0,2.
Ancor più di queste caratteristiche oggettive, quello che fa la vera differenza è il feeling immediato che lo strumento aiuta a creare con il"manico" di chi lo utilizza.
Esempio pratico: prendi un pennello da dettaglio e impugnalo nella maniera più naturale che ti viene, per creare una serie di crocette di diametro non superiore ai 5 mm.
Poi prova anche a realizzare delle linee parallele tra loro, non più lunghe di 1 cm.
Ora ripeti questa cosa ma, stavolta, impugnando il pennello a metà del suo manico, ben lontano dalla posizione della prima volta sul colletto metallico.
Hai avuto lo stesso feeling?
Quale impugnatura utilizzeresti per dipingere dei dettagli? La prima, più vicina alla superfice o la seconda a metà manico?
Puoi fare lo stesso test anche con una penna o una matita.
Adesso immagina di dover dipingere una parete. Utilizzeresti ancora un pennello con un manico che abbia 5mm di diametro?
E ancora...punta tonda o piatta? O sarebbe meglio un rullo?
E di che misura?
Come vedi ogni strumento ha il suo range di utilizzo oltre il quale diventa una forzatura il suo utilizzo.
In pratica, pubblicità ingannevole...
Spesso tutti questi aspetti sono, purtroppo, bypassati pensando di aver fatto un grande affare scegliendo un attrezzo multipurpose che il mercato offre.
Un aerografo che ha una determinata architettura è concepito per esprimere il meglio di se per quel particolare segmento di applicazioni. Un pò come accade per le varie tipologie di moto, automobili, velivoli, elicottteri e così via.
Se non bastasse aggiungo questo altro spunto di riflessione: ottica fissa con f1.2/f1.4 o zoom tutto fare con f3.5-5,6? Dubito che un tale zoom possa superare le prestazioni di una ottica fissa.
E ancora: trigger stile spay gun o pulsante?
Anche qui nascono profonde differenze tra le due tipologie di strumenti che non possono essere bypassate con leggerezza, pensando unicamente al delta sull'ugello colore.
Nessuno ovviamente ti vieta di farlo ma tutto a discapito del feeling e del corretto utilizzo dello strumento.
sandruz ha scritto: ↑11 maggio 2025, 9:46
Grazie FreeartyleAurelio per il consiglio,
una curiosità sull’aerografo a grilletto “Procon boy PS-290”:
al dilà del volume d’aria maggiore che necessiterebbe un serbatoio più capiente,
passando da duse 0,35 (che sto attualmente utilizzando) alla 0,5 (Procon Boy) si noterebbe la differenza nell’utilizzo oppure é trascurabile?
Sono due aeropenne profondamente ed estremamente differenti che non sono sovrapponibili solo per la duse di misura diversa che, ovviamente ha due range di spruzzo differenti, ma soprattutto per il trigger.
Non parlo solo di geometrie ma proprio di feeling e destinazione d'uso.
Un pò come usare un rullo o un pennello per dipingere una parete, pattinare con dei roller in linea o quad, moto con anteriore da 18 o 21....etc etc.
Per farla breve, mi orienterei sul modello con trigger da spray gun e duse almeno da 0,5 per:
- impieghi su
medie e ampie campiture* sfruttando la possibilità di utilizzare il ventaglio come geometria di spruzo al posto del classico cono. Questo permette di avere finiture omogenee di qualità superiore in maniera veloce e semplice soprattutto nell'applicazione dei fondi pastello e metallizzati, vernici bicomponenti, trasparenti e primer da modellismo e non.
*Aerei 1/48 - 1/24; autovetture 1/24 - 1/8, motociclette 1/12 - 1/6.
Una spray gun da 0,3 la vedrei molto castrata, estremamente relegata a medie campiture per applicare fondi, primer, trasparenti etc etc.....sempre
su medie campiture**
Acquisterei un aeropenna di fascia medio alta con duse da 0,3/0,35 e trigger classico a pulsante per:
- impieghi su
piccole e medie campiture* sfruttando la possibilità di lavorare ad ago scoperto per la realizzazione di sfumature a mano libera in quasi tutte le scale più popolari del modellismo, estrema versatilità di utilizzo di tutti i prodotti dedicati al nostro hobby.
**Aerei 1/48 e inferiori; autovetture 1/24 e inferiori, motociclette 1/12 e inferiori.