Si tratta del kit Tamiya del 1971, nato originariamente come giocattolo motorizzabile tant'e' che nello scafo ci sono i riferimenti per l'applicazione di un motorino elettrico (opzionale) e tutte le ruote sono dotate all'interno di un cappuccetto in vinile per applicarle senza colla e consentirne quindi il movimento.
Nonostante gli anni e la vocazione "giocosa" si tratta comunque di un buon kit per divertirsi senza impazzire e senza spendere una fortuna.
In genere questo mezzo viene rappresentato fortemente usurato dal momento che la vernice desertica veniva applicata sul campo senza troppi complimenti e spesso con mezzi di fortuna.
Questa circostanza, unitamente alle condizioni climatiche particolarmente usuranti dello teatro di guerra nordafricano determinavano la precoce usura della finitura.
Non ho comunque voluto esagerare in questo aspetto anche perche' questo carro leggero non ebbe vita operativa lunga nel deserto, essendo palesemente inferiore alle dotazioni degli alleati e fu quindi ben presto relegato a compiti di pattugliamento, prima di essere definitivamente ritirato.
Colori Tamiya ad aerografo, trasparenti Gunze, particolari con acrilici Homa.
Pigmenti Homa.
Una precisazione: ho scoperto che i pigmenti applicati hanno una particolare enfasi in tutte le foto, mentre dal vivo sono molto ben amalgamati con il mezzo.
Credo che dipenda dalla diversa riflessione della luce rispetto alle vernici applicate sul modello, che li rende piu' visibili all'obiettivo (di un cellulare...) che ad occhio nudo.
Curioso...






