bene..sorvoliamo sul fatto che l'ultimo update risale a più di un anno fa
eravamo rimasti alla stesura della foglia d'oro a simulare i thermal blanket. Alla fine questa è stata incollata al modello con colla vinilica leggermente diluita. Ne basta veramente poca, la foglia d'oro tende ad attaccare con estrema facilità..anche dove non dovrebbe
seguendo quindi le informazioni riportate nel link a inizio wip per quanto riguarda dove applicare i diversi tipi di coperta, si arriva a questo risultato:
IMG_0067 by
leonardo, su Flickr
Ora che la maggior parte del lavoro sul LEM è fatta, possiamo cominciare a parlare del CSM.
immagine inserita a scopo di discussione da wikipedia.org
Come molti sapranno CSM sta per Command and service module. Il modulo di comando, quello color acciaio cromato sulla destra, era l'unica parte del Saturn V in grado di per poter rientrare sulla terra.
La restante parte, il modulo di servizio, ospitava i serbatoi di propellente,batterie ed apparati elettrici e motore per l'inserimento in orbita lunare /rientro a terra.
Il kit...fa schifo. Penso non c'è aggettivo migliore per rendere l'idea. Roba che lavorando un blocchetto di alluminio al tornio si ricava qualcosa di più verosimile.
Non avendo ne tornio, ne alluminio mi sono accontentato di quello che passa la revell.
Unito i due semigusci, ho eliminato ogni dettaglio superficiale, palesemente inventato di sana pianta.
il dettaglio che più salta all'occhio del modulo di servizio sono quei pannelli bianchi posti lungo la circonferenza. Trattasi di radiatori, quelli piccoli verso la prua per i componenti elettrici, quello più grande a poppa per l'environmental control system .
E' d'obbligo quindi ricostruirli, ed io l'ho fatto con con sottili fogli di plasticard della evergreen:
Torniamo un attimo indietro:
Considerando che il tutto sarà posto su un piedistallo e considerando che il CSM ed il LEM sono due kit separati, non pensati per essere esposti un 'modalità docking', in corso d'opera mi sono dovuto porre il problema di come far stare tutto insieme.
Dopo innumerevoli prove con calamite di diverso calibro, alla fine la soluzione adottata ( e funzionante) è stata l'utilizzo di calamite al neodimio, circa 10mm di diametro per 1 mm di spessore, posizionate due (impilate per aumentare il campo magnetico) nel meccanismo di docking del LEM, due in quello del CSM e due nel corpo del CSM ( nel cilindro, il più vicino possibile al modulo di comando) per farlo aderire al piedistallo in ferro.
Per oggi è tutto
![brindisi :-brindisi](./images/smilies/prosit.gif)
. Nel prossimo post ci concentreremo sul modulo di comando, magari con qualche info interessante sullo scudo termico.