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Da un pò di tempo, ho cominciato una collezione di aerei americani della Seconda guerra mondiale, in scala al 72, usati da "assi", e mi fa piacere condividere con chi ha voglia le mie impressioni modellistiche e le notizie raccolte. Questo particolare pilota, William Shomo, non ha conseguito vittorie sul modello che voglio rappresentare, cioè su un Airacobra, e invero è raro trovare assi su questo "bambino indesiderato": tuttavia, ho deciso di intraprendere l'impresa.
Biografia del pilota, che ho trovato in diverse fonti e tradotto per voi:

Lt William Shomo and crew by Sebastian Di Guardo, su Flickr
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January 10, 1945 - claimed one enemy fighter
January 11, 1945 - claimed seven enemy fighters
Total claims = 8
fonte: https://www.pacificwrecks.com/people/ve ... index.html
Venendo al suo aereo, vi stupirà sapere che è ancora esistente e che non è così semplice realizzarne il modello. Anche questa volta ho dovuto cercare varie fonti (con questo caldo non riesco a respirare, figuratevi...) e ho tradotto tutto per voi.
Specifiche: Bell P-39Q-6-BE Airacobra, serial 42-19995, 71st TRG, 82d TRS, "Snooks 2nd/Betty Lou 3rd", Lt William A. Shomo, 1944 new Guinea.
Costruito come modello Q-5, fu probabilmente convertito in Q-6_BE con due macchine fotografiche per la ricognizione. Secondo le fonti:
42-19596/20545 = Bell P-39Q-5-BE Airacobra; (…) all odd numbers 19989/20011 (…) converted to P-39Q-6-BE
fonte: http://www.joebaugher.com/usaf_serials/1942_1.html
Il che potrebbe avere senso, essendo un aereo assegnato a una squadriglia da ricognizione.
fonte: http://www.warbirdregistry.com

fonte e galleria fotografica. Si noti che ormai è un pò approssimativo nella sua ricostruzione.
Nessun segno delle macchine fotografiche, immagino la prima cosa smontata (con le armi) al momento del suo abbandono.
Tuttavia, non è solo questo dettaglio a destar sospetti. Guardando il WIP di Robycav in cui si discuteva delle pale delle eliche per l'Airacobra, ho osservato meglio la foto e fatto la seguente considerazione: l'elica era stata riparata sostituendo una pala, anche se ancora sono un pò scettico: il modello prende forma...

informazioni utili
--------------------- Tutte le immagini sono state postate al solo scopo di discussione. ---------------------
Il modello è un kit abbastanza famoso e noto per una buona qualità, Academy, che non gli risparmia decals che appaiono lucide e forme e pannellature non proprio corrette. Accennare al fatto che gli scarichi sotto la "pancia" sono troppo a prua, e che il bordo d'attacco presso le punte delle ali non è molto corretto, è solo il minimo, ma son cose che passano in secondo piano per me.

Come confronti ho usato i dettagli tecnici (disegni in scala, foto a colori, schemi eccetera) dell'ottima pubblicazione "P-39 Airacobra in detail" di Bert Kinzey della Squadron/Signal, che ho trovato eccellente e con dettagli molto importanti, compresi gli inserimenti per le fotocamere da ricognizione.
È stato importante anche vedere le foto dell'esemplare del Smithsonian Museum, e il walk around su Primeportal.
I pezzi sono pannellati in fine negativo, tipico Academy, ma l'interno a parte il quadro comandi (che dovrebbe però avere apparenza rettangolare, non lunettata) è un pò di fantasia, con le portiere in positivo, la destra nemmero ritagliata dalla fusoliera, la sinistra a parte e tutta un trasparente. I trasparenti sono un pò opachi e si sono beccati un lavaggio nella cera Future.


stranamente ci sono due ogive, una mi è arrivata rotta, l'altra ha avuto come modifica l'apertura della canna del cannone

Rifare meglio gli interni dell'Airacobra mi ha richiesto un pò di progettazione, quindi ho fatto uno schizzo generale (così inoltre non violo copyrights)

le modifiche sono parecchie, compreso l'apertura delle luci di segnalazione stranamente omesse da Academy oltre ai fori per le gondoline dei mitra alari (che sono per la versione Q) e un finestrino apribile sul parabrezza, inserito da Bell nel caso di schizzi di olio o nevischio.

Sulle portiere va fatto un pò di lavoro per portare ciò che serve in negativo, aggiungere la tasca portamappe ecc, nonchè io direi di forare i quadranti, ritagliare i cruscottini e isolare il "corpo" dei mitra che si vedevano all'interno, aggiungere i pedali... ecc ecc...


Lavori carini ma seccanti con questo caldo...
Il povero Airacobra USAAF se li merita tutti secondo me, essendo stato troppo "snobbato" dalla storia: infatti i piloti americani non lo volevano - è con i russi che l'aereo dimostrò alcune buone doti. Tutto riassunto da questa vignetta molto carina.

fonte
A parte le fonti già citate come foto e l'ottima pubblicazione, mi sono avvalso per capire i colori da usare, dell'opinione di ipmsstockholm.org
Traduco anche questo per voi:
Nonostante i suoi numerosi numeri di produzione, questo aereo sembra essere relativamente scarsamente documentato. Le foto a colori disponibili mostrano l'Interior Green e il Bronze Green per il cockpit; Interior Green, Zinc Chromate o Alluminio per i pozzetti delle ruote; Gambe del carrello anteriore verniciate con Olive Drab e Interior Green; i mozzi della ruota in Interior Green e metallo naturale. Sembra che non vi siano certezze per questo velivolo.
Secondo Bert Kinzey nel suo libro Detail and Scale sul P-39 il colore interno utilizzato da Bell è stato chiamato solo Bell Green. Ciò comprendeva la cabina di guida, i pozzetti delle ruote, le porte della carlinga per il carrello e la struttura del carrello stesso. Ci sono state molte discussioni su cosa fosse esattamente il Bell Green. I suggerimenti vanno verso qualcosa di simile al Medium green.
Sulla base delle analisi di un Lend-Lease P-39Q-15 conservato, l'interno dei pozzetti delle ruote era stato verniciato in Zinc Chromate Yellow per la parte corrispondente all'ala, e Olive Drab nella parte che si sovrappone alla fusoliera inferiore, apparentemente il risultato di una pittura separata dei due sottoinsiemi in fabbrica. Le gambe del carrello e le facce interne delle coperture del vano carrello erano Interior Green, con bracci di azionamento più piccoli rifiniti in Bronze Green. Altri tubi e cablaggi sono stati verniciati in alluminio.
Io da queste righe, leggerei Interior Green = Bell Green (una tinta più sul blu e più scura). Per un paragone, sepre dalla stessa fonte: "Il FS 34092 sembra essere una corrispondenza ragionevole per il Medium Green, aggiungendo che il colore originale era leggermente più scuro."
Le osservazioni delle foto degli esemplari originali e delle foto del vero aereo (al tempo, prima del restauro) ovviamente si impongono.
Sto andando davvero lento, ma spero ora di aver più "agio" dopo le varie modifiche
