Re: Nuovo manometro per il Fengda 186A
Inviato: 20 novembre 2018, 7:30
Teflonare è sempre cosa buona e giusta, ottimo intervento Marco. E adesso sotto con l'Harrier per finirlo!!
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Ciao Marco,washaki ha scritto: 19 novembre 2018, 22:24 Eccomi qui,
montaggio terminato e test effettuato.
Il manometro funziona bene e i raccordi non perdono, almeno per ora.
Non ho pensato a fare una foto di come era prima ma basta digitare "Compressore Fengda" e si trovano migliaia di foto tutte uguali di come è montato il manometro.
Qui sotto le immagini dopo la modifica con il manometro e il raccordo che ho fatto vedere precedentemente.
Ora è possibile sapere a che pressione sto verniciando .... veramente.
Spero che possa essere utile a qualcuno che medita la modifica.
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Ciao a tutti
Onestamente non mi sono mai posto il problema perché, come avrai visto, il compressore è dotato di un bicchierino per lo spurgo di eventuale condensa, e questo bicchierino non mi ha mai dato nessun segno di bisogno di spurgare. Anche in giornate molto umide per pioggia o nebbia e anche in sessioni di verniciatura piuttosto lunghe. Per cui mi sento di consigliarti il modello carenato proprio per i motivi che riporti tu; maggiore protezione. La necessità di spurgare eventuali fanghi sarà molto rara secondo me. In quel caso puoi tranquillamente smontare la carenatura se necessario.sirsimons ha scritto: 25 dicembre 2019, 23:22 la valvola di scarico della condensa posta sotto il compressore è accessibile anche con carenatura montata? (cioè resta sotto la carenatura?) o bisogna smontare tutte le volte la struttura nera?
...
...questa soluzione può dare problemi di maggiore surriscaldamento. Tu ti trovi bene? Me lo consigli o è più pratico il 186 senza scocca?
Il manometro che ho acquistato è a bagno di glicerina. Dopo qualche tempo di utilizzo poso dire che è stato un ottimo acquisto. Quello della casa madre era poco più che ... inutile.sirsimons ha scritto: 25 dicembre 2019, 23:22 curiosità: come mai per il nuovo manometro non hai adottato una delle soluzioni (a secco o bagno di glicerina) con attacco radiale? Sarebbe stato se non erro montato come quello originale del compressore, senza necessità di raccordo e non sporgerebbe poi dalla carenatura, o sbaglio?
Ti chiedevo dello scarico della condensa perchè in passato sul forum ho letto molto spesso che a fine sessione consigliano di scaricare sempre la condensa che si forma nel serbatoio per evitare la formazione di ruggine, svitando proprio la vite posta sul fondo del serbatoio stesso. Da tutte le foto trovate su internet non sono però riuscito a capire come si innesti la carena sul lato basso del compressore - dove ci sono anche i piedini con le ventose - e soprattutto se questa vite di scarico restasse appunto dentro la base della carenatura oppure fuori (restando così accessibile per lo scarico della condensa senza sempre aprire tutto!washaki ha scritto: 26 dicembre 2019, 19:04Onestamente non mi sono mai posto il problema perché, come avrai visto, il compressore è dotato di un bicchierino per lo spurgo di eventuale condensa, e questo bicchierino non mi ha mai dato nessun segno di bisogno di spurgare. Anche in giornate molto umide per pioggia o nebbia e anche in sessioni di verniciatura piuttosto lunghe. Per cui mi sento di consigliarti il modello carenato proprio per i motivi che riporti tu; maggiore protezione. La necessità di spurgare eventuali fanghi sarà molto rara secondo me. In quel caso puoi tranquillamente smontare la carenatura se necessario.sirsimons ha scritto: 25 dicembre 2019, 23:22 la valvola di scarico della condensa posta sotto il compressore è accessibile anche con carenatura montata? (cioè resta sotto la carenatura?) o bisogna smontare tutte le volte la struttura nera?
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...questa soluzione può dare problemi di maggiore surriscaldamento. Tu ti trovi bene? Me lo consigli o è più pratico il 186 senza scocca?
Per quanto riguarda il surriscaldamento puoi andare tranquillo. Il compressore scalda abbastanza ma c'è una protezione per le sovratemperature che scatta per proteggerlo e a me non è mai scattata, anche con la testa bollente.
Al massimo, se proprio devo dire cosa farei se tornassi indietro, ti dico che forse comprerei il modello con ventolina aggiuntiva per la ventilazione della testa del compressore. Ma questo ha un aspetto negativo: la rumorosità aumenta.
Valuta questi aspetti prima di acquistare.
In effetti a vederlo dalle foto la scala del manometro originale sembra un po' grande per riuscire ad avere un minimo di precisione sui range nei quali ci si muove...washaki ha scritto: 26 dicembre 2019, 19:04Il manometro che ho acquistato è a bagno di glicerina. Dopo qualche tempo di utilizzo poso dire che è stato un ottimo acquisto. Quello della casa madre era poco più che ... inutile.sirsimons ha scritto: 25 dicembre 2019, 23:22 curiosità: come mai per il nuovo manometro non hai adottato una delle soluzioni (a secco o bagno di glicerina) con attacco radiale? Sarebbe stato se non erro montato come quello originale del compressore, senza necessità di raccordo e non sporgerebbe poi dalla carenatura, o sbaglio?
il raccordo è stata una scelta per vari fattori ... che francamente ora ricordo poco.
Di sicuro la ditta che ho scelto per il manometro (che consiglio anche a te se vuoi fare il passo), produce una vasta gamma di manometri ma quello con la scala giusta che serviva a me, se preso con attacco laterale e non posteriore, avrebbe cozzato contro la carenatura. Con il raccordo ho risolto il problema di lasciare il nuovo manometro più o meno nella posizione del vecchio senza dover smontare tutto per montarlo.
Considera che è più grande di quello originale.
Prometto che a breve scendo in cantina e ci guardo ... e ti mando foto.sirsimons ha scritto: 26 dicembre 2019, 23:36 Quando hai un minuto di tempo sarebbe interessante vedere un paio di foto della parte bassa...
Se non ricordo male le mie ricerche in quel periodo, i manometri a glicerina sono molto più precisi e meno soggetti a starature rispetto a quelli a secco.sirsimons ha scritto: 26 dicembre 2019, 23:36 Una domanda però (che faccio a voce alta anche ad altri): il manometro a bagno di glicerina è una premura che può essere considerata davvero opzionale, oppure è davvero consigliabile?
Perchè in effetti a parità di manometro quello a secco costa 1/3 e forse con 5euro il rischio si può correre....
Valerio, ma a serbatoio d'aria pieno si riesce/può aprire la valvola o bisogna prima scaricarlo attraverso aerografo vuoto con compressore spento?Starfighter84 ha scritto: 27 dicembre 2019, 11:24 La valvola di scarico è ovviamente accessibile anche con carenatura montata.... SPURGARE IL COMPRESSORE È SEMPRE E COMUNQUE NECESSARIO PER PRESERVARNE IL SERBATOIO DA RUGGINE E DEPOSITI!
Anche se nel bicchierino del filtro non si forma condensa, non è detto che non ce ne sia nella bombola.... Marco, quando vai giù in cantina carica il serbatoio e poi apri la valvola... l'aria aiuterà a buttare fuori la condensa.
Operazione da ripetere SEMPRE dopo ogni utilizzo ... lo sottolineo!
Per il manometro, quello a glicerina attutisce i "colpi d'ariete" degli sbalzo di pressione mantenendo la taratura nel tempo... non è del tutto necessario ma fatta la spesa una volta te la porti avanti negli anni...