La motomitragliatrice MIAS era motorizzata da motori FRERA di 250 cc. Ma la fabbrica FRERA cos'era ? Eccovi due notizie che riassumono i "numeri" della FRERA. Aggiungo purtroppo che quella realtà al momento di essere potenzialmente impiegata sul MIAS era già in crisi e di li a poco chiuse definitivamente la parte motoristica per far sopravvivere la parte ciclistica.
Frera moto d'epoca

immagine postata a solo scopo di discussione fonte comune.tradate.va.it
Il fondatore, ing. Corrado Frera nasce il 23 marzo 1859 a Kreuznach, nella Prussia renana. Al seguito della famiglia, di nobili origini, si trasferisce molto giovane in Italia, mantenendo negli anni un carattere volitivo e per le sue origini prussiane, veniva chiamato, non sempre affettuosamente, "il tedesco". Verso il 1880 ottiene la cittadinanza italiana a tutti gli effetti.
Nel negozio dei genitori e poi da lui rilevato, nel centro di Milano vende dapprima giocattoli ed articoli da regalo poi passa a commerciare accessori di gomma per velocipedi e, nel 1897, assume la rappresentanza della NSU per le biciclette e della Zürcher & Lüthi di St. Aubin per i motori.
Si sposa con Italia Sartori, figlia di Carlo e Cristina Lederhasf, ed ha i figli Leonardo, Sofia, Giovanna e Corradino, che saranno poi i futuri titolari dell'Azienda paterna.
Le prime esperienze come costruttore di motociclette sembrano risalire al 1898 quando assembla motociclette su richiesta di alcuni clienti.
Nel 1902 vende motociclette montando su ciclistiche Neckarsülmer Pfeil, opportunamente rinforzate, motori Zürcher & Lüthi di 1,25 HP, 1,5 HP e 1,75 HP con valvola di aspirazione automatica.
Nel 1903 inizia la commercializzazione di motociclette Zedel costruite con i motori Zürcher & Lüthi.
Il 7 novembre 1905 nasce la S.A.F. (Società Anonima Frera) che ha sede sociale a Milano e stabilimento a Tradate, dove vengono inizialmente impiegati 300 operai.
La S.A.F. ha filiali a Torino, Padova,
Parma, Firenze, Bologna, Mantova,
Roma, Como.
Nel 1906 inizia la produzione di proprie motociclette col marchio SAF e di Frera-Zedel impiegando il motore svizzero. Nel 1907 presenta la bicicletta a motore, con motore NSU 1,25 HP.
Nello stesso anno Frera espone al Salone dell'auto di Torino, oltre alle moto SAF, anche due vetturette motorizzate Zedel.
Nel 1910 la produzione è di 1.200 motociclette all'anno ma cresce fino ad arrivare a 3.000 unità prodotte nel 1915 che fanno della Frera la più importante fabbrica motociclistica italiana.
Durante la guerra dallo stabilimento di Tradate escono migliaia di motociclette e biciclette per l'esercito.
Le forniture militari erano iniziate nel 1908, principalmente per il corpo dei bersaglieri e dell'artiglieria e per le autorita' militari di sanita' per le quali vengono realizzate moto con carrello per il trasporto di feriti.
Nel 1911 Mario Acerboni vince la categoria della terzo di litro per il campionato italiano.
L'aumento continuo della produzione porta la Frera a realizzare un secondo stabilimento nel 1919, situato vicino alla stazione ferroviaria di Tradate e denominato Frera 2, dove si procede al montaggio e stoccaggio dei prodotti finiti.
Nel dopoguerra la Frera occupa oltre 600 dipendenti con una produzione annuale di 2400-3500 moto (200-300 al mese) sino ad arrivare ad una punta massima di 6000 moto.
Ai vertici dell'impresa stanno Leonardo Fera, figlio di Corrado, che ha la direzione tecnica generale; Emilio Conta, genero di Corrado che ne ha sposato la figlia Sofia, dirige lo stabilimento Frera 1; l'ing. Vischer (marito di Giovanna Frera sorella di Corrado Frera) ha la direzione dell'officina; Corradino Frera si occupa dei reparti collaudo e montaggio.
Il tutto sotto la supervisione di Corrado Frera. Nel 1922 sono occupati 200 dipendenti e la produzione dichiarata è di 3000 moto sciolte e con sidecar, in altra occasione viene dichiarata una produzione di 200 moto al mese, e oltre 10.000 biciclette.
Nel 1923 viene data un'impostazione diversa alla produzione con un minor numero di modelli e una maggiore standardizzazione delle componenti meccaniche.
Il progetto è rivolto a contenere i costi per permettere una maggior diffusione dei motocicli.
Nel 1925 l'organico è di 500 dipendenti e la produzione di 2500 moto all'anno. Nel 1927 la produzione è di oltre 5000 motocicli e nel 1928, dopo oltre un ventennio di produzione, viene dichiarata, forse ottimisticamente, la costruzione totale, sino ad allora, di 50.000 moto.
Nel 1929 la crisi economica mondiale porta gravi ripercussione sul mercato motociclistico tali da consigliare Corrado Frera ad iniziare una riconversione industriale.
Si pensa di produrre un trattore leggero, ma la cosa non va in porto. Viene stipulato un accordo con la Cemsa per la fornitura di 300 motori che dovrebbero equipaggiare delle macchine agricole, ma la fornitura si ferma a 50 esemplari.
Inoltre vengono a mancare le forniture militari e una richiesta, da parte della Milizia Stradale, di 400 moto da ripartire tra le fabbriche Frera, Bianchi e Guzzi, non ha seguito.
Sfiduciato e trovandosi in disaccordo con i propri collaboratori, Corrado Frera si ritira dall' azienda e la presidenza viene assunta da Emilio Fossio con Emilio Santini alla direzione commerciale e Leonardo Frera come direttore tecnico, ma gia' l'anno seguente anche Leonardo lascia l'azienda e produce moto proprie col marchio Leonardo Frera.
Da questo momento la crisi si aggravera' sempre di più e la Frera chiude i battenti nel febbraio del 1933. Nel dicembre 1934 la Frera viene rilevata da un gruppo di industriali, ing. Paolo Soprani, ing. Sergio Soprani, ing. Maffoni, ing. Umberto Bassani e Andrea Lorenzi.
La nuova gestione decide di abbandonare la costruzione di biciclette e concentrare tutto sulle motociclette ed esattamente sui modelli 175, 250 e 500 tutti a valvole laterali. Nel 1935 delle nuove 250 e 500 a valvole in testa con comando a camma rialzata e cambio in blocco a 4 marce sono progettate dal tecnico Giuseppe Merosi, ma ormai è tardi e nel 1936 la Frera chiude definitivamente e questi progetti verranno ripresi e prodotti dalla Imperia di Torino. Corrado Frera muore a Milano il 20 marzo del 1941.
Col marchio Frera vengono oggi costruite biciclette a Padova.
Il 17 luglio 2005 è stato inaugurato il Museo della Motocicletta Frera, a Tradate ( Varese) realizzato negli ambienti della storica fabbrica di mototciclette di via Zara.
In quell'anno si festeggiava il centenario della nascita di questa mitica casa motociclistica.
https://youtu.be/FTRWvyE-tmM