Premetto che a fine mese, qui su MT, pubblicherò un articolo sulla reincisione, quindi potrai poi approfondire lì determinati aspetti.
Quel che posso dirti ora è di abbandonare il primo step che esegui con la lama e che ti crea una inicisone "sporca", come hai potuto vedere dai bordi rialzati che questa lascia.
Poi lo scriber, in generale, rispetto alla lama ha un altro spessore che fa fatica ad adattarsi al solco lasciato dalla lama, ed ecco perchè in determinati punti ti "saltella".
Questo anche per via degli fridi laterali che non permettono allo scriber di scorrere via in maniera indisturbata.
Magari con un ago potresti avere meno problemi a passarci dentro.
Comunque è meglio utilizzare un unico strumento dall'inizio e di qualità. Ad esempio, quello che stai utilizzando va anche bene; vedo però che lascia una traccia non proprio discreta. Ad occhio e croce direi tra 0,2mm e 0,3mm di larghezza.
Adesso, non conosco le esigenze degli spessori che entrano in gioco nella tua riproduzione, ma ti servirebbe qualcosa che ti crei incisioni che abbiano una larghezza da 0,075mm oppure 0,1mm.
Posso suggerirti, come scriber da valutare al posto di quello che ora stai utilizzando, l'hook broach della DSPIAE, oppure un ago ben affilato in acciaio.
Ad esempio quelli della FLEX-I-FILE cod. #6115
Questi ultimi, per esperienza, vanno appuntiti prima di utilizzarli, mi raccomando
Nel tuo caso, avendo da riprodurre solo linee dritte, l'uncino della DSPIAE è indicato tanto quanto l'ago fine della FLEX-I-FILE.
Ad onor del vero lo scriber DSPIAE non genera riporti laterali sui bordi dell'incisione, come farebbe un ago o qualche altro strumento. Questo ti premette di evitare carteggiature invasive per appianare la plastica nell'intorno dell'incisione.
Altra cosa importante è la combo pressione+frequenza passaggio dello scriber; queste devono essere sempre costanti per tutto il lavoro.
Il rischio è di avere pannellature con spessori o profondità diverse tra loro.
Occhio anche all'inclinazione dello scriber che deve essere sempre la stessa.
Come guida non so cosa stai utilizzando ora ma, visto il lavoro da fare, non ti occorrono dime particolari se non una lamina metallica flessibile da utilizzare come appoggio per tirare linee belle dritte, tenuta in posizione da del nastro di carta.
Qui ti può venire in aiuto qualcosa handmade, utilizzando l'alluminio delle lattine delle bibite per farti delle dime rettilinee con poco sforzo e spesa ma tanta resa.
Anche il nastro dymo è ottimo ma te ne serve parecchio visto che la sua colla ti premetterebbe di riposizionarlo non più di 3-4 volte, al massimo, prima che perda il suo potere adesivo.
Si possono sfruttare anche nastri da mascheratura flessibili, come quello blu 3M oppure della Hobby2000
Ma nel tuo caso non hai superfici curve da seguire, al momento, com ad esempio in questi casi.
Poi se posso suggerirti, meglio che trasferisci il pattern da reincidere direttamente sulla plastica.
Come fare?
Ecco un metodo valido e super veloce che un bravo modellista, Sebastiano Tringali iscritto qui su ModelingTime, ha mostrato in uno dei suoi bellissimi lavori un pò di anni fa.
Basta porre il foglio dove si è stampato il disegno da trasferire a contatto con la plastica, e sul retro del foglio di carta spennellare la colla tamiya tappo verde.
La reazione tra colla e inchiostro farà trasferire questo sulla plastica.
Ovvimente di colla non ne serve molta e la parte stampata deve essere a contatto con la plastica.
Con questa tecnica ho impresso sul plasticard le tracce delle flange dell'M-61 Vulcan sul
Phantom AUP
In questo modo il passaggio con la lama te lo puoi evitare, andando ad agire direttamente con lo scriber e righello/nastro dymo sulla traccia impressa ma su una superfice liscia.
Poi il resto lo fa l'esperienza e la pratica.
La reincisione è un processo lungo che richiede anche tanta pazienza, posizioni comode, strumenti ad hoc e zero improvvisazione.
Spesso una linea può richiedere di essere fatta anche più volte.