rob_zone ha scritto: ↑25 giugno 2018, 13:13
Ciao Paolo
Appena ho visto la tecnica del "black basing" sul tuo Zero ho un attimino fatto un passo indietro,poi ho visto che hai raggiunto un buon compromesso ed allora non posso che farti i miei complimenti.
QUando io ho realizzato il mio di Zero,ti lascio qui il link,magari ti fai due risate
https://www.modelingtime.com/a6m2-mitsub ... scala-148/ 
ho optato per una tecnica differente di invecchiamento,visto che questi esemplari erano praticamente immacolati e dal punto di vista modellistico non lasciano molto a desiderare..ma è pur sempre uno Zero,quindi gia affascina di per se

Secondo me al momento vai bene,è pur sempre un 72,poi certi effetti rischiano di essere fuori scala quindi ok!
UN piccolo consiglio che mi sento di darti,oltre nel recuperare quelle piccole stuccature,è di ricreare le varie bande in fusoliera e sul timone con il nastro tamiya e non con le decals...è noioso,ma penso che sia tranquillamente alla tua portata...e vedrai poi che soddisfazione!
saluti
RoB da Messina
Ciao Roberto!
Ma quanto e' bello lo Zeke in scala 1/48?! Direi che c'e' poco da ridere sul tuo modello, il rescribing, il dettagliamento di gusto e l'idea della passata sulle ali col bianco in maniera parallela alla fusoliera che mi pare geniale nella sua semplicità e efficacia sono un punto di arrivo per modellisti meno esperti!
Per vari motivi mi vorrei concentrare sulla scala 1/72, anche perché mi piace confrontare i modelli che ho fatto (tutti, salvo uno in scala 1/72) tipo y-Wing, Tie-fighter, Cosmo Zero tra di loro e ora anche con modelli basati su aerei esistenti, ma quando vedo questi gioielli di dettaglio in scale maggiori mi scatta il desiderio di acquisto compulsivo e devo darmi una calmata!

Ho deciso di (ri)-provare la tecnica del black basing perche' in diversi modelli che ho visto (devo dire soprattuto jet anni '70 US, i vari f-14, f-15, etc.) l'effetto estetico prodotto da questa tecnica su quella colorazione grigia monocolore mi piace moltissimo, molto piu' di altre tecniche più 'classiche', quali pre/post shading o moderne come la modulazione del colore: quindi non fedeltà storica ma puro piacere dell'occhio; so, forse, di essere controcorrente su questo, ma deve piacermi quelli che produco e vedo: pensa che ho realizzato mecha in tinte di blu solo e' unicamente perché volevo usare quelle specifiche variazioni di blu. Detto questo capisco il senso dell'andarci piano con queste tecniche di verniciatura: nella scala Braille si deve stare attenti a non esagerare con l'effettistica per per non produrre risultati poco realistici. Per quanto riguarda la mascheratura al posto dell'uso delle decal in effetti ci avevo pensato: non sono sicuro per quanto riguarda le hinomaru ma per le bande sul timone e sulla fusoliera penso di seguire il tuo consiglio anche se non sono un mago delle mascherature e devo anche azzeccare il rosso che corrisponde a quello delle hinomaru. Grazie ancora per le dritte e la motivazione!
P.S. L'attacco del tuo articolo in cui descrivi la tua visita in Giappone a quei santuari del Modellismo (tipo Yodobashi Camera a Tokyo ma ci sono decine di altri posti) mi ha ricordato la mia esperienza nel Sol Levante nel 2015 e mi ha fatto scendere una lacrimuccia!