Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
microciccio ha scritto: ↑7 giugno 2020, 15:14
Ciao Valerio,
bei lavori.
Cominciamo a parlare dei carichi: cosa appenderai sotto le semiali?
microciccio
C'è poca scelta con gli Tzefa che hanno operato nell'ultimo periodo... solo due TOW per ogni travetto...
Giangio ha scritto: ↑7 giugno 2020, 15:32
Sempre riguardo alle cinture, cosa hai utilizzato per incollarle? Se non erro sulla confezione c'è scritto di usare la White Glue ma mi chiedevo se ci fosse qualche altra alternativa
Un velo di ciano... se esageri si arriccia. C'è da dire che si incollano con niente... aderiscono subito anche con poca colla.
Giangio ha scritto: ↑7 giugno 2020, 15:32
Ultima domanda relativa ad un aggiornamento precedente, la punta dell'incisore che hai usato per fare il rescribing da dove proviene? Io provai ad usare un ago ma il risultato non fu dei migliori
Flex I File... cerca su Google!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: Prediligo modelli di jet moderni dagli anni '60 in poi, sono interessato anche alle 4 ruote, F1 in particolare. Lavorando qualcosina di buono ogni tanto esce fuori.... Sono il maestro della "sverniciatura"
Che Genere di Modellista?: Modellista (si fa per dire) aeronautico, soggetti dal dopoguerra ad oggi: intercettori, sperimentali, guerra elettronica, awacs ed elicotteri... Ogni tanto anche qualche moto...
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Nuovo aggiornamento in arrivo! quarantena finita per fortuna (o purtroppo? boh.. io stavo tanto bene! ) e con i ritmi lavorativi di nuovo al 100% il tempo libero si è ridotto di molto... ma qualcosa ho prodotto...!
Con la fusoliera oramai incollata ho iniziato ad asportare tutti quei particolari che sugli Tzefa israeliani non erano presenti o che devono essere ricostruiti/sostituiti da pezzi dedicati. In particolare sopra il castello motore devono essere eliminati tutti gli elementi evidenziati.
L'antenna ADF e il ricevitore del radar per le contromisure non erano installati sugli esemplari israeliani perchè rimpiazzati da sistemi più aggiornati. Parte del sistema RWR era integrato in una nuova carenatura della luce anti collisione che, infatti, dovrò sostituire con un pezzo in resina della Isracast... fra qualche giorno la incollerò.
Quello che ho dovuto ricostruire è la carenatura del tubo di spurgo sovrappressione del serbatoio olio; tale tubo serviva, appunto, per spurgare la pressione in eccesso al di fuori del barilotto e, difatti, molto spesso si nota la zona antistante la carenatura abbastanza sporca di lubrificante.
Ad ogni modo il pezzo stampato dalla Monogram è molto abbozzato... anzi, diciamo inguardabile! immagini alla mano ho rifatto tutto sagomando un rod tondo della Evergreen da 2mm (scavato all'interno per simulare l'alloggiamento della cannetta).
Finalmente ho (quasi) terminato il complesso dello scarico incollando l'anello di ottone tornito (con relativa flangia di copertura) creato da Mastro Andrea Manto!
Sotto lo scarico, però, sono presenti due ulteriori griglie di aerazione triangolari:
Per riprodurle sono ricorso al mio fidato plotter con cui ho tagliato delle sagome su Plasticard da 0,2 che, dopo averlo assottigliato un pò, ho incollato direttamente sulla cofanatura. La retina proviene, ancora una volta, dal famoso filtro da tè già usato in precedenza.
Ed ecco lo scarico con tutti i suoi componenti al suo posto! sull'anello, come si vede anche nella foto sopra, ci sono delle staffe di rinforzo su cui si avvita il tubo di scarico con il rivestimento per la soppressione IR. In scala questi pezzi sono veramente piccoli e sono stati stampati in 3D.
Ho perso almeno un paio di diottrie per centrarli ed incollarli (con la ciano gel) a dovere...!
A seguire ho iniziato ad aggiungere i tanti portelloni che chiudono altrettanti vani (tutti disegnati e plotterati sul solito Plasticard). Qui sopra vedete i pannelli di copertura rettangolari di vari apparati avionici tra cui il sistema di stabilizzazione degli assi, alimentazione del flir e l'EPS (electronic power supply); il portellino più piccolo è quello che copre l'external power plug, dove si inseriva il generatore esterno per l'alimentazione elettrica.
Sul lato destro, invece, si trova il vano batteria (quello sagomato tondeggiante) e il vano dell'Interface Control Unit (un altro sistema che fa parte del computer di tiro). Come avrete notato, i primi due pannelli li ho riprodotti con nastro kabuki adesivo, quello più grande in Plasticard... questo perchè, anche sull'elicottero reale, avevano spessori differenti.
Sempre in kabuki è anche la piccola piastra di rinforzo sotto il tappo del serbatoio carburante.
I pattini sono quasi pronti ma devo aggiungere qualche altro particolare e, ovviamente, i tanti rivetti sulle piastre di rinforzo che ho ritagliato dal nastro alluminio adesivo (quello che si usa in idraulica). In questa foto c'è anche l'altro grosso portello del lato sinistro che contiene, invece, la Logic Control Unit... altro apparato del computer di tiro.
A proposito dei pattini... nei manuali di manutenzione ho trovato le misure riguardanti la distanza tra i due elementi:
Facendo la conversione tra pollici e centimetri, e riportando tutto in scala, ho avuto la riprova di aver rispettato abbastanza fedelmente le proporzioni: tra i due pattini ci sono circa 4,2 cm (in 1/48)... misurando i pezzi ho riscontrato una misura di circa 4,1 cm. Mi accontento!!
Il pezzo che chiude il ventre dell'elicottero è molto impreciso e mi ha dato del filo da torcere. Tra l'altro ho dovuto eliminare delle grosse porzioni di plastica in corrispondenza dell'innesto delle gambe di forza dei pattini per poi ricostruire le coperture con del Plasticard plotterato, sagomato e incollato con abbondante ciano.
A seguire ho dovuto carteggiare pesantemente... ma poco male, in ogni caso avrei dovuto reincidere tutte le pannellature. Ho anche approfittato per asportare il faro d'atterraggio (riprodotto chiuso) e ricostruirne l'alloggiamento: lo scopo è quello di realizzare il faro esteso a modello finito (in molte foto lo si vede estratto con gli elicotteri a terra e in parcheggio).
Altre piastre e coperture rifatte in kabuki sotto il troncone di fusoliera. Quella a destra è relativa all'antenna del transponder, quella a sinistra ingloba due griglie di aerazione per l'avionica dei bulbi radar warning.
Sul frontale del castello motore c'è una presa d'aria che convoglia forzatamente l'aria verso la turbina per il raffreddamento. Sugli elicotteri reali è protetta da una griglia anti fod... ovviamente assente sul modello.
Per realizzare un lavoro pulito ho tagliato una cornice su cui ho incollato, all'interno, un altro pezzo di filtro da tè... poi ho fissato tutto sul modello stuccando con la ciano. Fortunatamente non ci sono pannellature da reincidere nella zona...
Alla base della deriva, in prossimità dello snodo della trasmissione, ci sono due piastre di rinforzo sagomate (anche queste plotterate). Noterete anche il pattino di coda formato da un tubicino di ottone e dall'elemento flessibile realizzato con dell'acciaio armonico (altra opera di Andrea).
A proposito del pattino di coda, ho dovuto riempire e ricostruire anche il relativo alloggiamento incollando all'interno dello scasso originale un pezzo di rod tondo da 1,6 mm che ho poi scavato e plasmato utilizzando una fresa montata sul mio Proxxon e varie limette ad ago.
Nota di riguardo: l'alloggiamento non è centrato sulla linea di mezzeria dell'elicottero ma segue la forma della deriva che è sbandata di qualche grado a sinistra per contrastare la coppia del rotore principale.
Immagine inserita a scopo di discussione - fonte ipms.nl
P.S. se troverete qualche errore di battitura o ripetizione scusatemi.. ero un pò di fretta...!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: Prediligo modelli di jet moderni dagli anni '60 in poi, sono interessato anche alle 4 ruote, F1 in particolare. Lavorando qualcosina di buono ogni tanto esce fuori.... Sono il maestro della "sverniciatura"
Bellissimi aggiornamenti Valerio,
ti chiedo subito come hai calandrato i tubi usati per le gambe dei pattini, hai costruito una dima?
Immagino che la linea nera di divisione delle due semi fusoliere sia gia stuccata e liscita, si nota il rigo ma non si percepisce lo scalino,
il dettaglio dello scarico cattura veramente l'occhio, bellissimo
ADORO LE CAMO TUTTE GRIGIE verniciare o sverniciare è sempre modellare
Ottimi aggiornamenti da far perdere le diottrie
Continuo a seguirti volentieri (spero di trovare un'po di tempo per finire il mio io non ho fatto quarantena )
Nicola