Che Genere di Modellista?: Avido di consigli e di imparare! Attratto dai jet... ma sposato alle eliche! Mi piace apprendere e introdurre nuove tecniche di modello in modello... Tempo permettendo!
Sundowner: una delle più belle box art di Shigeo Koike;
Ferris: intrigante e insolito;
Falcons: piacevole anche se meno stimolante dei due precedenti.
microciccio
E infatti questo Ferris mi sta stuzzicando troppo! ...ma la complessità aumenta, poichè, vista la scala ridotta, e l'invecchiamento decisamente non trascurabile su questi velivoli, perderei quella pulizia che si addice ai 72. In effetti Jacopo hai decisamente ragione, il modello rende meglio in 48
l's ferris sarebbe un modello poco visto e quindi molto interessante, senza togliere il fascino delle altre livree, lo schema nn mi ha mai entusiasmato ma un modello così lo vorrei fare o vedere ben realizzato...
ciao,
Ricky
la luna è rossa...le truppe di Vega attaccheranno! (Duke Fleed, 1975)
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Farei un B ma quoto il suggerimento di Aurelio: con qualsiasi scatola dovrai dotarti anche di un foglio aftermarket per le decal.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Ciao
...se poi opti per l"S" ferris in 1/72 hasegawa ma non trovi il foglio decals sostitutivo tieni conto che con 13 Euro prendi l'F4 Italeri.... da valutare questa opzione in quanto alla fine useresti il foglio decals Cartograph del kit Italeri che ti permette di fare un Phantom "S" con lo schema Hasegawa diruttivo a losanghe, oppure un esemplare operativo in TPS, che non sarebbe da buttare nemmeno!
C'è da pensarle tutte
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Che Genere di Modellista?: Avido di consigli e di imparare! Attratto dai jet... ma sposato alle eliche! Mi piace apprendere e introdurre nuove tecniche di modello in modello... Tempo permettendo!
Nabucodonosor ha scritto:Paolo sei un mito ormai, grazie davvero tanto.
Ora mi sento un po' più acculturato , e mi sto orientando su un'hase muso corto. Ma resto in attesa del tuo giudizio sull' f-4 italeri.
Grazie Luca.
Proseguiamo questa chiacchierata su Phantom II dedicandoci ai due stampi di cui si è già parlato qualche post fa.
Italeri
La casa nostrana ha in catalogo uno stampo che ormai può considerarsi il decano tra quelli disponibili. Negli anni '80, sino a quando arrivò ESCI a spodestarlo era il migliore per realizzare dei musi lunghi visto che il vecchio Hasegawa prestava il fianco a qualche critica e la concorrenza era inqualificabile (ricordate il vecchio stampo Airfix con tutte le versioni, musi corti e lunghi, in un'unica scatola - da brividi anche per gli standard degli anni '80). All'epoca erano disponibili solamente F-4G (E/F), che vedremo tra poco, e RF-4C/E. Come prodotto del suo tempo era sicuramente all'altezza della situazione. Pannellature in positivo e un buon livello di dettaglio con un costo più che ragionevole. Naturalmente parliamo di abitacolo con decalcomanie per riprodurre gli strumenti, sedili belli per l'epoca (composti da 3 pezzi con la complicazione di stuccare i cuscini proprio nel mezzo), passabili vani carrello e buoni scarichi in due pezzi mentre le prese d'aria, pur profonde, non hanno la pretesa del Revell di mostrare il primo stadio del compressore. Parecchio tempo dopo giunse pure un muso corto.
Negli anni è stato re-inscatolato anche da Tamiya, quindi occhio se trovate la scatola pensando che sia uno stampo di ultima generazione della casa giapponese. Oggi bisogna dire che ha proprio fatto il suo tempo e ceduto lo scettro ai primi due di cui abbiamo parlato nel post precedente.
Fujimi
Cominciamo con quelli che sono certamente i migliori British Phantom sul mercato. Lasciate perdere il vecchio Hasegawa o il robusto Matchbox ed orientatevi verso la ditta del Sol Levante. Rispetto alla pur buona, per l'epoca, Phantom Family di Fujimi questi sono degli stampi leggermente più moderni e sono realizzati con ancor maggior cura ed attenzione verso i particolari. L'abitacolo guadagna tridimensionalità con gli strumenti in rilievo, molti particolari esterni sono ancor meglio definiti, alcune superfici mobili, fisse nelle prime scatole, sono proposte come pezzi separati (es.: aerofreni ventrali), le prese d'aria allargate si arricchiscono con il sensore della temperatura e gli scarichi degli Spey, già gradevoli, hanno fruito di ulteriori miglioramenti insieme all'evoluzione degli stampi. Carrelli e vani sono forse le parti che meno sono state oggetto di attenzione ulteriore perché già buoni ma anch'essi oggetto di evoluzione mentre gli pneumatici, inizialmente solo di tipo classico, in polistirene, sono stati successivamente proposti anche in vinile. Inutile dirvi che le pannellature sono in negativo. A seconda delle scatole troverete delle stampate relative ai carichi bellici, ed altri particolari come ad esempio il carrello esteso degli imbarcati o i piani di coda slatted e unslatted, leggermente differenti (per l'armamento, in sostanza Sidewinder o Razziere).
Un criterio, forse banale, per riconoscere le scatole, e quindi gli stampi, iniziali da quelli evoluti e la presenza del bordino perimetrale intorno alla box art caratteristico nelle prime scatole poste in commercio che venne rimosso nelle successive.
Sono state anche messe in commercio due scatole commemorative che permettevano di realizzare degli special colour, una delle quali vedete poco sotto, in cui si trovano delle fotoincisioni e parti in metallo.
Vedo all'orizzonte un GB che potrebbe essere la giusta scusa per tirare fuori dall'armadio oppure ordinare una di queste scatole.
Con ciò si conclude la seconda puntata. Restate sintonizzati e ne leggerete/vedrete ancora delle belle!
microciccio
Nota. l'immagine della scatola del modello Fujimi è stata inserita a solo scopo di discussione e tratta da questa pagina del sito Scalemates così come lo saranno quelle presenti nei successivi post quando non di mia proprietà.
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Anche se vedo essere diminuito l'interesse per l'argomento ho deciso di continuare a scrivere per lasciare una sorta di riassunto generale che magari potrebbe essere utile anche in futuro. Proseguiamo con altre interpretazioni modellistiche del Phantasma.
Proviamo a dare ordine temporale a questa disamina. Come ho detto precedentemente negli anni '80 possiamo affermare che il miglior prodotto sul mercato fosse quello della Italeri che, pur ancora in positivo, soppiantava decisamente gli obsoleti Airfix, Revell e Hasegawa. Altri eventuali produttori, anche a causa della virtuale irreperibilità nel nostro paese, li escludo direttamente dal confronto (con deroga ... lo capirete continuando a leggere ).
ESCI
La ditta italiana propose praticamente da subito dei modelli in scala 1/72 di livello, per l'epoca, medio alto a cominciare da A-4 ed F-104. Gli stampi miglioravano a vista d'occhio e gli F-4, insieme agli F-100, rappresentarono probabilmente l'apice dell'accuratezza realizzativa raggiunta per precisione degli incastri e sottigliezza del dettaglio generale caratterizzato da pannellature in negativo e bordi d'uscita alari quasi taglienti, al limite della tecnologia degli stampi dell'epoca. I particolari erano comunque figli del loro tempo, infatti l'abitacolo poteva competere senza problemi con quello Italeri (sedili piacevoli anche in questo caso composti dai medesimi 3 pezzi e strumenti come decalcomanie) così come la profondità delle prese d'aria, gli scarichi in pezzo unico e i vani carrello. Si può dire che la scomposizione è estremamente simile, al limite del sospetto, a quella del modello sfornato da Calderara di Reno. Le scatole erano ancora poche, come si usava all'epoca limitandosi inizialmente a C/J, E/F e RF-4C/E.
Il passo avanti è stato fatto. A parità di prezzo nessun dubbio, il prodotto ESCI è decisamente più moderno e soppianta l'Italeri.
In time*
E che è sta roba?
Domanda corretta. Dovrei mostrarvi chi giunse sul mercato subito dopo, la prima Phantom familiy inscatolata da Fujimi, ma preferisco farvi vedere una particolarità trovata casualmente sullo scaffale di un negozio molti anni dopo, nel 2002 per poco meno di 9 euro. La scatola era abbandonata in disparte e la notai solo per caso.
Date uno sguardo al contenuto prima ed alle istruzioni poi. Soprattutto per le seconde, salvo si trattasse di un accordo commerciale, siamo davvero al plagio. Insomma, a guardarlo con attenzione la maggior parte dei pezzi è identica all'ESCI. I pezzi hanno disposizione differente rispetto al telaio e la realizzazione dello stampo è decisamente più grossolana, sono presenti dei flash di stampaggio e delle abrasioni da estrazione. Dubito che gli incastri possano essere del medesimo livello dell'italiano. Qualche differenza c'è come ad esempio la maggior dotazione di carichi bellici e la presenza dei piloti. Le decalcomanie poi danno l'idea di essere del tipo realizzato in economia (si nota principalmente nelle sfumature cromatiche più nette del dovuto).
Insomma una copia che richiede più lavoro per essere realizzata e che ha senso più per collezione che per realizzare un modello valido per il quale ci sono migliori basi di partenza.
* Ho dimenticato in quale modo avessi dedotto questo nome per il produttore perché è assente tanto dalla scatola quanto dalle istruzioni. Manca anche un pur misero Made in ...
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Ciao
Interessante l' "In Time" sembra un incrocio ESCI al 95%/Monogram 5%.... le decals sono le stesse presenti nella scatola ESCI dell'RF (lo so perchè a suo tempo feci un Luftwaffe e conservo le rimanenti!), però ricordo che l'ESCI non forniva Piloti (che nella scatola sembrano quelli forniti dalla Monogram per il suo F4D), il serbatoio centrale, le mk82 fuse extended ed i TER solidali al pilone.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
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