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Se Maometto non va alla montagna....

Qui troverete recensioni e consigli utili sui prodotti modellistici in commercio, potrete mostrare le ultime scoperte fatte in rete o chiedere consigli su quali kit acquistare.

Moderatore: microciccio

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pitchup
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Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da pitchup »

Ciao a tutti
Ricorderete anni addietro come la Tamiya, più per favorire/avvicinare i modellisti aeronautici verso un altro settore che viceversa, creò una serie di mezzi terrestri in scala 1/48. C'è da dire che, la cosa non mi sembra abbia riscosso particolare successo, nel senso, va bene la moto, la Kubel, il Katten, la vettura/jeep vicino al nostro aeroplanino ma difficilmente penso che un carrista puro passi a questa scala lasciando la vecchia e cara scala 1/35. Stessa cosa penso per noi: se doveste fare un carro prendereste un kit 1/48?? Io personalmente no.

Tutta questa tiritera per segnalare questa ditta che invece fa l'inverso:
prende un kit di aereo e lo porta in 1/35!!! Francamente non capisco a che serva visto che 1/32 e 1/35 sono abbastanza vicine come scale (diversamente dalla 1/48 alla 1/35). In pratica si vuole avvicinare il carrista all'aeronautico stavolta???
https://www.hyperscale.com/2022/reviews ... wbg_1.html
saluti
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nannolo
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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da nannolo »

Personalmente lo trovo molto utile nel caso di diorami... spesso impazzisco per trovare figurini in scala 1/32 da abbinare a scene con aerei. In 1/35 invece la scelta e' molto piu' ampia. Per me lavorare in 32 o 35 non cambia molto. Magari trovassero un punto di incontro ....
Ricreare un modello in scala permette di allontanarci quel tanto che basta per osservare la realtà circostante dal corretto punto di vista.

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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da Alecs® »

nannolo ha scritto: 12 luglio 2022, 19:09 Per me lavorare in 32 o 35 non cambia molto. Magari trovassero un punto di incontro ....
Facciamo 33 e mezzo? :-laugh
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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da Starfighter84 »

Un modo per aprire un nuovo mercato... ma difficilmente un aeroplanaro "puro" cederà a questa nuova scala. Accessori e ammenicoli vari sono reperibili per la 32.. la 35 è un terreno ancora troppo vergine.
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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da microciccio »

Ciao Max,

essendo la differenza tra 1/32 e 1/35 relativamente modesta, come ha scritto Andrea, lavorare nell'una o nell'altra scala fa poca differenza, quindi non è un motivo di selezione. Ci sono già stati in passato esempi di altri modelli in questa scala come ad esempio lo Storch della Tristar, oggi passato a Hobby Boss o diversi elicotteri.

Il successo limitato di queste proposte dipende, oltre che dal mercato, come ha giustamente fatto notare Valerio, anche dall'orientamento dei modellisti, che sono, in generale, settoriali e sentono scarsamente l'esigenza di accoppiare filoni diversi come mezzi volanti e terrestri. Quando accade sono sicuro che qualche tarlo si accende di certo nella testa di chi mette insieme le due scale diverse visto che il fuoriscala è un elemento che ricorre spesso durante i WIP, figuriamoci quando si accostano elementi di scale diverse (eccetto si tratti di una realizzazione con prospettiva forzata naturalmente).

Infine una considerazione dimensionale. Gli spazi ridotti tra i mezzi sono un classico compromesso modellistico che consente di realizzare diorami anche affollati. Se in scale come la 1/72 la cosa è possibile/gestibile anche dal singolo (in realtà alle mostre si vedono esempi di diorami composti da vari elementi realizzati da modellisti differenti e accostati per comporre scenografie complesse) al crescere della scala gli spazi ristretti si notano maggiormente e generano una idea di confusione che degrada la buona realizzazione degli elementi che la compongono oltre a richiedere spazi di stoccaggio difficilmente alla portata del singolo. Se pensi, ad esempio, ad un diorama con un velivolo e il mezzo che lo rifornisce riesci a contenere le dimensioni mentre un carro in linea di volo ... :lol: .

La strada dello sviluppo di una nuova serie di modelli in una scala nuova è sempre un rischio per ogni ditta che può essere penalizzata dal mercato e, se non vende, son dolori. Ciononostante il tentativo, se supportato da una buona analisi di mercato, ci può stare e fa parte dell'evoluzione che si verifica in ogni campo. Se poi gli stampi offrono prodotti di qualità elevata a prezzi ragionevoli chissà, un domani magari anche la novità potrebbe prendere piede.
Ricordo di aver letto, correggetemi se sbaglio, che fu Tamiya a lanciare la scala 1/35 per i carri/mezzi terrestri in generale aprendo la strada a un mercato che ancora oggi è il principale per questo tipo di modelli. Vero che i tempi erano diversi ma perché tirare su muri rispetto a iniziative imprenditorial-modellistiche innovative?

microciccio
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Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da lupo »

Beh, microciccio, modesta fino ad un certo punto. Nel caso di uno Stuka l'apertura alare è di 3,7 cm la differenza, un'enormità quando senti strali per differenze di qualche mm!

Comunque 1:48 per carri e 1:35 per elicotteri e aerei son per mettere a confronto i mezzi, più che per un diorama, tanto cacciatore e preda quasi mai son così vicini!
Nel caso 48 c'era anche la speranza di andar incontro ai spazi sempre più angusti delle abitazioni moderne, ma effettivamente non scalda gli animi per ora.
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VorreiVolare
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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da VorreiVolare »

Beh, mi piace molto il punto di vista di Microciccio.
Io sono la penultima* ruota del carro e penso che l'importante sia la correttezza e fedeltà del kit: se avete un /32 con differenze di tre o quattro mm e un /35 perfetto quale scegliere?

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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da davmarx »

Per conto mio non provo interesse per gli aerei 1/35, però i mezzi terrestri 1/48 mi piacciono tant'è che ne ho circa una cinquantina in magazzino. Sono meno ingombranti dei soliti 1/35 ma maggiormente dettagliati rispetto agli 1/72 ed in più mi consentono il raffronto dimensionale con gli aerei pari scala che acquisto solitamente.
Se in Tamiya insistono a realizzare nuovi stampi di mezzi terrestri 1/48 sicuramente hanno riscontri di mercato molto positivi... ;)
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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da miki68 »

E' una questione di "guerra delle scale". Ne parlavo a suo tempo sempre con Enzo Maio, il quale mi faceva notare che Tamiya negli anni '60 lancio una serie aeronautica in scala 1:50 ed in scala 1:100 al posto delle scale inglesi 1:48 ed una 1:72. Ma l'operazione fallì e lo standard rimase sulla scala inglese.
Nei carri c'era la scala inglese ed anche lì la Tamiya cerco di aprire una nuova scala in 1:35 (metrica) e gli andò bene ed impose quindi il suo standard anche ai concorrenti.

Per quanto riguarda invece i mezzi in scala 1:48 (di cui una serie li ho fatti anch'io) della Tamiya, lì ovviamente hanno cercato di avvicinare gli aeroplanari ai mezzi terrestri per aumentare le vendite. Tutto sommato hanno avuto ragione anche se poi fare un carro in quella scala ha poco senso.
Ricordo infine che la ESCI fece parecchio successo ai tempi con i mezzi corazzati in scala 1:72, ancora oggi riediti da Italeri. Insomma mischiare le carte a volte funziona. Le aziende tentano, poi non sempre gli va dritta, ma questo è anche rischio imprenditoriale.
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Re: Se Maometto non va alla montagna....

Messaggio da lupo »

miki68 ha scritto: 14 luglio 2022, 12:27 Nei carri c'era la scala inglese ed anche lì la Tamiya cerco di aprire una nuova scala in 1:35 (metrica) e gli andò bene ed impose quindi il suo standard anche ai concorrenti.
Che era 1:32. Quand'ero piccino si trovava più 1:32 che 1:35, ma gli andò bene perché sforno modelli cha facevano la differenza.
Gli altri son scemati e il suo concorrente era Italaeri.
Peccato che non ha tenuto contro l'ulteriore step di Tamiya, ma ora è lei stessa a inseguire i nuovi marchi.
miki68 ha scritto: 14 luglio 2022, 12:27 Ricordo infine che la ESCI fece parecchio successo ai tempi con i mezzi corazzati in scala 1:72, ancora oggi riediti da Italeri. Insomma mischiare le carte a volte funziona. Le aziende tentano, poi non sempre gli va dritta, ma questo è anche rischio imprenditoriale.
E qua mi ricordo 1:76 e HO/OO di derivazione ferroviaria.
Anche qua ero piccino, ed era una bellezza aprire le scatole. Anche qua faceva la differenza contro gli altri con 5 pezzi grossolani e cingoli spessi mezzo metro in scala!
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