Ciao Davide, se parli di vecchi tempi, da ragazzo feci sia la graf spee che la ark royal entrambe airfix (la scala non la ricordo ma credo 1/600 o giu di li..) e mi ricordo che erano a scafo completo o full hull come dici tu , infatti facevo fatica a giocarci perchè non stavano sempre dritteDavide_AN ha scritto: ↑14 marzo 2019, 8:51Grazie per la risposta.heinkel111 ha scritto: ↑13 marzo 2019, 22:21 ... la Vittorio Veneto a cui ti riferisci è la mia, ed è stata al momento l'unica divagazione in tema navale (corazzato) che modellisticamente ho fatto finora, ma non è escluso che potrei replicare in futuro. ...
Quindi ti consiglio tranquillamente i modelli trumpeter in 1/700, anche se ovviamente se vuoi dettagliare devi per forza aggiungere aftermarket.
Per quanto riguarda lo scafo lo avevo spiegato anche nel wip. Diciamo che in fase di test prima di essere consegnata alla regia Marina lo scafo era rosso mentre lo stesso veniva dipinto in verde solo al momento della consegna.
Considerando che il modello è ambientato nei primi mesi del 1940 ho pensato che rosso potesse andare bene....
Ciao!
Ai "vecchi tempi" mi cimentavo in quelli 1/600 ma l'unico produttore era Airfix , quelle 1/700 non mi piacevano perchè alcune erano 1/720 e tutte erano "Waterline" mentre ho visto che sia i giapponesi che Trumpeter fanno adesso modelli 1/700 "Full Hull" lasciando la scelta al modellista. L'unica controindicazione è costituita dal costo delle parti fotoincise però: se volessi fare la corazzata Mikasa 1/700 alla fine spenderei come se volessi fare la 1/350 per un modello di soli 18 cm... oltre il centinatio di euro fra parti fotoincise, cannoni, ponte in legno, circa 20 euro in meno del 1/350!
L'informazioen sullo scafo mi semra attsndibile, considerato che ovunque si usa l'antivegetativo rosso e le uniche marine con quello verde sono l'italiana e la russa... va valutato che distinguere un verde da un rosso in una foto B/N dell'epoca è impossibile e le foto-color d'epoca, anche se esistono, sono di estrema rarità (la tecnologia era appannaggio degli USA con Kodachrome e dei tedeschi coll'Agfachrome, le pellicole erano ultra costose, difficile da gestire se non in luce ottimale e quindi poco diffuse).
Tanto il primo modello sperimentale sarà il "povero" Belfast Airfix 1/600 di cui ho la scatola intonsa di 25 anni fa...
Un saluto!
PS: comuqnue la tua Vittorio Vento è estremamnete ben fatta, con un dettaglio che me l'aveva fatta scambiare per una !/350, complimenti... fanne altre, ci sono incrociatori giapponesi con set di fotoincisioni degni di uno sguardo e anche le portaerei più famose. Sono soggetti "loro" e i giapponesi li fanno veramente per bene...
concordo con te sui modelli giapponesi. Io invece sono attirato dalla bismark revell in 1/350....c'è anche la platinum edition costa un occhio, però dovrebbe essere un gran bel modello, già completo di molti particolari in metallo e fotoincisi.