Ciao a tutti
Dopo il "San Giorgio e il Drago" eccomi ad affrontare questo bellissimo soggetto in scala 75mm della Pegaso Models
Come da tradizione sotto lo show spoiler trovate un po' di storia:
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Edoardo di Woodstock, Principe di Galles, fu chiamato il Principe Nero.
Figlio primogenito del re d'Inghilterra e Duca d'Aquitania, Edoardo III e di Filippa di Hainaut non divenne mai re perché la sua morte precedette di un anno quella del padre, consentendo al figlio Riccardo, anche se minorenne, di salire al trono.
Nato nel Palazzo di Woodstock nell'Oxfordshire, Edoardo fu fatto Conte di Chester nel 1333, Duca di Cornovaglia nel 1337 ed infine investito Principe di Galles nel 1343.
La sua nascita fu importante per la famiglia reale sotto alcuni punti di vista, poiché si dice abbia dato ad Edoardo III la sicurezza che la dinastia plantageneta sarebbe continuata, cosicché avrebbe potuto continuare nella distruzione di Ruggero Mortimer, primo conte di March, e di Isabella di Francia nel 1330.
Edoardo da giovane principe svolse le funzioni simboliche di reggente nel 1339, 1340 e 1342, mentre il padre era in campagna militare.
Dimostrò di possedere un prodigioso talento militare, come testimoniato dal coraggio personale e dalle abili tattiche poste in essere alla battaglia di Crécy, quando era ancora sedicenne. A ciò fece seguito dieci anni dopo con un'altra vittoria alla Battaglia di Poitiers, durante la Guerra dei cent'anni, che permise in seguito di firmare il Trattato di Bretigny, dopo un periodo di grave anarchia in Francia.
Il principe manifestò ancora il suo valore nel 1367, con il successo alla battaglia di Nájera, nella Castiglia settentrionale.
Edoardo proseguì nell'abitudine di usare arcieri inglesi e gallesi nel suo esercito.
Grazie a ciò gli arcieri inglesi ottennero nel tempo una consistente supremazia nei confronti dei balestrieri di oltremanica, sia nello scoccare più velocemente, sia nella precisione sulle grandi distanze. Essi furono utilizzati efficacemente insieme a punti d'appoggio di fanteria pesante e di armigeri, soprattutto dopo che la cavalleria francese aveva cominciato ad indossare corazzature di piastre, leggere ma resistenti.
La superiorità degli arcieri inglesi fu evidente anche contro tali corazze, essendo i primi addestrati ad abbattere i cavalli ed i capisaldi della fanteria (fossati, pali, buche, barriere di difesa, carri, acquitrini, fango e palle spinate).
Gli armigeri, spesso a cavallo, furono impiegati per annientare i nemici feriti gravemente. Edoardo fu uno dei primi condottieri ad introdurre l'uniforme, abbigliando le sue truppe del Cheshire e del Flintshire in abiti verdi e bianchi.
Tuttavia, nonostante le sue capacità tattiche, Edoardo in genere evitò la battaglia convenzionale, preferendo la prosecuzione della strategia di suo padre, ovverosia le incursioni a cavallo (denominate in francese chevauchée), durante le quali faceva strage di civili francesi mediante devastazioni, saccheggi, massacri e stupri.
Edoardo fu ritenuto superiore agli altri comandanti impegnati nelle chevauchée, utilizzando durante le incursioni un mix bilanciato di velocità e distruzione, che solitamente durava un paio di mesi. Per contro, gli altri comandanti erano troppo lenti e distruttivi oppure troppo veloci ed inefficaci. Il Principe Nero inoltre utilizzò unità specializzate ed esplorò, prima di attaccare, vaste e lontane aree mediante delle pattuglie ricognitive di mercenari.
La sua debolezza tuttavia, comune a tutti i comandanti inglesi dell'epoca, era nella ritirata dalla zona delle operazioni. Le risorse erano limitate e gli incursori erano normalmente rallentati dal loro rifiuto di consegnare i prigionieri od il bottino ed infine troppa fiducia era riposta nelle informazioni fornite dai prigionieri, i quali tentavano di ingannare gli inglesi.
Il Principe Nero è associato ad almeno due accuse, non provate, di atrocità di guerra: il massacro di circa 3.000 abitanti, incluse donne e bambini, di Limoges nel 1370, dopo un assedio provocato dal vescovo della città, che aveva invitato i francesi a riconquistarla; e la partecipazione al raid di Caen durante la chevauchée di Normandia del 1346, in cui furono trucidati 2.500 civili. È necessario dire che lo sconvolgente resoconto dello storico Jean Froissart sulla crudeltà del principe a Limoges non è avvalorato da fonti francesi.
La campagna militare a favore di Pietro I di Castiglia, noto ai suoi nemici come "Pietro il Crudele", rovinò la salute e le finanze di Edoardo, tanto che fu costretto a rinunciare all'amministrazione dell'Aquitania nel 1371 ed a ritornarsene in Inghilterra.
Mentre cercava di farsi coinvolgere nel governo del paese, per contrastare il suo ambizioso fratello, Giovanni di Gand, Duca di Lancaster, il principe dovette presto abbandonare qualsiasi speranza di riprendere l'attività militare.
Rimane ignota la malattia che lo colpì negli ultimi otto anni della sua vita.
Morì all'età di 45 anni a Westminster, l'8 giugno 1376, lasciando il giovane figlio Riccardo come erede al trono.
Le ultime volontà del principe stabilivano non solo le fattezze della tomba, ma anche che dovesse essere tumulato nella cripta della cattedrale. Tale richiesta fu tuttavia ignorata ed il condottiero fu inumato a fianco della tomba di San Tommaso Becket, nella cappella della Trinità. L'effigie del principe, sebbene fosse dorata, fu colata in ottone.
Nonostante Edoardo sia quasi sempre definito il "Principe Nero", non fu così conosciuto dai suoi contemporanei. Egli invece fu noto come Edoardo di Woodstock. Il soprannome di Principe Nero non apparve nei documenti fino ad almeno due secoli dopo la sua morte.
L'origine è incerta, secondo la tradizione l'appellativo derivò da una corazza nera riccamente decorata, che Edoardo III regalò al giovane principe alla battaglia di Crécy. È anche possibile che il soprannome sia stato in origine coniato dai cronisti francesi, con riferimento alle terribili sconfitte che il principe inflisse alla Francia oppure alla crudeltà dimostrata nei fatti d'arme. Uno studio etimologico apocrifo del nome asserisce che lo stesso derivi dalla cupezza dell'effige tombale, dovuta alla sporcizia o alla lucidatura scura.
Il cavallo
Per il nero del cavallo ho lavorato una serie di grigio dallo scuro al medio, riservando solo il nero puro per le ombre più profonde.
Il coprisella è un cuoio rossastro ottenuto con una base di rosso scuro tipo carminio e facendo dei filtri colore con del terra d'ombra scura molto leggera.
Il drappo sotto al coprisella è un rosso carminio, per le ombre ho aggiunto al colore base del verde medio, per le luci ho schiarito il colore base con poco arancio fino alle luci maggiori con dell'arancio puro ma in modo molto leggero.
I due rinforzi della sella sono in blu cobalto e la battuta in rosso, le borchie sono in argento tipografico.
I vari "graffi" che vedete sul posteriore del cavallo scompariranno in quanto si trovano sotto alle "gualdrappe"
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Se avete domande chiedete, se avete critiche fatele
Per il momento è tutto al prossimo step, dove dipingerò le gualdrappe, e qui ci sarà da farsi venire l'ulcera....
ciao