Ciao Valerio,Starfighter84 ha scritto: ↑16 ottobre 2021, 19:51... Altre due considerazioni personali a latere: il sistema dei punti reward viene calcolato anche in base al tipo di metodo di pagamento. I miei soldi sono sempre uguali sia se pago con bonifico internazionale, sia se pago con Pay Pal. Non trovo corretto che se utilizzo il bonifico internazionale i reward sono maggiori rispetto a Pay Pal (dove al venditore vengono addebitati altri costi di gestione). Se hai deciso di fornire questo servizio sul sito, non è opportuno scoraggiarne l'utilizzo promettendo punti minori. ...
giusto quanto scrivi, infatti, in questo caso, dovrebbe essere Paypal a chiedere conto al commerciante di una politica commerciale penalizzante per quella forma di pagamento che, lo rammento, ha un ricarico di cui il commerciante deve tenere conto quando la offre (se ci fate caso non è disponibile su tutti i siti).
Attenzione: giusto o sbagliato che sia, disincentivare qualcosa, come ad esempio un certo tipo di servizio, è prassi comune nelle politiche commerciali che ha dei limiti esclusivamente nei vincoli legislativi posti in essere, pertanto è facoltà del commerciante attuarla fintantoché non contravviene la legge. Le valutazioni del commerciante sono poi in genere genuinamente economiche a proprio vantaggio. Se credete che gli sconti sono un favore siete fuori strada si fanno per molti motivi, ad esempio vuotare un magazzino o acquisire nuova clientela ecc..
Lo sconto poi, sempre in generale, è il tipo di operazione che viene definita win-win in quanto ne traggono vantaggio sia il commerciante che l'acquirente. Così come può essere per i punti che vengono attribuiti se opportunamente sfruttati (le regole temporali, di minimo punteggio ecc. sono nella norma e vanno tenute in considerazione - per questo i regolamenti devono essere chiaramente comprensibili, ecco, su questo si può eventualmente eccepire).
Riguardo ai prezzi ivati sono daccordo considerando che la maggior parte degli acquirenti di materiale hobbystico è composta da privati che sono tenuti al pagamento. Mostrare entrambi i prezzi dovrebbe essere prassi comune e, se fossi un venditore di materiale per modellismo, sul sito privilegerei il prezzo tassato anche perché le aziende sono composte, per definizione, da professionisti che dovrebbero porre attenzione nelle cose che fanno, le eccezioni sono sempre possibili, quindi controllare bene prima di acquistare materiale, mentre lo sprovveduto è più facilmente individuabile tra i privati inesperti.
Un riepilogo d'ordine di acquisto ben fatto secondo me deve prevedere il totale netto, le tasse, il totale lordo, le spese e il totale complessivo; tutti visualizzati nel modo più chiaro possibile.
Parlando delle spese finali, anni fa c'erano siti che dividevano handling (predisposizione del materiale alla spedizione) da shipping (spedizione). Il primo termine si riferisce alla realizzazione dell'imballaggio, piccolo o grande che sia, il quale richiede l'attività di qualcuno che lo realizzi e, salvo vengano usati materiali di risulta (es.: buste/scatole riciclate), sono un costo per il rivenditore di cui deve tenere conto (tanto lo stipendio della persona che realizza l'imballaggio, quanto anche i fogli di giornale che alle volte vengono usati per ammortizzare il contenuto della scatola - sono stati acquistati prima di essere usati allo scopo - ecc.). Sarebbe utile che le due voci venissero ancora oggi separate per maggior chiarezza nei confronti dell'acquirente ma è una prassi accorparle in handling and shipping o direttamente in shipping.
Una considerazione generale di mercato. Esso ha delle regole che non abbiamo fatto noi e sulle quali possiamo influire, come singoli, solo marginalmente o in modo trascurabile. Esse prevedono, ad esempio, la possibilità per chi vende di decidere come comportarsi, entro i limiti delle leggi naturalmente (trovate un commerciante che non se ne lamenti), per realizzare il guadagno che considera per se stesso corretto. Un paio di esempi a seguire:
- troviamo prezzi diversi da venditori diversi su siti con finalità differenti (es.: un sito dedicato ai modellisti potrebbe vendere l'oggetto X al prezzo Y perché ne ha uno stock limitato, un grande magazzino potrebbe venderlo a meno di Y perché ne ha uno stock maggiore sul quale ha spuntato dal produttore un prezzo di base inferiore ed è un articolo che non fa parte del suo core business di cui si vuole liberare in tempi brevi);
- in aggiunta gli esclusivisti possono permettersi, di norma, di mantenere prezzi più alti della media di mercato in quanto privi di concorrenza (es.: la piccola ditta A produce un foglio di decalcomanie molto appetibile per il pubblico ed ha come esclusivista il sito B che vende il foglio al un prezzo mediamente superiore del 20% rispetto a prodotti analoghi).
Quando riteniamo che un certo oggetto, o il venditore che lo propone, siano decisamente disallineati rispetto al resto del mercato possiamo ragionare in modo logico, mettere da parte le pulsioni che sovente ci guidano in un acquisto (modellismo = passione, quindi è difficile), e penalizzarli evitando l'acquisto.
Infine, e chiudo, il forum è uno strumento che può essere utile ad analizzare i fatti, non accusare qualcuno perché questo è compito di altri, e agevolare una scelta consapevole in chi legge che potrà decidere in autonomia e libertà di fare ciò che più preferisce.
microciccio