Dopo aver letto con entusiasmo un post nel forum di MT, sull’esperienza della partecipazione ad un concorso da parte di uno dei soci, la curiosità mi ha spinto a cercare più informazioni riguardo il mondo delle competizioni di modellismo.
Ho trovato questa specie di guida, redatta dall’IPMS USA, con argomenti su cosa e come dovrebbero essere giudicati i modelli partecipanti.
https://ipmsusa.org/about/national-cont ... uNHoXXBPjc
C’è anche una sezione molto interessante sulla quale magari si potrebbe discutere, intitolata:
Did you ever wonder about . . . ?
(Miscellaneous Thoughts on Judging and Competition)
‘Ti sei mai chiesto di . . . ?
(Pensieri vari sul giudizio e sulla competizione)’
Alcuni argomenti sono molto soggettivi, come per esempio quello sull’accuratezza dei modelli, considerata in questa guida come una ‘mina vagante’.
Restando in ambito USA, ultimamente ho sentito diverse lamentele da parte di alcuni modellisti americani che seguo, come Will Pattison, aprendo una discussione sull’argomento ’Invecchiamento/Weathering’ e la sua, praticamente secondo lui, demonizzazione nei concorsi nazionali organizzati dall’IPMS USA.
Gli argomenti sono tanti, ma penso possa servire, da una sua lettura, a capire forse un po’ di più sul mondo dei concorsi di modellismo.
Purtroppo non ho trovato niente di simile per l’IPMS Italia.
Guida IPMS USA ai concorsi - Competition Handbook
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Re: Guida IPMS USA ai concorsi - Competition Handbook
Ogni "continente", oramai, ha uno stile ben delineato... gli spagnoli hanno fatto scuola di "zozzeria applicata alla plastica", esportando il loro modo di intendere un soggetto reale in scala anche in altri paesi. Ad esempio, gli asiatici si stanno avvicinando sempre di più alle tecniche estreme (e quasi sempre irrealistiche) degli iberici creando dei veri e propri "fumetti in 3D"... si può dire che stanno superando i maestri.
Diciamo che, purtroppo, anche da noi questo andazzo è "strisciante" in sottofondo e più di qualche pezzo sopra le righe capita di vederlo... ma la cosa è ancora contenuta.
Al contrario, gli anglosassoni sono molto più misurati. Gli inglesi, da sempre, li definirei quasi scolastici... stile semplice, modello montato e verniciato come si deve... invecchiamenti ridotti all'osso (ovviamente non tutti i modellisti oltremanica sono così, ma la tradizione tangibile è quella). Sulla falsa riga anche gli americani, anche se l'invecchiamento non è poi così un taboo. Ecco perchè, soprattutto nell'ultimo periodo con l'avvento sempre più globale degli invecchiamenti facili, i giudici di queste competizioni si sono trovati, secondo me, un pò "spiazzati" (per così dire)...
Mi trovo meno d'accordo con la questione "accuratezza"... giusta osservazione che nessun giudice può essere competente in tutti i campi, ma è vero allo stesso modo che oggi con Internet, un tablet e un pò di voglia di spendere qualche minuto in più ad osservare un soggetto con cui non si ha molta dimestichezza... molti giudizi potenzialmente errati potrebbero essere bypassati.
Allo stesso modo, in questi concorsi che sono belli grossi e con giurie composte fino a 25 giudici, essere scoperti su certi argomenti mi sembra abbastanza difficile.
A Telford sono ancora più rigidi degli concorsi americani... è un fatto culturale.
My 2 cents.
Diciamo che, purtroppo, anche da noi questo andazzo è "strisciante" in sottofondo e più di qualche pezzo sopra le righe capita di vederlo... ma la cosa è ancora contenuta.
Al contrario, gli anglosassoni sono molto più misurati. Gli inglesi, da sempre, li definirei quasi scolastici... stile semplice, modello montato e verniciato come si deve... invecchiamenti ridotti all'osso (ovviamente non tutti i modellisti oltremanica sono così, ma la tradizione tangibile è quella). Sulla falsa riga anche gli americani, anche se l'invecchiamento non è poi così un taboo. Ecco perchè, soprattutto nell'ultimo periodo con l'avvento sempre più globale degli invecchiamenti facili, i giudici di queste competizioni si sono trovati, secondo me, un pò "spiazzati" (per così dire)...
Lettura interessante. Mi trovo d'accordo con tanti punti.. in particolare quelli relativi alle basi di questo hobby: montaggio curato, stuccature, carichi ed elementi esterni allineati... TRASPARENTI PULITI. Puoi verniciare da dio, ma se non hai le basi dove vuoi andare?AeroFlanker ha scritto: ↑28 settembre 2022, 3:15 Ho trovato questa specie di guida, redatta dall’IPMS USA, con argomenti su cosa e come dovrebbero essere giudicati i modelli partecipanti.
Mi trovo meno d'accordo con la questione "accuratezza"... giusta osservazione che nessun giudice può essere competente in tutti i campi, ma è vero allo stesso modo che oggi con Internet, un tablet e un pò di voglia di spendere qualche minuto in più ad osservare un soggetto con cui non si ha molta dimestichezza... molti giudizi potenzialmente errati potrebbero essere bypassati.
Allo stesso modo, in questi concorsi che sono belli grossi e con giurie composte fino a 25 giudici, essere scoperti su certi argomenti mi sembra abbastanza difficile.
Perchè alla fine, da noi, si fa tutto all'italica maniera... "volemose bene". Ci sono delle linee guida perchè l'IPMS è internazionale, ma alla fine prendiamo solo quello che fa comodo.AeroFlanker ha scritto: ↑28 settembre 2022, 3:15 Purtroppo non ho trovato niente di simile per l’IPMS Italia.
A Telford sono ancora più rigidi degli concorsi americani... è un fatto culturale.
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Re: Guida IPMS USA ai concorsi - Competition Handbook
Hayashi Shuichi. Master del Weathering?Starfighter84 ha scritto: ↑28 settembre 2022, 12:17 Ad esempio, gli asiatici si stanno avvicinando sempre di più alle tecniche estreme (e quasi sempre irrealistiche) degli iberici creando dei veri e propri "fumetti in 3D"... si può dire che stanno superando i maestri.
Allora possiamo provare ad azzardare una prima conclusione. Il Weathering viene spinta come tendenza dal mercato, non dai consumatori ma dai produttori, come opportunità di offerta prodotti sotto la veste di evoluzione.Starfighter84 ha scritto: ↑28 settembre 2022, 12:17 Ecco perchè, soprattutto nell'ultimo periodo con l'avvento sempre più globale degli invecchiamenti facili, i giudici di queste competizioni si sono trovati, secondo me, un pò "spiazzati" (per così dire)...
Parzialmente d’accordo con te. Credo che un giudice debba essere proposto/nominato tale in base ad un bagaglio sufficientemente ampio da poter giudicare imparzialmente, correttamente ed in modo oggettivo i modelli della sua area.Starfighter84 ha scritto: ↑28 settembre 2022, 12:17 …giusta osservazione che nessun giudice può essere competente in tutti i campi, ma è vero allo stesso modo che oggi con Internet, un tablet e un pò di voglia di spendere qualche minuto in più ad osservare un soggetto con cui non si ha molta dimestichezza…
Provo a girare l’IPMS UK per vedere cosa trovo.Starfighter84 ha scritto: ↑28 settembre 2022, 12:17 A Telford sono ancora più rigidi degli concorsi americani... è un fatto culturale.
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Re: Guida IPMS USA ai concorsi - Competition Handbook
Ciao a tutti
IPMS USA?? bah... tanto chi ci va negli USA a fare mostre?
Non partecipo neanche più a quelle italiche, non per partito preso, ma solo perchè dalle mie parti non si organizza nulla di ciò nel raggio dei 200 km (dicasi lo stesso per i negozi).
Per il resto a me piace il modello di aereo visivamente elaborato (leggasi vissuto) purchè non si travalichi il livello della guerra punica.
Quanto all'accuratezza, giustamente, non siamo tutti wikiscienziati e, pur essendo webforniti, qualcosa sfugge sempre (come mi è capitato ultimamente ma questa è un altra storia che leggerete sul wip del Phantom RAF...quando farò qualche foto) semplicemente perchè siamo convinti di vedere una cosa che in realtà c'è o non c'è. Ovviamente anche qui c'è sempre un limite che però non si può superare e sperare di farla franca.
Tutto questo discorso ovviamente vale se intendiamo partecipare a concorsi, quindi essere sottoposti a giudizio, il quale, ci piaccia o no il responso, dovremo accettare con sorriso (ammesso invece il turpiloquo e l'ingiuria mentale sperando non succeda come a Fantozzi quando inveiva contro il megadirettore).
Invece se ci facciamo il modello per noi e per la nostra vetrina possiamo veramente dire che l'unico limite è la nostra fantasia e quindi modellare "No limits".
Ho letto ultimamente un bellissimo commento su Britmodeller mi pare: in pratica un modellista aveva messo in gallery un Phantom "J" mettendogli però le decals del VF51 il quale, come reparto, con tale foggia aveva "vestito" solo la versione "B" in VietNam. Un forumista commentatore, fatta notare la cosa, concludeva scrivendo che sicuramente aTelford non gli avrebbero assegnato alcun premio per l'accuratezza, ma l'importante era, comunque, il divertimento e la soddisfazione per avere in vetrina tale coloratissimo Phantom.
Inghilterra ..... sono nato per errore fuori dai confini tuoi!!!
saluti
IPMS USA?? bah... tanto chi ci va negli USA a fare mostre?
Non partecipo neanche più a quelle italiche, non per partito preso, ma solo perchè dalle mie parti non si organizza nulla di ciò nel raggio dei 200 km (dicasi lo stesso per i negozi).
Per il resto a me piace il modello di aereo visivamente elaborato (leggasi vissuto) purchè non si travalichi il livello della guerra punica.
Quanto all'accuratezza, giustamente, non siamo tutti wikiscienziati e, pur essendo webforniti, qualcosa sfugge sempre (come mi è capitato ultimamente ma questa è un altra storia che leggerete sul wip del Phantom RAF...quando farò qualche foto) semplicemente perchè siamo convinti di vedere una cosa che in realtà c'è o non c'è. Ovviamente anche qui c'è sempre un limite che però non si può superare e sperare di farla franca.
Tutto questo discorso ovviamente vale se intendiamo partecipare a concorsi, quindi essere sottoposti a giudizio, il quale, ci piaccia o no il responso, dovremo accettare con sorriso (ammesso invece il turpiloquo e l'ingiuria mentale sperando non succeda come a Fantozzi quando inveiva contro il megadirettore).
Invece se ci facciamo il modello per noi e per la nostra vetrina possiamo veramente dire che l'unico limite è la nostra fantasia e quindi modellare "No limits".
Ho letto ultimamente un bellissimo commento su Britmodeller mi pare: in pratica un modellista aveva messo in gallery un Phantom "J" mettendogli però le decals del VF51 il quale, come reparto, con tale foggia aveva "vestito" solo la versione "B" in VietNam. Un forumista commentatore, fatta notare la cosa, concludeva scrivendo che sicuramente aTelford non gli avrebbero assegnato alcun premio per l'accuratezza, ma l'importante era, comunque, il divertimento e la soddisfazione per avere in vetrina tale coloratissimo Phantom.
Inghilterra ..... sono nato per errore fuori dai confini tuoi!!!
saluti
- Starfighter84
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- Iscritto il: 21 febbraio 2008, 12:53
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Senza dubbio lo si può affermare. Anzi... certi prodotti che sono di largo consumo in altri settori, come le belle arti, vengono portati alla ribalta dai produttori con rincari esagerati...AeroFlanker ha scritto: ↑28 settembre 2022, 13:52 Allora possiamo provare ad azzardare una prima conclusione. Il Weathering viene spinta come tendenza dal mercato, non dai consumatori ma dai produttori, come opportunità di offerta prodotti sotto la veste di evoluzione.
Lui è tra i più spinti, ma neanche troppo irrealistico. Ci sono esempi più lampanti... tipo:
Pur con tutta la buona volontà nel cercare di capire un invecchiamento "spinto"... ma qui stiamo parlando di un carro fluorescente!!!
A Telford sono talebani... ma giustamente direi. Più di qualcuno, negli anni, è rimasto scottato con squalifiche e allontanamento dei modelli perchè non aveva letto il regolamento (con conseguenti lamentele, tra l'altro ingiustificate). Ma se ci sono delle regole, bisogna rispettarle.