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Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Moderatore: Starfighter84
- sonny
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- Iscritto il: 28 giugno 2012, 20:51
- Che Genere di Modellista?: Modellista di aeroplani d'epoca tra il '20 e il '50 in 1/72 possibilmente brutti
vintager accanito - Aerografo: si
- colori preferiti: blu
- scratch builder: si
- Club/Associazione: IPMS
- Nome: Salvatore
Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Ciao a tutti,
dopo un breve sondaggio per schiarirmi le idee ho deciso di fare il Tony (vedi “candidati per la battaglia”).
Si tratta del Ki 61-1 Hien mod. Hei (a muso corto armato di cannoni da 20 mm nelle ali) n° 15 appartenuto al 244th Sentai di stanza a Chofu AB nel Gennaio 1945 pilotato dal Caporale Seiiki Suzuki.
Il kit di partenza è un misterioso vacuform (anni 80/90 circa) probabilmente di una altrettanto misteriosa marca, la HK, di cui non sono riuscito a trovare notizie in merito. Dico “probabilmente” perché l'unico riferimento ad una marca viene dalle decals incluse al kit che però non ha il foglio di istruzioni, almeno per avere un riferimento alle versioni proposte. In compenso il modello, che comprende una unica stampata, un trasparente e decals, è molto corretto e finemente inciso.
Confido nel nostro Gianni Brera del Modellismo per saperne di più (indovinate chi è). Colgo l'occasione per illustrare le tecniche che impiego per costruire questi kit e anche per fare un po' di chiarezza sfatando in parte la cattiva fama che li perseguita.
Va detto innanzi tutto che sono stati la prima alternativa ai kit tradizionali agli albori del nostro Hobby e, per la loro natura artigianale, soggetti alla capacità di chi li produceva. Quindi, come per gli Short Run o quelli in Resina vale la stessa legge: occhio alla scelta! Potete trovare delle ottime basi o immonde mostruosità. Il loro limite principale è legato alla componentistica che nei vac è quasi impossibile da riprodurre (leggi: motori, eliche, gambe carrello ecc.) e che ha dato il via a quel fenomeno che oggi chiamiamo After Market. Uno dei primi produttori credo sia stata la Aeroclub che produceva vari componenti in metallo bianco utili anche per conversioni di kit normali. Uno dei vantaggi dei vac è la plastica di cui sono fatti, che è indubbiamente più stabile della resina e facilmente lavorabile, il che permette di riprodurre anche soggetti di dimensioniragguardevoli.
Oggigiorno i produttori sono pochi, gli Short Run imperano in quanto validissimi come alternativa ai kit normali. Si possono comunque trovare ai mercatini o in rete kit usati anche a buon prezzo.
È facile trovare riproduzioni vac in 1/72 di aerei di linea che non hanno un interesse di massa (anche per via della mole). Invito tutti comunque a provare almeno una volta il montaggio di uno di questi modelli che indubbiamente contribuiscono ad arricchire la propria esperienza tecnica.
Eccovi due esempi contrapposti: l'ottimo Tenzan della Eagles Talon e l'abominevole Fireball della Airmodel Come dicevo, è importante partire da una buona base e a mio parere questo kit lo è.
Userò anche alcune cosine che avevo comprato anni fa per questo vac e che hanno condiviso la polvere con lui fino ad oggi. Definirei nostalgicamente “Modellismo anni '90” il lavoro che vi propongo per via dell'età del kit ed accessori. Chissà quanti di voi, come me, ne hanno comprati con l'intento di farli e poi sono rimasti ad ammuffire nell'armadio per anni!
Gli accessori comprendono un set Eduard fotoinciso n° 72-023(1991) abbastanza semplice (è uno dei primi prodotti da questa ditta), le parti mobili in resina della Aires n° 7056 (200?)che, seppur belle, sono copie leggermente modificate di quelle del kit Hasegawa, un ottimo tettuccio vac del set Falcon n° 13(1998) e le decals della Lifelike n°72-004(2004) belle e con un buon foglio istruzioni esaustivo.
Alcune parti come l'elica e le ruote arrivano dal mio “boneyard”(deposito dei pezzi) che ha ormai raggiunto una stratificazione da era mesozoica. parte prima
alla prossima
sonny
dopo un breve sondaggio per schiarirmi le idee ho deciso di fare il Tony (vedi “candidati per la battaglia”).
Si tratta del Ki 61-1 Hien mod. Hei (a muso corto armato di cannoni da 20 mm nelle ali) n° 15 appartenuto al 244th Sentai di stanza a Chofu AB nel Gennaio 1945 pilotato dal Caporale Seiiki Suzuki.
Il kit di partenza è un misterioso vacuform (anni 80/90 circa) probabilmente di una altrettanto misteriosa marca, la HK, di cui non sono riuscito a trovare notizie in merito. Dico “probabilmente” perché l'unico riferimento ad una marca viene dalle decals incluse al kit che però non ha il foglio di istruzioni, almeno per avere un riferimento alle versioni proposte. In compenso il modello, che comprende una unica stampata, un trasparente e decals, è molto corretto e finemente inciso.
Confido nel nostro Gianni Brera del Modellismo per saperne di più (indovinate chi è). Colgo l'occasione per illustrare le tecniche che impiego per costruire questi kit e anche per fare un po' di chiarezza sfatando in parte la cattiva fama che li perseguita.
Va detto innanzi tutto che sono stati la prima alternativa ai kit tradizionali agli albori del nostro Hobby e, per la loro natura artigianale, soggetti alla capacità di chi li produceva. Quindi, come per gli Short Run o quelli in Resina vale la stessa legge: occhio alla scelta! Potete trovare delle ottime basi o immonde mostruosità. Il loro limite principale è legato alla componentistica che nei vac è quasi impossibile da riprodurre (leggi: motori, eliche, gambe carrello ecc.) e che ha dato il via a quel fenomeno che oggi chiamiamo After Market. Uno dei primi produttori credo sia stata la Aeroclub che produceva vari componenti in metallo bianco utili anche per conversioni di kit normali. Uno dei vantaggi dei vac è la plastica di cui sono fatti, che è indubbiamente più stabile della resina e facilmente lavorabile, il che permette di riprodurre anche soggetti di dimensioniragguardevoli.
Oggigiorno i produttori sono pochi, gli Short Run imperano in quanto validissimi come alternativa ai kit normali. Si possono comunque trovare ai mercatini o in rete kit usati anche a buon prezzo.
È facile trovare riproduzioni vac in 1/72 di aerei di linea che non hanno un interesse di massa (anche per via della mole). Invito tutti comunque a provare almeno una volta il montaggio di uno di questi modelli che indubbiamente contribuiscono ad arricchire la propria esperienza tecnica.
Eccovi due esempi contrapposti: l'ottimo Tenzan della Eagles Talon e l'abominevole Fireball della Airmodel Come dicevo, è importante partire da una buona base e a mio parere questo kit lo è.
Userò anche alcune cosine che avevo comprato anni fa per questo vac e che hanno condiviso la polvere con lui fino ad oggi. Definirei nostalgicamente “Modellismo anni '90” il lavoro che vi propongo per via dell'età del kit ed accessori. Chissà quanti di voi, come me, ne hanno comprati con l'intento di farli e poi sono rimasti ad ammuffire nell'armadio per anni!
Gli accessori comprendono un set Eduard fotoinciso n° 72-023(1991) abbastanza semplice (è uno dei primi prodotti da questa ditta), le parti mobili in resina della Aires n° 7056 (200?)che, seppur belle, sono copie leggermente modificate di quelle del kit Hasegawa, un ottimo tettuccio vac del set Falcon n° 13(1998) e le decals della Lifelike n°72-004(2004) belle e con un buon foglio istruzioni esaustivo.
Alcune parti come l'elica e le ruote arrivano dal mio “boneyard”(deposito dei pezzi) che ha ormai raggiunto una stratificazione da era mesozoica. parte prima
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sonny
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''Scratch one flattop!'' (Dixon)
- Argo2003
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- Che Genere di Modellista?: Aeronautico
(Quasi) Esclusivamente Regia, ANR ed Ami
da poco convertito all' aerografo..e si vede... - Aerografo: si
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Re: R: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Qua mi metto seduto e prendo appunti...
Inviato dal mio GT-I8260 utilizzando Tapatalk
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Mai nell'ambito dei conflitti umani, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi. (W. Churchill)
Ho speso gran parte di ciò che ho guadagnato in alcool, donne e macchine veloci. Il resto l' ho sperperato... (George Best)
https://modelingtime.com/banner/bimotori.jpg[/img]
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- sonny
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Re: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
parte seconda
Ciao a tutti,
inizia qui il mio “racconto a puntate” che posterò di volta in volta, spero vi sia gradito e non vi annoi troppo.
La prima fase è chiaramente la separazione dei pezzi principali.
Molto utile è l'incisore Trumpeter col quale si incide il profilo dei pezzi delicatamente. Dopo tre o quattro passaggi questi si staccano senza problemi. A questo punto con un pennarello indelebile tipo
Tratto Permanent o Stabilo F si segna il bordo dello spessore della plastica dei pezzi che sono stati ritagliati, questo ci da il giusto riferimento per quando andremo a carteggiare le parti senza il rischio di eccedere involontariamente. Il canopy del kit è purtroppo rimasto spiaccicato per cause dimenticate nel tempo e ho dovuto necessariamente sostituirlo con uno della Falcon.
Questi va ritagliato con un paio di forbicine da decoupage e rifinito delicatamente con una mola abrasiva, una lama tipo Olfa e se necessario con una lametta da barba. Okkkio ai tagli indesiderati, questa è l'unica operazione veramente rischiosissima! Il parabrezza verrà separato più avanti. Tutte le operazioni di carteggio vanno fatte molto delicatamente perché la plastica di questi kit è morbida. Per fare un lavoro preciso nel definire i pezzi occorrono dei riferimenti sicuri. Nel caso del Tony l'ogiva e il tettuccio sono un buon punto di partenza per avere una fusoliera dalla larghezza corretta (oltre ai disegni in scala ovviamente). Su una base liscia si fissa un foglio abrasivo su cui carteggiare i pezzi. Delicatamente, partendo sempre dai bordi di uscita che hanno lo spessore definitivo minimo (timone, alettoni, flap e piani mobili di coda) si carteggia il pezzo, questo per non rischiare poi di avere fusoliere “magre” o ali troppo sottili al bordo d'attacco. Se i pezzi sono piccoli per maneggiarli ci si aiuta con degli anelli di scotch. Quando il tratto del pennarello tende a sparire vanno iniziate le prove a secco. Con la prova a secco definitiva della cellula possiamo constatare se il modello è dritto e senza deformazioni. Adesso si può migliorare il dettaglio di superficie aggiungendo pannelli e rivetti se necessari. Per mantenere i pezzi principali (ali e fusoliera) più solidi da maneggiare, i vani che vanno aperti come l'abitacolo, vani carrello, prese d'aria ecc. verranno lavorati di volta in volta in un secondo tempo. alla prossima
sonny
Ciao a tutti,
inizia qui il mio “racconto a puntate” che posterò di volta in volta, spero vi sia gradito e non vi annoi troppo.
La prima fase è chiaramente la separazione dei pezzi principali.
Molto utile è l'incisore Trumpeter col quale si incide il profilo dei pezzi delicatamente. Dopo tre o quattro passaggi questi si staccano senza problemi. A questo punto con un pennarello indelebile tipo
Tratto Permanent o Stabilo F si segna il bordo dello spessore della plastica dei pezzi che sono stati ritagliati, questo ci da il giusto riferimento per quando andremo a carteggiare le parti senza il rischio di eccedere involontariamente. Il canopy del kit è purtroppo rimasto spiaccicato per cause dimenticate nel tempo e ho dovuto necessariamente sostituirlo con uno della Falcon.
Questi va ritagliato con un paio di forbicine da decoupage e rifinito delicatamente con una mola abrasiva, una lama tipo Olfa e se necessario con una lametta da barba. Okkkio ai tagli indesiderati, questa è l'unica operazione veramente rischiosissima! Il parabrezza verrà separato più avanti. Tutte le operazioni di carteggio vanno fatte molto delicatamente perché la plastica di questi kit è morbida. Per fare un lavoro preciso nel definire i pezzi occorrono dei riferimenti sicuri. Nel caso del Tony l'ogiva e il tettuccio sono un buon punto di partenza per avere una fusoliera dalla larghezza corretta (oltre ai disegni in scala ovviamente). Su una base liscia si fissa un foglio abrasivo su cui carteggiare i pezzi. Delicatamente, partendo sempre dai bordi di uscita che hanno lo spessore definitivo minimo (timone, alettoni, flap e piani mobili di coda) si carteggia il pezzo, questo per non rischiare poi di avere fusoliere “magre” o ali troppo sottili al bordo d'attacco. Se i pezzi sono piccoli per maneggiarli ci si aiuta con degli anelli di scotch. Quando il tratto del pennarello tende a sparire vanno iniziate le prove a secco. Con la prova a secco definitiva della cellula possiamo constatare se il modello è dritto e senza deformazioni. Adesso si può migliorare il dettaglio di superficie aggiungendo pannelli e rivetti se necessari. Per mantenere i pezzi principali (ali e fusoliera) più solidi da maneggiare, i vani che vanno aperti come l'abitacolo, vani carrello, prese d'aria ecc. verranno lavorati di volta in volta in un secondo tempo. alla prossima
sonny
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''Scratch one flattop!'' (Dixon)
Re: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Questo wip ha veramente sapore di anni 90!
per mia fortuna non sono mai stato attratto da questo genere di kit, ma è bello vederti alle prese con questo lavoro
Saluti dal Roger
per mia fortuna non sono mai stato attratto da questo genere di kit, ma è bello vederti alle prese con questo lavoro
Saluti dal Roger
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Re: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Un Vacuform!!!!!
non ne ho mai visto montare uno, seguo con immenso estremo interesse, ma tranquillo non lo farò mai
non ne ho mai visto montare uno, seguo con immenso estremo interesse, ma tranquillo non lo farò mai
Gallerie:
-MIG-23M-F-14B & A-4E aggressor- A-1H -Sukhoi MK-30-A-6A -Spitfire MKVb AMI-A-36-Corsair-F-15E & F-15E &- F-111-Fencer-Crusader-F-35B-P-61-Mig-23UB-Su-33 Progetto Congiunto-F-104 G Marine-F-4B-He-219-F4u Corsair-FW-190 Captured-TBM-3 Avenger-P-47D-Bf-109-B-25 & Summer-Kfir-F-104 ASA/M-F-14B-Beaufighter-Wyvern-Sea Fury-Mosquito-Do-335-P-51 MKIA-J-10S-P-39-Wildcatfish-Seafang-B-25B-F-15D-OV-1D-A-1H Skyraider-JF-17-F-86 AMI-F-7G-Gnat-Mig-21-F-6/Mig-19-Tonka-AMX-F-86 AMI-F-84F-A-7E-T-50B-WyvernS4-Mig-31BM-Defiant-Seafire F.XVII-F-86D-Raiden-Shiden-Mig-21MF-Captured Ki-61-Mc. 205-Su-33-P-51C-FW-190 V18-Tornado RSV-FW-190F8-JL-9-SM-79-Yak-38-Mig-21MT-F-CK-1D-Hurricane KMIID-D.520-P-39 Duffy-Hs-129B3-P-39D-F-104C-A2D-1-P-51B-M1A1-Magach6-N1K2 Kanno-M42Duster-P-38F-K2-Centauro B1 Romor-M51-Mig-25RB-Jagdtiger-Magach3-Fw-190D12/r14-XA-3-MQ-9B-S-100 Camcotter-Saeqeh-80-
Ace combat:
-F-15C Galm1-F-14D "cherry Blossom"-Shinden II-F-22&Su-33-F-14&Mig 1.44 Razgriz-Su-47 Grabracr-F-35A Mobius-J35J Espada-F-16 PJ
- noris64
- Highlander User
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- Iscritto il: 16 aprile 2013, 9:08
- Che Genere di Modellista?: Aeromodellista, essenzialmente. Scala preferita 1/72 (anche per motivi di spazio)!
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- Nome: Rino
- Località: Provincia di Foggia
Re: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Un vacuform!!
Io ne ho sempre letto su libri e riviste... credevo fosse una leggenda!!!
Questo WIP non me lo perdo.
Io ne ho sempre letto su libri e riviste... credevo fosse una leggenda!!!
Questo WIP non me lo perdo.
Estote parati
-
- L'eletto
- Messaggi: 10029
- Iscritto il: 20 febbraio 2009, 22:27
- Che Genere di Modellista?: Modellista aereonautico di tutte le scale possibili ed immaginabili..nel modellismo "mai dire mai"..ma prevalentemente,appassionato alle leggendarie eliche della WW2!
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- Club/Associazione: A.C.M.T.
- Nome: Roberto
- Località: Messina - Torino
Re: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Uno dei WIP piu interessanti del miniGB!
Ti seguo con sommo interesse!
saluti
RoB da Messina
Ti seguo con sommo interesse!
saluti
RoB da Messina
Re: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
Non ho mai avuto il coraggio di cimentarmi con questi modelli. Richiedono una manualità e una pazienza d'altri tempi. ...
Sono pertanto interessatissimo al tuo lavoro Salvatore.
Sono pertanto interessatissimo al tuo lavoro Salvatore.
- davmarx
- Ancient User
- Messaggi: 6383
- Iscritto il: 4 gennaio 2013, 22:42
- Che Genere di Modellista?: AEROPLANARO con rarissime escursioni carriste, navali e motociclistiche
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- Nome: Davide
- Località: Busto A.
Re: Mini G. B. Pacific battes 2014 Kawasaki Hien
EVVIVA Salvatore !!!
Hai assolutamente ragione sui vecchi vacu in magazzino, comprati quando erano l'unica possibilità per realizzare un aereo e dimenticati o sostituiti nel tempo dai nuovi kit classici ad iniezione che comparivano sul mercato.
Alcuni però resistono ancora ai giorni nostri, ad esempio ho un vecchio Republic AT-12 Guardsman che non sono mai riuscito a sostituire !
Immagine postata solo per discussione e tratta da: questa pagina.
Buon miniGB, Salvatore, a presto con nuovi aggiornamenti.
Ciao.
Hai assolutamente ragione sui vecchi vacu in magazzino, comprati quando erano l'unica possibilità per realizzare un aereo e dimenticati o sostituiti nel tempo dai nuovi kit classici ad iniezione che comparivano sul mercato.
Alcuni però resistono ancora ai giorni nostri, ad esempio ho un vecchio Republic AT-12 Guardsman che non sono mai riuscito a sostituire !
Immagine postata solo per discussione e tratta da: questa pagina.
Buon miniGB, Salvatore, a presto con nuovi aggiornamenti.
Ciao.
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