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Italiani a Stalingrado
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Italiani a Stalingrado
Ciao a tutti,
non sapevo di postare e così ho pensato che questa parte di forum potesse andare bene...
Tutti sicuramente conoscono gli eventi di Stalingrado, battaglia nella quale rimase accerchiata l'Armata di Paulus, ma per vari motivi non si è mai parlato degli italiani che rimasero intrappolati all'interno della sacca. Si tratta di 77 autieri del 127º e 248º autoreparto, più un medico oculista; furono inviati da Millerovo per rifornire di truppe e munizioni i reparti tedeschi e avrebbero dovuto ritornare con un carico di legna per affrontare l'inverno. Purtroppo nel mentre si scatenò il contrattacco russo che li chiuse nella sacca.
Solamente due di loro ritornarono dalla guerra e dai campi di concentramento russi, e così la vicenda venne presto dimenticata, più o meno volutamente, da parte di tutti. Tanto che anche l'Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia (U.N.I.R.R.), alla richiesta di una parente delle vittime italiane se era previsto nel viaggio in Russia un passaggio a Stalingrado, la risposta laconica fu "nessun italiano è morto lì"...
C'è un bellissimo libro di Alfio Caruso, "Noi moriamo a Stalingrado", che racconta tutta la vicenda, se volete saperne di più qui c'è il primo capitolo: http://www.alfiocaruso.com/stalingrado_cap.html
non sapevo di postare e così ho pensato che questa parte di forum potesse andare bene...
Tutti sicuramente conoscono gli eventi di Stalingrado, battaglia nella quale rimase accerchiata l'Armata di Paulus, ma per vari motivi non si è mai parlato degli italiani che rimasero intrappolati all'interno della sacca. Si tratta di 77 autieri del 127º e 248º autoreparto, più un medico oculista; furono inviati da Millerovo per rifornire di truppe e munizioni i reparti tedeschi e avrebbero dovuto ritornare con un carico di legna per affrontare l'inverno. Purtroppo nel mentre si scatenò il contrattacco russo che li chiuse nella sacca.
Solamente due di loro ritornarono dalla guerra e dai campi di concentramento russi, e così la vicenda venne presto dimenticata, più o meno volutamente, da parte di tutti. Tanto che anche l'Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia (U.N.I.R.R.), alla richiesta di una parente delle vittime italiane se era previsto nel viaggio in Russia un passaggio a Stalingrado, la risposta laconica fu "nessun italiano è morto lì"...
C'è un bellissimo libro di Alfio Caruso, "Noi moriamo a Stalingrado", che racconta tutta la vicenda, se volete saperne di più qui c'è il primo capitolo: http://www.alfiocaruso.com/stalingrado_cap.html
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Re: Italiani a Stalingrado
Grazie a Luca per il link! invece, per approfondire il discorso dei nostri soldati in Russia, suggerisco il libro "Sacrificio nella Steppa".
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Re: Italiani a Stalingrado
Prego!Starfighter84 ha scritto:Grazie a Luca per il link! invece, per approfondire il discorso dei nostri soldati in Russia, suggerisco il libro "Sacrificio nella Steppa".
Ho a casa centinaia di libri di storia, quelli che preferisco e mi piace molto diffondere sono quelli che trattano di argomenti meno conosciuti... ci sono tantissimi episodi interessanti sia dal punto di vista storico che umano che non trovano mai abbastanza rilievo, a volte superati da argomenti più conosciuti e di più falicile diffusione a livello di mercato.
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Re: Italiani a Stalingrado
Ciao Luke,
hai risvegliato una Stalingrado oscura per noi italiani.
Grazie per la segnalazione. Credo che dimenticare questi fatti sia un affronto alla memoria di quegli uomini che, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione, hanno perso la vita con la nostra divisa.
microciccio
hai risvegliato una Stalingrado oscura per noi italiani.
Grazie per la segnalazione. Credo che dimenticare questi fatti sia un affronto alla memoria di quegli uomini che, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione, hanno perso la vita con la nostra divisa.
microciccio
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Re: Italiani a Stalingrado
Hai ragione, quello che trovo sempre fuori luogo e che sembra uno sport comune in Italia è additare adesso le parti che hanno vissuto la guerra, giudicando e criticando le scelte fatte da ognuno senza sapere cosa volesse dire vivere a quel tempo... ora ci sono 1000 modi per tenersi informati, sentire opinioni diverse, avere una propria idea... all'epoca non era così.microciccio ha scritto:Ciao Luke,
hai risvegliato una Stalingrado oscura per noi italiani.
Grazie per la segnalazione. Credo che dimenticare questi fatti sia un affronto alla memoria di quegli uomini che, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione, hanno perso la vita con la nostra divisa.
microciccio
Ho avuto uno zio partigiano e uno repubblichino, entrambi mi hanno raccontato cosa hanno passato, ed entrambi erano d'accordo nel dire che del bello e del brutto ce n'era in entrambe le parti... sono persone che a livello umano mi hanno dato tantissimo e mi hanno insegnato che giudicare senza sapere è la cosa più sbagliata che si possa fare...
Re: Italiani a Stalingrado
Grazie mille per la segnalazione Luca...
Piacciono molto anche a me questo tipo di libri...
Io a casa ho "Centomila gavette di ghiaccio" di Emilio Lusso... molto molto bello anche quello... ne ho anche un'altro ma adesso mi sfugge il nome... molto interessante anche quello... e leggendoli puoi solo immaginare la sofferenza che quelle povere persone hanno sopportato... costretti addirittura ad assaltare interi reparti corazzati nemici all'arma bianca e con coraggio pur di avere un minimo di speranza...
Se non ricordo male, alla fine di uno dei due libri viene riportata una citazione di un generale russo:
"Abbiamo schiacciato e sconfitto il nemico tedesco ma non quello italiano"
Piacciono molto anche a me questo tipo di libri...
Io a casa ho "Centomila gavette di ghiaccio" di Emilio Lusso... molto molto bello anche quello... ne ho anche un'altro ma adesso mi sfugge il nome... molto interessante anche quello... e leggendoli puoi solo immaginare la sofferenza che quelle povere persone hanno sopportato... costretti addirittura ad assaltare interi reparti corazzati nemici all'arma bianca e con coraggio pur di avere un minimo di speranza...
Se non ricordo male, alla fine di uno dei due libri viene riportata una citazione di un generale russo:
"Abbiamo schiacciato e sconfitto il nemico tedesco ma non quello italiano"
Straquoto!microciccio ha scritto:... Credo che dimenticare questi fatti sia un affronto alla memoria di quegli uomini che, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione, hanno perso la vita con la nostra divisa...
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Re: Italiani a Stalingrado
Caro Luca...
sai che con me sfondi una porta aperta...
Credo che presto ti verrò a trovare ( spesso sono a Bologna e Modena ) ... e ne potremo parlare con calma, come facevamo un tempo, quando ancora non guidavi e ti riportavo a casa dopo le riunioni e le sbevazzate IPMS
sai che con me sfondi una porta aperta...
Credo che presto ti verrò a trovare ( spesso sono a Bologna e Modena ) ... e ne potremo parlare con calma, come facevamo un tempo, quando ancora non guidavi e ti riportavo a casa dopo le riunioni e le sbevazzate IPMS
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Re: Italiani a Stalingrado
Ciao Diego, volentieri ti aspetto per una rimpatriata! E' da tanto che non ci si vede e mi fa davvero piacere poterti rivedere!diego.nello ha scritto:Caro Luca...
sai che con me sfondi una porta aperta...
Credo che presto ti verrò a trovare ( spesso sono a Bologna e Modena ) ... e ne potremo parlare con calma, come facevamo un tempo, quando ancora non guidavi e ti riportavo a casa dopo le riunioni e le sbevazzate IPMS