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Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Moderatore: FreestyleAurelio
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Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Buon giorno a tutti,
Ogni tanto si sente parlare di pre shading e highlight di tecniche nuove e tecniche vecchie che alla fine danno risultati abbastanza simili tra di loro.
Avvolte con l’aerografo non e facile eseguire tratti dritti, tratti sfumati lunghi e sottili seguendo rivetti e panelli.
Anche se queso metodo non lo uso più con la frequenza di una volta, rimane sempre una valida alternativa.
In oltre tengo a sottolineare che il risultato finale che vedete nelle foto può essere migliorato notevolmente facendo un po’ più di attenzione nell’applicazione dei pigmenti.
Nella maggiore parte de casi, i pigmenti, gessetti o pastelli vengono usati nella fase finale del modello. Ovverosia dopo la verniciatura, vengono usati per riprodurre fumi di scarico, ruggine, fango, ombreggiature, ecc...per poi sigillare il tutto con un trasparente lucido o opaco.
Con il metodo proposto l’applicazione dei pigmenti avviene al inizio della verniciatura e lo si può usare come “pre shading” o come “highlight” o come entrambi se volete, non lascia traccia di pigmento (polvere) e l’operazione può essere ripetuta finché otterrete il risultato desiderato.
Nel wip ho usato un'ala di un Eduard Tempest in scala 1/48 dipinta con colori acrilici (Missione Model Grauvilott RLM 75 )
I pigmenti sono di vostra scelta come lo sono i colori.
Per primo ho applicato uno strato molto leggero di Ral 75, offrendo così al pigmento
una superficie aderente.
Con un pigmento bianco e pennello do un “highlight” su tutti i panelli alcuni più che in altri (se ne ho saltato qualche uno
chiedo scusa, ma come gia detto sono andato un po’ in fretta).
Con l’aerografo già carico di Ral 75, inizio con il solo uso del getto d’aria per rimuovere l’eccesso del pigmento per poi
passare un altro strato leggero di Ral 75 attenuando leggermente le zone “highlighted”.
I pigmenti più scuri li passo verticalmente e orizzontalmente lungo i panelli e rivetti.
In ultimo un altro strato di Ral 75 viene dato su tutta la superficie per attenuare ulteriormente il pigmento.
Se qualche punto lo trovate troppo chiaro, date un po più di colore (Ral 75) se troppo scuro date un po’ più di colore (Ral 75) in entrambi i casi tornerete al colore di base.
Questo metodo e facile e sopratutto reversibile, spendendo qualche minuto in più si possono ottenere dei risultati di rispetto.
Tutto qui ragazzi, spero che sia una alternativa valida che possa farvi comodo in qualche occasione.
Ciao a tutti.
Dario
Ogni tanto si sente parlare di pre shading e highlight di tecniche nuove e tecniche vecchie che alla fine danno risultati abbastanza simili tra di loro.
Avvolte con l’aerografo non e facile eseguire tratti dritti, tratti sfumati lunghi e sottili seguendo rivetti e panelli.
Anche se queso metodo non lo uso più con la frequenza di una volta, rimane sempre una valida alternativa.
In oltre tengo a sottolineare che il risultato finale che vedete nelle foto può essere migliorato notevolmente facendo un po’ più di attenzione nell’applicazione dei pigmenti.
Nella maggiore parte de casi, i pigmenti, gessetti o pastelli vengono usati nella fase finale del modello. Ovverosia dopo la verniciatura, vengono usati per riprodurre fumi di scarico, ruggine, fango, ombreggiature, ecc...per poi sigillare il tutto con un trasparente lucido o opaco.
Con il metodo proposto l’applicazione dei pigmenti avviene al inizio della verniciatura e lo si può usare come “pre shading” o come “highlight” o come entrambi se volete, non lascia traccia di pigmento (polvere) e l’operazione può essere ripetuta finché otterrete il risultato desiderato.
Nel wip ho usato un'ala di un Eduard Tempest in scala 1/48 dipinta con colori acrilici (Missione Model Grauvilott RLM 75 )
I pigmenti sono di vostra scelta come lo sono i colori.
Per primo ho applicato uno strato molto leggero di Ral 75, offrendo così al pigmento
una superficie aderente.
Con un pigmento bianco e pennello do un “highlight” su tutti i panelli alcuni più che in altri (se ne ho saltato qualche uno
chiedo scusa, ma come gia detto sono andato un po’ in fretta).
Con l’aerografo già carico di Ral 75, inizio con il solo uso del getto d’aria per rimuovere l’eccesso del pigmento per poi
passare un altro strato leggero di Ral 75 attenuando leggermente le zone “highlighted”.
I pigmenti più scuri li passo verticalmente e orizzontalmente lungo i panelli e rivetti.
In ultimo un altro strato di Ral 75 viene dato su tutta la superficie per attenuare ulteriormente il pigmento.
Se qualche punto lo trovate troppo chiaro, date un po più di colore (Ral 75) se troppo scuro date un po’ più di colore (Ral 75) in entrambi i casi tornerete al colore di base.
Questo metodo e facile e sopratutto reversibile, spendendo qualche minuto in più si possono ottenere dei risultati di rispetto.
Tutto qui ragazzi, spero che sia una alternativa valida che possa farvi comodo in qualche occasione.
Ciao a tutti.
Dario
Ultima modifica di Dario Giuliano il 11 agosto 2019, 3:34, modificato 20 volte in totale.
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Metodo interessante... personalmente mi trovo meglio a lavorare con l'aerografo ma può essere una valida alternativa.
- fabrizio79
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Molto interessante!!
una curiosità...il colore di fondo è meglio che sia opaco per un maggior aggrappaggio dei pigmenti?
una curiosità...il colore di fondo è meglio che sia opaco per un maggior aggrappaggio dei pigmenti?
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Ciao Fabrizio.fabrizio79 ha scritto: ↑9 agosto 2019, 20:34 Molto interessante!!
una curiosità...il colore di fondo è meglio che sia opaco per un maggior aggrappaggio dei pigmenti?
Senza dubbio un colore opaco o satinato aiutano il pigmento ad aderire meglio
Inoltre una superficie leggermente più ruvida ti permette con più facilità di ottenere una sfumatura.
Ciao.
- Kriskok
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
grazie per la segnalazione!
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Interessante.
Non ho mai utilizzato i pigmenti, tra l'altro non so nemmeno dove recuperarli e/o se sono tutti uguali, ma prima o poi un pensiero ce lo faccio.
Grazie per la segnalazione.
Marco
Non ho mai utilizzato i pigmenti, tra l'altro non so nemmeno dove recuperarli e/o se sono tutti uguali, ma prima o poi un pensiero ce lo faccio.
Grazie per la segnalazione.
Marco
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
I pigmenti (polveri finissimissime) li trovi nei negozi di belle arti, si vendono sciolti a peso, il mio negozio di belle arti a Treviso ne ha un assortimento molto interessante.Geometrino82 ha scritto: ↑14 agosto 2019, 7:00 Interessante.
Non ho mai utilizzato i pigmenti, tra l'altro non so nemmeno dove recuperarli e/o se sono tutti uguali, ma prima o poi un pensiero ce lo faccio.
Grazie per la segnalazione.
Marco
Io li uso per i diorami, per dare ritocchi di invecchiamento o di muffe o di quant'altro esista in natura.
Sui modelli non li ho mai usati e penso che li proverò sul mio Focke-Wulf in ultimazione per "sporcarlo" un pochetto e per fare i fumi.
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Esistono quelli della MIG, AK, Vallejo ce ne sono un'infinità.
Steel Model li vende.
Mario
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Dario ti ringrazio di aver condiviso con noi questo tuo tips&tricks
Se acquistate i pigmenti puri di marche modellistiche, che siano sintetici o naturali, accertatevi che siano ben pigmentati altrimenti nello stato solido e disgregato in cui si trovano risulterebbero "inerti" e non lascerebbero "traccia" utilizzandoli a secco.
Alcuni prodotti della MIG, AK etc. etc. sono "inerti", non lasciano traccia degna di nota. Un esempio sono le polveri della AK per il "dust effect", utili solo a ricreare l'effetto impolveramento.
Migliori quelli della MIG, nei blister tondi e piccoli.
Se acquistate in un negozio di belle arti, prestate anche attenzione al grado di tossicità intrinseca che hanno; informazione che potete chiedere al negoziante.
Solitamente dei guanti di plastica e una mascherina sono sufficienti ma prendiamo, ad esempio, il cinabro naturale che può essere sia di derivazione minerale naturale che sintetica. Questo pigmento ha un elevato grado di tossicità se di derivazione naturale per via della presenza di ossido di mercurio ed è necessaria un'accortezza maggiore dei soli guanti e mascherina anti polvere. E’ da considerare inoltre che il pigmento una volta diluito è molto più innocuo, in quanto è più difficile respirarne i vapori ma per l'uso puro che ne dovremo fare sarà sempre altamente tossico.
Solitamente i pigmenti che acquistate nei negozi di belle arti danno il massimo di sè e una eccezionale stabilità nel tempo se uniti con il loro legante. Puri hanno una certa volatilità, alcuni toni una bassa scrivibilità e stabilità. Questi prodotti acquistano vivacità e corposità con il loro legante naturale, l'olio di lino.
Come fare a capire se il pigmento ha corposità?
E' semplice, basterà che con le dovute precauzioni intingiate il dito nel pigmento secco e lo passiate sul dorso dell'altra mano. Se lascia una traccia ben visibile, satura, resistente e tenace al soffio e allo sfregamento ( un pò come se vi voleste ripulire) allora fanno al caso nostro.
Una alternativa sono i pastelli da artista ridotti in polvere.
Se acquistate i pigmenti puri di marche modellistiche, che siano sintetici o naturali, accertatevi che siano ben pigmentati altrimenti nello stato solido e disgregato in cui si trovano risulterebbero "inerti" e non lascerebbero "traccia" utilizzandoli a secco.
Alcuni prodotti della MIG, AK etc. etc. sono "inerti", non lasciano traccia degna di nota. Un esempio sono le polveri della AK per il "dust effect", utili solo a ricreare l'effetto impolveramento.
Migliori quelli della MIG, nei blister tondi e piccoli.
Se acquistate in un negozio di belle arti, prestate anche attenzione al grado di tossicità intrinseca che hanno; informazione che potete chiedere al negoziante.
Solitamente dei guanti di plastica e una mascherina sono sufficienti ma prendiamo, ad esempio, il cinabro naturale che può essere sia di derivazione minerale naturale che sintetica. Questo pigmento ha un elevato grado di tossicità se di derivazione naturale per via della presenza di ossido di mercurio ed è necessaria un'accortezza maggiore dei soli guanti e mascherina anti polvere. E’ da considerare inoltre che il pigmento una volta diluito è molto più innocuo, in quanto è più difficile respirarne i vapori ma per l'uso puro che ne dovremo fare sarà sempre altamente tossico.
Solitamente i pigmenti che acquistate nei negozi di belle arti danno il massimo di sè e una eccezionale stabilità nel tempo se uniti con il loro legante. Puri hanno una certa volatilità, alcuni toni una bassa scrivibilità e stabilità. Questi prodotti acquistano vivacità e corposità con il loro legante naturale, l'olio di lino.
Come fare a capire se il pigmento ha corposità?
E' semplice, basterà che con le dovute precauzioni intingiate il dito nel pigmento secco e lo passiate sul dorso dell'altra mano. Se lascia una traccia ben visibile, satura, resistente e tenace al soffio e allo sfregamento ( un pò come se vi voleste ripulire) allora fanno al caso nostro.
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Re: Pre Shading e Highlight con pigmenti.
Come sempre Aurelio, i tuoi consigli sono da WikipediaFreestyleAurelio ha scritto: ↑14 agosto 2019, 11:19 Dario ti ringrazio di aver condiviso con noi questo tuo tips&tricks
Se acquistate i pigmenti puri di marche modellistiche, che siano sintetici o naturali, accertatevi che siano ben pigmentati altrimenti nello stato solido e disgregato in cui si trovano risulterebbero "inerti" e non lascerebbero "traccia" utilizzandoli a secco.
Alcuni prodotti della MIG, AK etc. etc. sono "inerti", non lasciano traccia degna di nota. Un esempio sono le polveri della AK per il "dust effect", utili solo a ricreare l'effetto impolveramento.
Migliori quelli della MIG, nei blister tondi e piccoli.
Se acquistate in un negozio di belle arti, prestate anche attenzione al grado di tossicità intrinseca che hanno; informazione che potete chiedere al negoziante.
Solitamente dei guanti di plastica e una mascherina sono sufficienti ma prendiamo, ad esempio, il cinabro naturale che può essere sia di derivazione minerale naturale che sintetica. Questo pigmento ha un elevato grado di tossicità se di derivazione naturale per via della presenza di ossido di mercurio ed è necessaria un'accortezza maggiore dei soli guanti e mascherina anti polvere. E’ da considerare inoltre che il pigmento una volta diluito è molto più innocuo, in quanto è più difficile respirarne i vapori ma per l'uso puro che ne dovremo fare sarà sempre altamente tossico.
Solitamente i pigmenti che acquistate nei negozi di belle arti danno il massimo di sè e una eccezionale stabilità nel tempo se uniti con il loro legante. Puri hanno una certa volatilità, alcuni toni una bassa scrivibilità e stabilità. Questi prodotti acquistano vivacità e corposità con il loro legante naturale, l'olio di lino.
Come fare a capire se il pigmento ha corposità?
E' semplice, basterà che con le dovute precauzioni intingiate il dito nel pigmento secco e lo passiate sul dorso dell'altra mano. Se lascia una traccia ben visibile, satura, resistente e tenace al soffio e allo sfregamento ( un pò come se vi voleste ripulire) allora fanno al caso nostro.
Una alternativa sono i pastelli da artista ridotti in polvere.
Io ci provo a costruirlo, se poi non viene bene pazienza! Il prossimo sarà migliore...spero...^_^
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