Redcoat78 ha scritto:Sui colori acrilici e' necessario stendere prima del trasparente lucido?
...dipende.... se vuoi fare una cosa capillare e mirata alla sola evidenziazione delle pannellature si. Se invece vuoi sfruttare l'effetto filtro (o creare patine di unto, colature, fumate) allora la superficie deve essere opaca per "tirare" meglio il colore.
Enrywar67 ha scritto:fai delle prove magari su un vecchio modello
....è questo è un ottimo consiglio con il colori ad olio specie se vuoi provare ad applicare i filtri.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Ho provato su un modellino di scarto le prime prove con i lavaggi ad olio. Risultato pessimo.
la prima domanda che faccio e' questa? Quanto deve essere diluito ilcolore nell acquaragia? Il risultato finale deve essere diciamo...quasi trasparente...diluito all apparenza come i prodotti liquidi della MIG? O piu denso?
Su questo modellino di scarto non ho passato nessuna mano di trasparente lucido. Ho quindi applicato il prodotto con un pennellino ma il risultato di fatto e' stato che il lavaggio non si ez' limitato alla pannellatura ma ha "debordato" creando delle macchie rimaste tali.
Magari e' capitato anche a voi durante le prime prove..comunque non mollo!
...ecco...non demordere!ma la vernice sul quale hai applicato il lavaggio è acrilico??perché le macchie con la ragia o il diluente sintetico vanno via facilmente senza intaccare il sotto......se vuoi fare un lavaggio selettivo che lavori per capillarita' devi diluirlo abbastanza perché"cammini" nelle pannellature.....altrimenti fai una pappetta allungando il colore del tubeto e la passi sulle pannellature....quando asciutte passi uno straccetto inumidito,non inzuppato..., di ragia e togli l'eccesso.....Considera che per i lavaggi funzionano benissimo anche gli smalti humbrol debitamente diluiti.....sempre su base acrilica....
Redcoat78 ha scritto:Ho provato su un modellino di scarto le prime prove con i lavaggi ad olio. Risultato pessimo.
...bravo.
Redcoat78 ha scritto:Quanto deve essere diluito ilcolore nell acquaragia?
...io lo preferisco moooooolto liquido... in pratica prendi un pò di colore ad olio e lo metti su uno scottex (in questo modo si assorbe il residuo resinoso del colore ad olio). Dopo qualche minuto prendi il colore dal tovagliolo e lo diluisci in un contenitore con acquaragia e mescoli fino allo scioglimento. Più usi acquaragia più è diluito.
Redcoat78 ha scritto:Su questo modellino di scarto non ho passato nessuna mano di trasparente lucido. Ho quindi applicato il prodotto con un pennellino ma il risultato di fatto e' stato che il lavaggio non si ez' limitato alla pannellatura ma ha "debordato" creando delle macchie rimaste tali.
...giustamente..infatti così hai ottenuto un "filtro"...se continui a tirare il colore debordato con un pennello bagnato di diluente puro crei un patina di colore ad olio che si distribuisce sulla superfice. Se invece la superficie è lucida il colore debordato lo tiri via con un panno e rimane solo quello che ti serve nel pannello.
Redcoat78 ha scritto:Magari e' capitato anche a voi durante le prime prove..comunque non mollo!
...a me capita pure adesso!!!!
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
La tecnica dei "filtri" trova molto utizzo tra i carristi... sui soggetti aeronautici ha un limitato utilizzo perchè, nella maggior parte dei casi, creare delle macchie così non è realistico.
Potrebbe tornare utile in alcuni casi specifici (tipo invecchiamento delle zone attorno ai motori, alcuni velivoli US Navy), ma è una tecnica che va dosata con parsimonia tra noi "aeroplanari"!
Quano devi mettere in risalto le pannellature di un velivolo lucida sempre a dovere il fondo prima di applicare i lavaggi.
Inviato dal mio Galaxy Tab 3!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Rispolvero questa discussione per aggiungere delle informazioni su un aspetto che spesso in questo campo non viene tenuto in considerazione, quando si utilizzano i colori ad olio per gli svariati usi pittorici a cui si prestano.
Sappiamo bene della loro infinita poliedricità nel nostro campo ma non tutte le ditte produttrici e non tutte le tinte offrono la stessa resa e copertura, anche se della stessa marca. Questo perchè ogni pigmento ha un suo grado naturale di coprenza
Infatti spesso non viene considerato un parametro fondamentale nella scelta di un colore ad olio, ovvero la trasparenza che ha un tono rispetto un altro; questo aspetto nasconde in sè pro e contro introllabili se lasciato al caso.
Ad esempio basti pensare ai differenti risultati ottenibili da un lavaggio, un filtro o altre tecniche pittoriche se eseguite con un tono coprente rispetto ad uno trasparente.
Questo aspetto se tenuto in considerazione, unito alla estrema flessibilità degli olii e infinità di tinte che si possono ottenere , ad esempio,da soli 5 toni base, li rendono un prodotto estremamente versatile e ineguagliabile ad altri.
Ma come facciamo a fare nostro questo aspetto tecnico quando acquistiamo un tubetto di colore ad olio?
La maniera empirica è quello di testarli su una superfice che abbia una trama, come le tele da artista ma questa cosa non è sempre fattibile quando ci troviamo nei negozi da belle arti perchè spesso sforniti da tubetti "tester".
La maniera più semplice è chiedere al negoziante ( se competente ), guardare sull'etichetta o scegliere il tono da un catalogo dove è riportata questa informazione.
Per la loro diffuzione e buona qualità del pigmento, prenderò in considerazione gli olii Maimeri della serie Puro che sono studiati in maniera tale da mantenere le caratteristiche di coprenza naturali di ogni pigmento, senza alterazioni.
Ovviamente queste informazioni sono contenute anche nei cataloghi degli altri produttori, così come sulle etichette degli olii da belle arti di qualità.
Ad esempio all'interno del catalogo Maimeri serie Puro troverete, oltre tutta la gamma dei loro 83 toni, anche altre informazioni nella legenda, tra cui i tempi di essiccazione (senza addizionanti) e il grado di trasparenza/copertura.
Immagine inserita a scopo di discussione - Fonte Maimeri.it
Queste informazioni sono anche riportate sull'etichetta dei toni e nel catalogo come vi evidenzio nell'immagine qui sotto:
Immagine inserita a scopo di discussione - Fonte Maimeri.it
Nel box rosso è indicato il grado di trasparenza mentre in quello verde i tempi di essiccatura.
La stessa simbologia è presente anche nell'etichetta stampata sul tubetto delle altre linee di olii prodotti da Maimeri
Spero di aver fatto cosa gradita a tutti nel dare visibilità a questo aspetto; ora tocca a voi fare la scelta di cosa acquistare per i vostri usi.
IWATA...Nothing else for successful goals!
<<L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono.>>
[Πρωταγόρας - Protagora 486-411 a.C.]
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Grazie per le info Aurè, vado a controllare che tipo di tubetti ho già in casa!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
), guardare sull'etichetta o scegliere il tono da un catalogo dove è riportata questa informazione.
