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Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
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Re: Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
Grazie Paolo, comunque avevo già provveduto a irrobustire con un filo di ciano… se non ricordo male me lo avevi già suggerito tu in occasione del lavoro sullo Zara (che prima o poi riprenderò!!)
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Re: Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
Come sempre quello che mentalmente pare funzionare nella pratica poi diviene un po' meno funzionale ..... ma l'importante è non demordere.
La torretta ti chiederà lavori non da poco.
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Re: Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
Ciao Davide, cito Paolo che mi ha preceduto: nella mia esperienza di papermodeling questa soluzione era/è obbligatoria per ottenere un risultato al limite della plastica come resa. A parte la robustezza, ma poi sia in carteggiatura, lavorazioni ed in verniciatura cambia tutto (per dirti, i "pelucchi" della carta, inevitabili dopo anche solo poche maneggiature, spariscono del tutto e non si formano più). La carta è un materiale fantasticomicrociccio ha scritto: ↑1 aprile 2024, 19:28Ciao Davide,
purtroppo leggo solo adesso, altrimenti ti avrei suggerito di valutare la tecnica illustrata in questo post per irrobustire la carta.
microciccio
Filippo
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Re: Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
Eccoci qui con un nuovo aggiornamento!
Stavolta ho ponderato molto sul come procedere per fare la nuova torretta, alla fine ho optato per realizzare un master a mano che poi copierò usando una resina acrilica della Green Stuff, operazione quest’ultima dall’esito tutt’altro che scontato dato che mi sto muovendo in ambiti del tutto nuovi.
Per farla breve, ho preso tre pezzi di isolante da 9mm di spessore, li ho impilati (non ne avevo uno più spesso) e ci ho incollato sopra le viste prospettiche in scala
Dopo diverse prove e un master buttato, alla fine sono giunto a un risultato soddisfacente, mi sembra che le forme siano corrispondenti e nettamente migliori della torretta del kit.
Manca ovviamente il collare, l’anello di rotazione e gli va data una bella pulita generale, ma conto di farlo sul pezzo copiato.
E già che ci siamo, se qualcuno mi vuole suggerire un metodo valido e casalingo per fare un calco con materiali facilmente reperibili sono tutt’orecchi!
Alla prossima!
Stavolta ho ponderato molto sul come procedere per fare la nuova torretta, alla fine ho optato per realizzare un master a mano che poi copierò usando una resina acrilica della Green Stuff, operazione quest’ultima dall’esito tutt’altro che scontato dato che mi sto muovendo in ambiti del tutto nuovi.
Per farla breve, ho preso tre pezzi di isolante da 9mm di spessore, li ho impilati (non ne avevo uno più spesso) e ci ho incollato sopra le viste prospettiche in scala
Dopo diverse prove e un master buttato, alla fine sono giunto a un risultato soddisfacente, mi sembra che le forme siano corrispondenti e nettamente migliori della torretta del kit.
Manca ovviamente il collare, l’anello di rotazione e gli va data una bella pulita generale, ma conto di farlo sul pezzo copiato.
E già che ci siamo, se qualcuno mi vuole suggerire un metodo valido e casalingo per fare un calco con materiali facilmente reperibili sono tutt’orecchi!
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Re: Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
Ciao Davide!
Quello che stai facendo, a mio parere, è in egual misura coraggioso e pericoloso mi spiego meglio:
- coraggioso perché l'autocostruzione di un pezzo così importante e voluminoso da zero richiede davvero molta attenzione e precisione
- pericoloso perché l'autocostruzione di un pezzo così importante e voluminoso da zero richiede davvero molta attenzione e precisione
..... non so se mi sono spiegato
Siccome non ho affatto presente il kit ti chiedo: la torretta nativa era davvero da buttare? Vale a dire, nemmeno con modifiche di sorta sarebbe stata recuperabile? Questo perché, se ho un attimo capito il tuo livello di richiesta di precisione nei lavori da parte tua, non vorrei che magari alla fine ci investissi molto tempo per poi lanciare tutto nel bidone perché è mezzo grado storto. Ovviamente senza nulla togliere alle tue capacità pratiche, beninteso, magari il master che realizzerai sarà perfetto e mi farà solo rosicare. Giusto per parlarne: ma valutare una stampa 3D?
Nel merito dei calchi, io diffiderei delle modalità casalinghe. A suo tempo avevo utilizzato della gomma siliconica per lavori di odontotecnica che, se non ricordo male, costava meno dei prodotti tipo Prochima o simili ma con resa identica. Parliamo però di 15 anni fa (mamma quanto tempo ), magari adesso si trovano dei prodotti bicomponenti validi a costi decenti. In rete ho visto di tutto, tipo calchi al silicone, bluestaff ecc... forse vanno bene per componenti che hanno zero sottosquadra e piuttosto piatti ma non credo per un elemento così voluminoso... e a quel punto valuterei di fare un calco "cavo", altrimenti ti viene un mattone di resina pesantissimo e che non catalizza più
Mio parere.
Quello che stai facendo, a mio parere, è in egual misura coraggioso e pericoloso mi spiego meglio:
- coraggioso perché l'autocostruzione di un pezzo così importante e voluminoso da zero richiede davvero molta attenzione e precisione
- pericoloso perché l'autocostruzione di un pezzo così importante e voluminoso da zero richiede davvero molta attenzione e precisione
..... non so se mi sono spiegato
Siccome non ho affatto presente il kit ti chiedo: la torretta nativa era davvero da buttare? Vale a dire, nemmeno con modifiche di sorta sarebbe stata recuperabile? Questo perché, se ho un attimo capito il tuo livello di richiesta di precisione nei lavori da parte tua, non vorrei che magari alla fine ci investissi molto tempo per poi lanciare tutto nel bidone perché è mezzo grado storto. Ovviamente senza nulla togliere alle tue capacità pratiche, beninteso, magari il master che realizzerai sarà perfetto e mi farà solo rosicare. Giusto per parlarne: ma valutare una stampa 3D?
Nel merito dei calchi, io diffiderei delle modalità casalinghe. A suo tempo avevo utilizzato della gomma siliconica per lavori di odontotecnica che, se non ricordo male, costava meno dei prodotti tipo Prochima o simili ma con resa identica. Parliamo però di 15 anni fa (mamma quanto tempo ), magari adesso si trovano dei prodotti bicomponenti validi a costi decenti. In rete ho visto di tutto, tipo calchi al silicone, bluestaff ecc... forse vanno bene per componenti che hanno zero sottosquadra e piuttosto piatti ma non credo per un elemento così voluminoso... e a quel punto valuterei di fare un calco "cavo", altrimenti ti viene un mattone di resina pesantissimo e che non catalizza più
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Filippo
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Re: Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
Ciao Filippo!
Questa è la torretta originale messa a confronto diretto con il disegno in scala:
Non è esageratamente diversa, ma quanto basta per far alzare il sopracciglio a un occhio attento. Un po’ come il radome del Tornado!
La valutazione sul come operare è stata lunga e alla fine ha prevalso l’autocostruzione perché costruire qualcosa da zero mi diverte di più, ma soprattutto perché così facendo non intacco la torretta originale, che posso tenere come backup in caso di fallimento. Tuttavia la forma della nuova torretta ci sta, adesso devo solo azzeccare il processo di realizzazione del calco e poi i dettagli verranno prelevati dal kit originale e portati sulla copia (principalmente la cupola del capo carro) oppure realizzato da zero.
Ho provato la Blue Stuff sul primo master, quello che era venuto male, colandoci una resina acrilica sempre della Green Stuff World e anche se il risultato è stato positivo, nel processo ho rovinato il master a causa del fatto che la Blue Stuff copia bene applicando una certa pressione, che ha deformato il polistirolo della matrice.
Per questo motivo ho scelto di usare una gomma siliconica bicomponente così come era anche consigliato anche sul libro di Sheperd Paine sui diorami, adesso sto mettendo un po’ di roba nella lista dei desideri su Amazon e poi vedremo!
Questa è la torretta originale messa a confronto diretto con il disegno in scala:
Non è esageratamente diversa, ma quanto basta per far alzare il sopracciglio a un occhio attento. Un po’ come il radome del Tornado!
La valutazione sul come operare è stata lunga e alla fine ha prevalso l’autocostruzione perché costruire qualcosa da zero mi diverte di più, ma soprattutto perché così facendo non intacco la torretta originale, che posso tenere come backup in caso di fallimento. Tuttavia la forma della nuova torretta ci sta, adesso devo solo azzeccare il processo di realizzazione del calco e poi i dettagli verranno prelevati dal kit originale e portati sulla copia (principalmente la cupola del capo carro) oppure realizzato da zero.
Ho provato la Blue Stuff sul primo master, quello che era venuto male, colandoci una resina acrilica sempre della Green Stuff World e anche se il risultato è stato positivo, nel processo ho rovinato il master a causa del fatto che la Blue Stuff copia bene applicando una certa pressione, che ha deformato il polistirolo della matrice.
Per questo motivo ho scelto di usare una gomma siliconica bicomponente così come era anche consigliato anche sul libro di Sheperd Paine sui diorami, adesso sto mettendo un po’ di roba nella lista dei desideri su Amazon e poi vedremo!
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Re: Sherman M4A3E2 “Jumbo” - Gralingen, 1945
Si appunto, il problema delle paste modellabili è proprio quello: se usi un master morbido sei fregato da subito. Bicomponente tutta la vita, che tra l'altro nel tuo caso nemmeno necessita di macchine per il vuoto per evitare bolle, in quanto il pezzo non presenta recessi particolari. Ti consiglierei da subito di scavare l'interno del master in modo da creare uno spazio per realizzare il "cavo". Mi verrebbe da dirti spessore da considerare, per il pezzo "colato", sui 3-4 mm (di meno è fragile, di più è troppo perché comunque un po' di ritiro della resina c'è sempre) e devi anche prevedere almeno due riscontri per orientare poi la parte esterna ed interna dello stampo
Filippo
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