giovedì, Aprile 25, 2024

Kit Review – Messerschmitt BF 109 D – Academy 1/48.

Siamo tutti d’accordo che la più nobile creatura tra tutte quelle del geniale Willy Messerschmitt è senz’ombra di dubbio il BF 109, di indiscusso fascino per tutti gli amanti dei velivoli WW2 e non solo. Con quella sua aggressività e quel suo aspetto da “cattivo” è presente nelle nostre vetrine al fianco dei suoi diretti rivali come Spitfire, Mustang e tutti gli altri che lo hanno combattuto, spesso tornando a casa sforacchiati. Scommetto però che pochi di voi hanno costruito la versione “D” (a.k.a. Dora) motorizzata Jumo 210 e magari dipinta nei colori della Legione Condor della guerra di Spagna e l’hanno affiancato ad un bel Polikarpov I-16. Teneteli però a debita distanza per il bene del piccolo I-16.

Togliendo il coperchio vi priverete della visione della bellissima boxart della scatola Academy ma allo stesso tempo vi troverete davanti ad altre belle sorprese, innanzitutto le stampate sono molto pulite e di una bella plastica grigio chiaro finemente incisa e con un dettaglio generale da far invidia alle due principali case giapponesi che tanto ci piacciono.

La seconda delle tre stampate principali riguarda la parte superiore delle ali, anche queste di ottima fattura con una netta distinzione delle parti telate da quelle metalliche, i piani di coda con i loro rinforzi di sostegno, (dall’F in poi sono scomparsi), un abitacolo da rimanere senza fiato e due ruote di ottima fattura, portelli dei carrelli, gambe di forza ecc…

Le ali hanno già i flap separati, gli slats non erano presenti nella versione D.

Una foto della semifusoliera di destra, tanto per rendere l’idea del dettaglio superficiale e della consistenza della plastica

La cosa che più mi ha impressionato è la qualità dell’abitacolo made in korea (come potete leggere anche dallo stampo), paragonabile ad un set in resina per quello che riguarda le pareti, il sedile ed il cruscottino.

Il sedile è già dotato di bellissime cinture di sicurezza ed il cuscino lasciano intravedere le pieghe della stoffa dello schienale, necessita solo di una pulitina dagli scarti di stampaggio, del resto dovrete farlo solo qui è l’unica cosa di cui necessita questo ottimo kit, oltre ad un accessorio che scoprirete tra un po’…

Il cruscotto ha tutti gli strumentini in rilievo con tanto di dettaglio interno corretto per ogni singolo quadrante con le lancette ed anche i riferimenti delle varie tacche all’interno di ogni singolo strumento.

I vari manettini circolari presenti nel cockpit sono molto più che accettabili come nella maggior parte dei kit rappresentanti aerei di quest’epoca ed anche la cloche e le varie antennine e pitot presenti nella scatola sono pronti da montare senza correzioni o migliorie. Il 109 al suo interno era di quell’ essenzialità funzionale  tipica dei prodotti dell’industria bellica germanica ma la nostra cara Academy ha fatto le pentole ma non i coperchi. Anzi ha fatto il coperchio troppo bene e ci priverà di vedere l’ottimo interno della pentola…guardate qui sotto…

Ci ritroveremo con un dettaglio interno finalmente ottimo, anche se da scatola,  occultato da un tettuccio che può esser lasciato solo chiuso.

Questo è il vero difetto del 109 D della Academy…ok ma tiriamo indietro la barra, diamo manetta e sorvoliamo…

Tiriamoci su il morale dopo la delusione con le belle ruote che troviamo attaccate allo sprue…già le vedo verniciate a sostenere il mio modello…

Le istruzioni sono chiare e precise e tutte da seguire passo per passo.

Le decal a differenza di molte scatole che paghiamo un botto sono perfettamente utilizzabili, hanno un film bello lucido e sottile anche se sembrano un po durette e prevedono la realizzazione di tre esemplari, due della legione condor (uno era pilotato dal celebre asso Werner Molders) ed uno mimetico, come potete vedere nell’immagine qui sotto.

Per i “centonovisti” che ancora non hanno questa scatola consiglio l’acquisto anche se il prezzo in negozio è abbastanza salato per essere un kit di pochi pezzi sebbene sia un bel modello. L’alternativa è il Classic Airframes ma credo che il prezzo sia ben più alto e quindi io optato per l’Academy e sto già cercando un tettuccio in vacuform da lasciare aperto per correggere l’unica pecca che ho trovato.  Non vorrei che lasciandolo vicino al Mustang venga colpito dalle mitragliatrici di Eagleston  ed il mio  Werner Molders in 1/48 non possa gettarsi col paracadute…

A presto Mauro “CoB” Balboni

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3 Comments

  1. Mauro le tue recensioni sono sempre le mie preferite e si stanno confermando un ottimo appuntamento per i lettori di Modeling Time. Inoltre, sebbene gli aerei non siano il mio argomento modellistico preferito, i tuoi articoli sono come quelle pagine delle riviste specializzate a cui dai sempre un’occhiata perchè veloci e interessanti!
    Bravo!

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