davmarx ha scritto: 14 ottobre 2017, 20:33
Ciao Renzo.
Non mi intendo di queste "tecniche moderne" perciò ne vengo sempre incuriosito. Parlando da profani il prodotto che hai usato per le scrostature agisce in modo comparabile ad un solvente od è più simile ad uno sverniciatore? Funziona solo con colori acrilici e non su vinilici e smalti? Il pennello ha solo la funzione di aiutarne l'effetto rendendo al contempo l'azione più mirata oppure svolge una fondamentale azione abrasiva? E' inoltre indispensabile seguire la procedura da te descritta ovvero: 1) prodotto suddetto. 2) colore della mimetica. 3)ulteriore prodotto con l'ausilio del pennello per la rimozione del colore.? In pratica, funziona anche decidendo solo in un secondo tempo di realizzare piccole scrostature non preventivate dopo aver terminato la colorazione del modello? Ed invece riducendo l'area interessata dalle scrostature il prodotto dato sotto la mimetica non pregiudica la resistenza temporale dei normali colori sovra-verniciati?
Ti prego di correggermi se non ho capito nulla e di perdonarmi per la raffica di domande...
Ciao. Il sistema delle scrostature con il sistema del 'Chipping' è abbastanza semplice ma, come lo è stato per me la prima volta, difficile da portare al
lato pratico se non si conoscono bene i passaggi e come funziona il tutto. Cercherò di essere più esplicito. Dobbiamo anzitutto pensare allo 'scopo finale' del nostro lavoro
e cioè far risaltare ciò che è sotto il colore superficiale finale, come ruggine (vedi carri e mezzi civili) oppure alluminio (vedi aerei).
Una delle prime cose da sapere è: non si può realizzare questa tecnica una volta dato il colore finale!
Si può realizzare alressì a più livelli ma questo lasciamolo stare pr ora, rischierei di mandarti in ulteriore confusione.
Naturalmente il primo colore che daremo sulla superficie da trattare sarà quello che abbiamo intenzione di far 'risaltare' sotto la scrostatura (toni di ruggine x i carri, alluminio
o similari x gli aerei. Fin qui è chiaro?
Bene. Passiamo a quale tipo di colore possiamo usare per quello che abbiamo inteso come base. L'acrilico è il più indicato. Se si vuole usare un colore non acrilico, consiglio, una
volta steso, di 'proteggerlo' con una mano di opaco (o semi lucido) assolutamente ACRILICO.
Una volta asciutta la nostra base è pronta per la fase successiva: il chipping.
Questo prodotto funge un po da 'deterrente' per il colore che andremo a dare come ultimo, cioè quello definitivo. Praticamente crea come una 'pellicola impermeabile' che non permette
al colore definitivo di aderire in maniera definitiva, resta come.......sospeso!
E' ovvio quindi che il nostro colore definitivo dovrà anch'esso essere ACRILICO, questo perchè: perchè l'acrilico è facilmente intaccabile dall'acqua se non perfettamente aggrappato!
Anche questo spero sia chiaro.
Quindi riepilogo veloce: 1) colore da dare sulla nostrra superficie da trattare è il colore che vogliamo che risalti una volta scrostata la superficie. 2) stendere il Chipping (per me
il prodotto migliore è l'Heavy Chipping prodotto AK089) dato a più riprese come spiegato nel WIP.
3) una volta asciutto l'Heavy Chipping, verniciare con colore acrilico la superficie del colore che dovrà essere quello definitivo.
4) con un pennello usato, con setole quasi 'rovinate', andreamo a bagnare le superfici dove indiamo scrostare. Ci sono due tipi di scrostature:
a) scrostature leggere (calpestio, graffi ecc) - b) scrostature pesanti (grosse porzioni di vernice da asportare)
Per la sitiazione "a" bagnare solo il pennello e con pazienza picchiettare alternando a movimenti circolari la superficie fino a che non si vedono i piccoli risultati di asportazione.
procedere scrostando le zone che si intendono evidenziare agendo delicatamente.
Situazione "b", bagnare la superficie dove si intende asportare 'grande quantità' di materiale. L'asciare che per qualche secondo l'acqua 'ammorbidisca' il colore della supeerfici
(mi raccomando, sempre acrilico) e sempre picchiettando alternato a movimenti circolari, asportare quanta vernice si desidera.
Fatte queste operazione in ambo i casi, dopo aver finito, con un panno carta tipo scottex, 'tamponare' delicatamente tutta la zona, onde evitare il formarsi di aloni
e quindi 'fermare' il processo di degrado del colore da parte dell'acqua. Se si intende proteggere la zona onde evitare che graffi accientali poco graditi rovinino il lavoro,
dare una mano di trasparente (lucido o opaco a seconda di come si intende procedere) ed il gioco è fatto.
Spero di essere stato sufficientemente esaudiente.
