ModelingTime.com

Ciao Filippo,

grazie delle dritte ma credo che al punto in cui sono continuerò sul lato oscur… ehm… sulla strada già intrapresa, dato che ho già ritagliato le due superfici inferiori. Avrei anche già iniziato ad inciderle se non fosse che mi sono accorto di aver dimensionato male il file e la stampa risulta troppo grande. Adesso è tardi perciò se ne riparla domani…

A proposito, grazie a chi mi aveva suggerito lo scriber Tamiya! L’ho testato al volo sui pezzi iniziali che ho scartato e i solchi sono perfetti, anche su un materiale morbido. Chissà, se lo avessi avuto da subito probabilmente sarei andato avanti come avevo iniziato, ma non avrei neanche avuto uno Star Destroyer accurato. Alla fine non tutto il male viene per nuocere

Puoi sempre tenere l'idea per aggiunte varie.

Sicuramente, Filippo!

Nel frattempo mi sono finalmente accorto che le due parti inferiori non sono simmetriche ma riportano delle strutture disposte diversamente, quindi ho dovuto rifare le pannellature del lato sinistro. Corretto e ristampato, stavolta a misura.

Le parti lasciate in bianco andranno tagliate via o ricoperte da altri strati a loro volta pannellati; adesso non mi rimane solo che qualche ora di "sano divertimento".

Fargo ha scritto: 17 marzo 2025, 22:17
Ok, allora adesso mi permetto di mostrarti una cosa. Ripesco dal mio passato di papermodellista, dove situazioni come la tua erano comuni. Nella foto che vedi ho fatto al volo un esperimento molto semplice: pezzetto di carta da fotocopie (grammatura 80), "solito" trattamento dei papermodellari del mezzo => bagno di ciano (una goccia in questo caso), strofinato velocemente sulla carta con un altro pezzetto di carta ripiegato, in modo da stenderla uniformemente e farla assorbire per bene perché asciuga subito; a seguire ho preso un comunissimo chiodo da muro, nemmeno un incisore (con quale viene meglio di sicuro) e ho segnato quelle righine che vedi con una stecca. Ho inchiostrato leggermente per metterle in evidenza.

Cavoli... è una figata!
Si può usare anche per superfici curve o la carta perde la sua elasticità?

Alecs® ha scritto: 18 marzo 2025, 17:35 Cavoli... è una figata!
Si può usare anche per superfici curve o la carta perde la sua elasticità?

Perde la sua elasticità, la carta è abbastanza problematica già di suo quando si parla di superfici che curvano su due assi contemporaneamente

Alecs® ha scritto: 18 marzo 2025, 17:35 Cavoli... è una figata!
Si può usare anche per superfici curve o la carta perde la sua elasticità?

Si può fare ma non è immediato: io usavo rhino a suo tempo, esplodevo la superficie curva in piano, stampavo, trattavo di ciano e tagliavo. Una volta ricostruita in 3d, i bordi bastava passarli con la cartavetro e si lisciavano. Di fatto si poteva ottenere risultati molto belli… certo, una sfera no.

Ho iniziato le pannellature, ma prima di proseguire fino in fondo sottometto il lavoro al vostro giudizio per capire un po’ come migliorare, dato che sono le prime che incido.

Come già avevo fatto in precedenza, ho attaccato il foglio di carta a quello di stirene con un po’ di nastro carta e poi ho iniziato a seguire lo schema con il taglierino. Il risultato, come previsto, è una serie di solchi leggermente in rilievo.

Poi ho preso lo strumento (Plastic Scriber II della Tamiya) e ho iniziato a ripassare le linee, dalla punta a destra verso sinistra. Dapprima ho usato una piccola squadra in plastica, poi mi sono accorto che in alcuni punti era consumata e quindi non andavo perfettamente dritto, allora sono passato a un righello in alluminio. Ogni tanto toglievo i “riccioli ostinati” delicatamente con una punta di compasso, alla fine spazzolino con acqua per pulire il grosso e tappo verde finale. Asciugata la tappo verde, nuova leggera carteggiata per togliere gli aloni e nuova passata di spazzolino. Questo il risultato:

I problemi che ho riscontrato sono:

1. Sulle linee lunghe vado una meraviglia, lo strumento scorre bene e l’incisione viene netta e pulitissima, su quelle corte faccio tantissima fatica e il più delle volte vengono “puntellate”, cioè non sento lo scriber che scivola liscio ma che “vibra” e ciò si riflette sulla linea che non viene pulita.

2. Gli incroci “a T” non vengono sempre puliti, tendo a fermarmi prima per evitare di andare oltre e quindi si crea un brutto stacco perché si vede che le due pannellature non sono perfettamente connesse. Immagino che sia solo esperienza?

3. Alcune linee sembrano “doppie” perché ho sbagliato a puntare lo scriber all’inizio, non precisamente sul solco tracciato dal taglierino ma leggermente spostato. Devo fare più attenzione e magari calcare un po’ più la mano con il taglierino ma non so se questo sia effettivamente un bene o un male perché ho l’impressione che più il solco è leggero, più lo scriber scivola bene.

Per ora non ho ancora fatto nessuna stuccatura, la ciano trasparente su stirene bianco mi creerebbe qualche problema di vista, penso che ne prenderò una nera.

Mi raccomando non abbiate remore

mi sono letto tutte e 7 le pagine: LAVORONE!

Ciao,
effettivamente mi sembrano un po' troppo marcati quei pannelli e le linee un po' incerte.
Ho ripannellato tutto il mio C-119 e qualche problema l'ho incontrato anche io.
Se posso darti qualche consiglio mi viene in mente questo:
- se vuoi usare il foglio di carta disegnato come dima per guidarti non ripassare tutta la linea ma fai solo un punto sugli incroci (con la punta del compasso o meglio con un ago infilato in un trapanino a mano che userai come penna). In questo modo hai il punto di partenza e il punto di arrivo ma non tutta la linea.
- poi togli la dima di carta e comincia a tracciare le linee usando i punti come guida di inizio e fine. Lo schema si sarà conservato sul foglio per cui non dovresti avere difficoltà a capire dove tracciare le linee. Ovviamente in questa fase hai bisogno di un righello, meglio se metallico.
- OCCHIO: le linee che traccerai dovranno essere leggerissime. Quelle che hai tracciato sopra sono troppo pesanti. Devi avere una mano molto leggera e, al limite, passare 3 o 4 volte sullo stesso solco ma il risultato finale deve essere appena percettibile al tatto. Nessuno o quasi nessun rialzo di plastica.
- Ora la parte più difficile: prendi lo scriber Tamiya e comincia a tracciare il pannello vero e proprio usando le linee come guida. Se le hai fatte bene non hai bisogno di nessun righello. Lo scriber andrà da solo nel solco togliendo il ricciolo di plastica ad ogni passata. Anche in questo caso mano leggerissima e più passate finché non ottieni il risultato corretto.

Puoi andare a vedere i pannelli del mio C-119 se vuoi
viewtopic.php?f=29&t=22020&start=30 (non so come segnalare la pagina, spero di averci azzeccato, guarda in fondo)
non sono bellissimi ma sono dritti e senza riccioli. Considera che li ho ricavati da pannellature in positivo
Spero di averti aiutato in qualche modo
Ciao

Ciao Davide,
effettivamente è questione di esperienza. Ho ripannellato uno Shinden e, più volte mi sono trovato nella tua situazione. Poi, piano piano, si prende confidenza con lo scriber della Tamiya che, come hai potuto notare, va che è una meraviglia ma, è meno facile da tenere in mano rispetto a uno come quello della Trumpeter, o anche come dice Marco, un trapanino a mano.
Prova a fare così: ogni volta che devi "incrociare" (oddio, quasi sempre ) metti a "capo riga" qualcosa che blocchi la punta. Io feci così con il Dymo ma penso si possa fare anche con un pezzo di plasticard visto che hai a che fare con superfici piane e non una carlinga.