BernaAM ha scritto: non sò perchè ma con le eliche nel montaggio sembra che hai una marcia in più
Dici? eppure rimango sempre fedele ai miei cari tubi da stufa!
microciccio ha scritto:
Concordo fabrì,
mi sa che si deve convertire e diventare elicaro!
microciccio
Giammai!!

giusto qualche piccola digressione Pà!
[hr]
Nuovi aggiornamenti ragazzi!! una delle fasi che più mi preoccupava è passata, più o meno, liscia: quella delle parti vetrate! un vero incubo. Il risultato non è tra i più "puliti" ma, meglio di così, non potevo fare.
Ecco qualche scatto... ma prima, è d'obbligo da parte mia inserire un pò di foto di riferimento per far capire meglio i miei interventi di miglioria e di dettaglio. Alcuni scatti sono stati presi nel '93, quando ancora il mio Harvard era funzionante. Altri sono più recenti... quando, oramai, il "Phoenixs" svolge la sua nuova (e triste) funzione di gate guardian.
DSC_5034.JPG
Harvard021.jpg
DSC_5042.JPG
Harvard023.jpg
DSC_5049.JPG
E adesso passiamo alla "copia" in scala...

Questi gli interventi suddivisi per colore delle frecce:
Osservando le foto del seggiolino anteriore, immediatamente dietro si nota la presenza di una corda che fungeva da "ammortizzatore" per il seggiolino stesso. L'ho riprodotta con del filo da pesca diametro 0,12 mm. Le carrucole, invece, sono due tondini di plasticard ottenuti con la fustellatrice.
Il telaio tubolare alle spalle del seggiolino anteriore è stato totalmente autocostruito per sostituire quella originale (fuori scala e anti estetico per dimensioni dei tubi). Come materiale ho usato dei tondini di ottone diametro 0,5 piegati con pazienza mediante una pinzetta a testa piatta. Il piatto di raccordo tra e due strutture (in alto) è un pezzo di plasticard sagomato.
E finalmente le due palpebre dei cruscotti sono in posizione. Verniciate e dry brushate a dovere...
Sul retro della palpebra del cruscotto posteriore (come si vede anche nelle foto), c'è tutta la selva di cavi e cavetti della strumentazione... il tutto rifatto con dei cilindri di plastica della Evergreen di varia misura (per il dietro degli strumenti) e filo di rame elettrico.
Alle spalle del seggiolino posteriore c'è una roll bar di sostegno... rifatta con il tondino di ottone sopra citato.
Quella "scatoletta", invece, è l'apparecchiatura radio. E' stata prelevata dalle fotoincisioni Eduard anche se, in realtà, la sua funzione era altra!
Ed ecco i vetrini in posizione. Incollarli nel modo corretto non è stato per niente facile per vari motivi:
- Sono molto grandi, quindi anche una piccola sbavatura di colla o di vernice risalta moltissimo.
- Sono SOTTODIMENSIONATI in larghezza!!
sopratutto il cupolino posteriore è più stretto di almeno un millimetro. Per incollarlo mi sono inventato dei giochi di equilibrismo impressionanti: ho posizionato i due lembi "aperti" su un filo di plastica della fusoliera, cercando di centrare il tutto al meglio. In pratica, il cupolino è incollato su una base di pochi decimi di millimetro! Una "valanga" di Attack steso all'esterno mi ha permesso di rafforzare un pò l'incollaggio... ma, purtroppo, è tutto molto precario.
problema simile con il pezzo centrale della vetratura... molto stretto. Questo, però, l'ho forzato leggermente allargandolo fino alla giusta dimensione...
Il parabrezza, al contrario, si inserisce bene nel suo alloggiamento.
Il tutto è stato stuccato (più di una volta), carteggiato (con grane anche molto grosse per livellare tutti gli scalini, lucidato con almeno 10 passate di tamiya Compound (tutte le gradazioni) e, per finire, ri-lucidato con una bella passata di Future ad aerografo.
Non ho fatto foto dei vetrini sottoposti a carteggiatura... vi assicuro che erano diventati, praticamente, bianchi! 
- Proprio per la grande superficie che essi ricoprono, i vetrini si riempiono di polvere e sporcizia. Noterete anche dalle foto che c'è qualche residuo di pasta abrasiva qua e là... sto cercando di eleminarne il più possibile ma non c'è niente da fare! sembra che i canopy attirino la zozzeria!
I famosi Swaroskiny, finalmente, in posizione! un lavoro molto bello che andrà, purtroppo, in parte perso... di seguito il perchè.
I vetrini che simulano le coperture dei fari di atterraggio sono pessimi! spessi, poco limpidi e... tanto per cambiare... sottodimensionati di parecchio. Inizialmente non avevo intenzioni di utilizzarli e rifare tutto in vacuform... poi, pensandoci meglio, ho preferito non perdere ulteriore tempo e usare quelli originali previa carteggiatura interna per assottigliare lo spessore della plastica e renderli più trasparenti. Lavoro quasi del tutto vano... i vetrini sono rimasti un pò opachi pregiudicando, in parte, la vista dell'interno... ma di questo me ne sono accorto solo dopo averli montati.
Ad ogni modo, per riportarli alle giuste dimensioni ho dovuto creare degli spessori in plasticard e inondare (letteralmente) tutta la zona con una tonnellata di cianacrilica. Ovviamente, lo scotto da pagare è stata una pesantissima carteggiatura che ha eliminato completamente il dettaglio si superficie limitrofo all'area interessata. Così, armato di santa pazienza (strumento che non deve mancare nel cassetto di ogni modellista), con l'immancabile nastro di alluminio adesivo ho ricreato nuovamente le piastre di rinforzo che cinturano le luci di atterraggio. Per dare la corretta forma (più o meno) al nastro, mi sono ricreato una dima in plasticard che si è rivelata utilissima. Qualche rivettatura e una bella mano di Future hanno fatto il resto.
Si avvicna il momento di cimentarmi con i flaps... altro lavoro un bel pò ostico!
Stay Tuned.
