Hucks starter 1/32
Inviato: 11 dicembre 2013, 23:48
Questo post si puo’ dire che sia uno spin-off di quello del Bristol F2b.
Infatti l’hucks starter e’ uno degli elementi di contorno dell’aereo.Dato che mi e’ sembrato un veicolo interessante e non volevo inserire foto di una macchina in un post di aerei, ho pensato di metterlo in galleria da solo.
Questo veicolo aveva la funzione di aiuto per la messa in moto degli aerei che, nei primi anni del 900, non avevano un motorino di avviamento autonomo.
Inizialmente, quando i motori non erano molto potenti e con un numero ridotto di cilindri, l’avvio veniva dato manualmente facendo girare l’elica.
Con l’incremento delle prestazioni e della potenza divenne sempre piu’ difficile metterli in moto e a fatica il personale di terra riusciva a farcela . http://www.southsearepublic.org/tag/Huc ... arter/read immagine inserita a scopo discussione
Una soluzione fu trovata da Bentfield Charles Hucks , famoso pilota in Inghilterra nei primi anni del 900 ( tra le altre cose fu il primo pilota britannico a effettuare un loop).
Infatti egli modificò una ford T sfruttando il motore del veicolo per fare girare un albero posto su una struttura montata sulla macchina stessa.
L’asta veniva agganciata tramite un perno a t all’elica dopo essere stata allineata all’aereo. Una volta agganciata il conducente arretrava di poco per metterla in tensione e dava potenza al motore iniziando a fare girare l’elica. Normalmente in un paio di giri l’aereo si avviava e il gancio dell’asta si sconnetteva automaticamente.
Il veicolo così modificato prese il nome dal suo creatore che lo testo’ durante la grande guerra anche se non fu messo in produzione dalla società Airco se non dopo il 1920, dopo la sua morte avvenuta nel 1918 per una polmonite.
In seguito trovo’ largo uso nei reparti della Raf tra il 1920 e il 1930.
( dormite o siete ancora svegli ?)
Per quanto riguarda il modello ho utilizzato una Ford T scala 35 .
Una volta esaminata da vicino ( e aver constatato la pessima qualità delle plastiche …) ho deciso di mantenere solo la parte inferiore con le ruote e il cofano motore con il radiatore.
Quasi tutta la parte superiore e’ autocostruzione con il plasticard.
Infatti anche il pianale era troppo largo rispetto a quello del veicolo utilizzato come esempio ( oggi conservato nel Imperial war Museum Duxford). http://www.armorama.com/modules.php?op= ... artid=3491 immagine inserita a scopo discussione
Dopo aver preso il posto ( molto indegnamente) del nostro Paolo Microciccio con questa decrizione storica vi lascio a qualche scatto del “ coso” sperando che vi piaccia …
Infatti l’hucks starter e’ uno degli elementi di contorno dell’aereo.Dato che mi e’ sembrato un veicolo interessante e non volevo inserire foto di una macchina in un post di aerei, ho pensato di metterlo in galleria da solo.
Questo veicolo aveva la funzione di aiuto per la messa in moto degli aerei che, nei primi anni del 900, non avevano un motorino di avviamento autonomo.
Inizialmente, quando i motori non erano molto potenti e con un numero ridotto di cilindri, l’avvio veniva dato manualmente facendo girare l’elica.
Con l’incremento delle prestazioni e della potenza divenne sempre piu’ difficile metterli in moto e a fatica il personale di terra riusciva a farcela . http://www.southsearepublic.org/tag/Huc ... arter/read immagine inserita a scopo discussione
Una soluzione fu trovata da Bentfield Charles Hucks , famoso pilota in Inghilterra nei primi anni del 900 ( tra le altre cose fu il primo pilota britannico a effettuare un loop).
Infatti egli modificò una ford T sfruttando il motore del veicolo per fare girare un albero posto su una struttura montata sulla macchina stessa.
L’asta veniva agganciata tramite un perno a t all’elica dopo essere stata allineata all’aereo. Una volta agganciata il conducente arretrava di poco per metterla in tensione e dava potenza al motore iniziando a fare girare l’elica. Normalmente in un paio di giri l’aereo si avviava e il gancio dell’asta si sconnetteva automaticamente.
Il veicolo così modificato prese il nome dal suo creatore che lo testo’ durante la grande guerra anche se non fu messo in produzione dalla società Airco se non dopo il 1920, dopo la sua morte avvenuta nel 1918 per una polmonite.
In seguito trovo’ largo uso nei reparti della Raf tra il 1920 e il 1930.
( dormite o siete ancora svegli ?)
Per quanto riguarda il modello ho utilizzato una Ford T scala 35 .
Una volta esaminata da vicino ( e aver constatato la pessima qualità delle plastiche …) ho deciso di mantenere solo la parte inferiore con le ruote e il cofano motore con il radiatore.
Quasi tutta la parte superiore e’ autocostruzione con il plasticard.
Infatti anche il pianale era troppo largo rispetto a quello del veicolo utilizzato come esempio ( oggi conservato nel Imperial war Museum Duxford). http://www.armorama.com/modules.php?op= ... artid=3491 immagine inserita a scopo discussione
Dopo aver preso il posto ( molto indegnamente) del nostro Paolo Microciccio con questa decrizione storica vi lascio a qualche scatto del “ coso” sperando che vi piaccia …