Teoria del colore sui soldatini
Inviato: 27 febbraio 2014, 13:14
Ciao ragazzi
visto che mi sono preso volentieri l'impegno di fare i wip dei figurini che andrò a realizzare, vorrei, prima di essi, spendere due parole sulla teoria del colore.
Lo so che molti di voi sono già consapevoli di cosa si tratta, ma non conoscendovi tutti, magari a qualcuno può servire.
Prima di iniziare a dipingere un soggetto, dobbiamo “studiare, informarci e reperire quante più informazioni possibili sul periodo relativo al soggetto scelto. (in pratica lo stesso lavoro che si fa quando si realizza un aereo, elicottero, carro etc.)
Ci sono alcuni pro e contro; se da una parte la rete è una validissima fonte di informazioni, dall'altra stabilire che una tunica di un “antico romano” fosse di un rosso scuro, chiaro o medio, nessuno potrà mai dircelo con sicurezza, (a meno che non sia coevo, ma dubito che ce ne siano ancora).
Lo stesso dicasi per il famigerato “blu napoleonico”, sono stato diverse volte a Parigi al “Museo Des Invalides”, dove sono esposte diverse uniformi con il “blu napoleonico”, e vi giuro che non ce né una uguale all'altra.
Dobbiamo anche considerare dove sarà ambientato il soggetto, in posa statica, in battaglia...., la stagione e il luogo nel quale vogliamo ambientarlo. Esempio un “soldato romano che combatte in Germania in inverno non avrà lo stesso colore come se fosse in Gerusalemme...
Per cui decidere in partenza dove sarà il soggetto scelto, ci aiuta molto a stabilire che tonalità di colori dovremmo realizzare.
Di “scale cromatiche” in rete ce ne se sono tantissime, date un'occhiata, io personalmente ho ancora i miei libri di grafica delle superiori, per cui mi baso su quelli.
Sostanzialmente i colori sono tre:
Il cyan, il magenta e il giallo, questi sono detti colori “primari” e da questi, mescolandoli si ottengono tutti i colori che vogliamo realizzare. Il nero e il bianco sono detti “complementari” e vedremo che ad eccezione di rari casi, nei soldatini non andremo mai ad adoperarli puri. (fatta eccezione forse per i soggetti fantasy, ma qui il buon Jacopo può darci una mano)
Come stabilire ombre e luci su un colore base.
Stabilito il colore “base” del soggetto, per esempio un rosso, dovremo individuare quali sono le sue ombre e le sue luci.
Un “trucchetto”, per chi ha a disposizione un software per immagini, è quello di cercare in rete un'immagine (foto, quadro) che contenga il rosso che vogliamo usare, ingrandirla fino a quando non si vedono i “pixel” e guardare i colori dei pixel che compongono le ombre e le luci. Ci accorgeremo se se nella vista d'insieme l'ombra ci sembrava nera, nella realtà sul rosso sarà un marrone rossastro, a volte un “vinaccia”. Per chi invece il software non ce l'ha, un altro “trucchetto” è quello di “bucare” un cartoncino nero ed appoggiare sull'immagine ad esempio di un libro o una rivista, e guardare attraverso, vi accorgerete che funziona comunque.
Il soggetto che ho scelto per il GB 2014 sarà un Ufficiale 71º Reg. Fanteria, così associerò il Gb ad un wip dettagliato in modo che come si dice “vale più la pratica della grammatica”.
Ciao da Luca
visto che mi sono preso volentieri l'impegno di fare i wip dei figurini che andrò a realizzare, vorrei, prima di essi, spendere due parole sulla teoria del colore.
Lo so che molti di voi sono già consapevoli di cosa si tratta, ma non conoscendovi tutti, magari a qualcuno può servire.
Prima di iniziare a dipingere un soggetto, dobbiamo “studiare, informarci e reperire quante più informazioni possibili sul periodo relativo al soggetto scelto. (in pratica lo stesso lavoro che si fa quando si realizza un aereo, elicottero, carro etc.)
Ci sono alcuni pro e contro; se da una parte la rete è una validissima fonte di informazioni, dall'altra stabilire che una tunica di un “antico romano” fosse di un rosso scuro, chiaro o medio, nessuno potrà mai dircelo con sicurezza, (a meno che non sia coevo, ma dubito che ce ne siano ancora).
Lo stesso dicasi per il famigerato “blu napoleonico”, sono stato diverse volte a Parigi al “Museo Des Invalides”, dove sono esposte diverse uniformi con il “blu napoleonico”, e vi giuro che non ce né una uguale all'altra.
Dobbiamo anche considerare dove sarà ambientato il soggetto, in posa statica, in battaglia...., la stagione e il luogo nel quale vogliamo ambientarlo. Esempio un “soldato romano che combatte in Germania in inverno non avrà lo stesso colore come se fosse in Gerusalemme...
Per cui decidere in partenza dove sarà il soggetto scelto, ci aiuta molto a stabilire che tonalità di colori dovremmo realizzare.
Di “scale cromatiche” in rete ce ne se sono tantissime, date un'occhiata, io personalmente ho ancora i miei libri di grafica delle superiori, per cui mi baso su quelli.
Sostanzialmente i colori sono tre:
Il cyan, il magenta e il giallo, questi sono detti colori “primari” e da questi, mescolandoli si ottengono tutti i colori che vogliamo realizzare. Il nero e il bianco sono detti “complementari” e vedremo che ad eccezione di rari casi, nei soldatini non andremo mai ad adoperarli puri. (fatta eccezione forse per i soggetti fantasy, ma qui il buon Jacopo può darci una mano)
Come stabilire ombre e luci su un colore base.
Stabilito il colore “base” del soggetto, per esempio un rosso, dovremo individuare quali sono le sue ombre e le sue luci.
Un “trucchetto”, per chi ha a disposizione un software per immagini, è quello di cercare in rete un'immagine (foto, quadro) che contenga il rosso che vogliamo usare, ingrandirla fino a quando non si vedono i “pixel” e guardare i colori dei pixel che compongono le ombre e le luci. Ci accorgeremo se se nella vista d'insieme l'ombra ci sembrava nera, nella realtà sul rosso sarà un marrone rossastro, a volte un “vinaccia”. Per chi invece il software non ce l'ha, un altro “trucchetto” è quello di “bucare” un cartoncino nero ed appoggiare sull'immagine ad esempio di un libro o una rivista, e guardare attraverso, vi accorgerete che funziona comunque.
Il soggetto che ho scelto per il GB 2014 sarà un Ufficiale 71º Reg. Fanteria, così associerò il Gb ad un wip dettagliato in modo che come si dice “vale più la pratica della grammatica”.
Ciao da Luca