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Dopo aver terminato il Titanic con grande soddisfazione ho deciso di continuare con la realizzazione della mia seconda nave... ed ho scelto questo kit..consigli?


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Lo costruii negli anni 70.
Non so dirti se lo stampo è lo stesso.
Allora aveva anche l'elica funzionante che mi sembra ci sia anche nel tuo, almeno la predisposizione per batterie e motore.
Mi ricordo che fu un piacere costruirla e verniciarla, anche se le tecniche che usavo allora erano ben diverse.
La Bismarck poi è un soggetto affascinante per la sua imponenza, eleganza e la storia drammatica. Dal successo al fondo del mare in pochi giorni.
Hai fatto bene a prenderla

Ho iniziato con la coloritura dello scafo( non ancora ben deciso il camouflage ) del ponte di prua e di poppa...

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Bellissima nave...e anche se pur drammatica,indubbiamente carica di storia.

Semmai un giorno dovessi fare una corazzata,questa e' la candidata n°1.

Un saluto

Mauro

Questo non e UNA corazzata, questa è LA corazzata!

Complimenti fino a qui è buon lavoro, dovresti lavorare un Po con gli olii e giocare con le differenze cromatiche del legno.

Ciao Matteo,

una scelta classica per una corazzata molto elegante caratterizzata da un grande equilibrio delle forme.

Girovagando per la rete si legge che il miglior modello in questa scala è il Revell (recentemente proposto anche in Platinum Edition, ad occhio direi in collaborazione con la Pontos) che è anche lo stampo più recente (2007). La scatola l'avevi già in casa?

Vista la notorietà della corazzata ci sono in vendita dei set di miglioramento molto completi e semplicemente spettacolari oppure destinati ad apportare solo migliorie specifiche. Userai qualche after market o vai da scatola?

Vedo che hai già iniziato. Come mimetica ti sei orientato su quale variante del Baltic Camouflage?

Infine il ponte ligneo.
Per simulare l'effetto in modo convincente, se i ricordi non mi ingannano perché il fascicolo è andato perduto a giugno quando mi si è allagata l'autorimessa a causa di un malfunzionamento di una pompa di scarico, sul primo numero di Model Time c'era un articolo destinato proprio a mostrare una tecnica di realizzazione dei ponti. In pratica si suggeriva di tagliare tante piccole striscie di nastro delle dimensioni delle assi del pagliolato e applicarle dopo il primo colore di fondo (1) lasciando alcune zone scoperte (2) da aerografare con un secondo colore (3). Eseguire una seconda volta l'operazione (4) con un colore ancora differente (5) al fine di ottenere paglioli di tre differenti tonalità disposti in modo casuale sulla superficie (6). la differenza tra i tre colori può essere anche rilevante perché, se l'effetto è eccessivo, è possibile uniformarli in un momento successivo desaturandoli, come si fa per le decalcomanie ma utilizzando una tonalità che richiami il legno.


Pagliolato-Sequenza_numerata-800X261 by Paolo, su Flickr

Userai una tecnica simile oppure un'altra?

Buon lavoro.

microciccio

microciccio ha scritto:Ciao Matteo,

una scelta classica per una corazzata molto elegante caratterizzata da un grande equilibrio delle forme.

Girovagando per la rete si legge che il miglior modello in questa scala è il Revell (recentemente proposto anche in Platinum Edition, ad occhio direi in collaborazione con la Pontos) che è anche lo stampo più recente (2007). La scatola l'avevi già in casa?

Vista la notorietà della corazzata ci sono in vendita dei set di miglioramento molto completi e semplicemente spettacolari oppure destinati ad apportare solo migliorie specifiche. Userai qualche after market o vai da scatola?

Vedo che hai già iniziato. Come mimetica ti sei orientato su quale variante del Baltic Camouflage?

Infine il ponte ligneo.
Per simulare l'effetto in modo convincente, se i ricordi non mi ingannano perché il fascicolo è andato perduto a giugno quando mi si è allagata l'autorimessa a causa di un malfunzionamento di una pompa di scarico, sul primo numero di Model Time c'era un articolo destinato proprio a mostrare una tecnica di realizzazione dei ponti. In pratica si suggeriva di tagliare tante piccole striscie di nastro delle dimensioni delle assi del pagliolato e applicarle dopo il primo colore di fondo (1) lasciando alcune zone scoperte (2) da aerografare con un secondo colore (3). Eseguire una seconda volta l'operazione (4) con un colore ancora differente (5) al fine di ottenere paglioli di tre differenti tonalità disposti in modo casuale sulla superficie (6). la differenza tra i tre colori può essere anche rilevante perché, se l'effetto è eccessivo, è possibile uniformarli in un momento successivo desaturandoli, come si fa per le decalcomanie ma utilizzando una tonalità che richiami il legno.


Pagliolato-Sequenza_numerata-800X261 by Paolo, su Flickr

Userai una tecnica simile oppure un'altra?

Buon lavoro.

microciccio

Grazie delle dritte e la prima volta che sto provando a fare un ponte di legno e credo che lo farò a pennello... ho già iniziato vediamo come viene..

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Questo è il risultato dei ponti...
Specchio di prua

Specchio di poppa


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Il ponte ligneo è un poco la parte regina ..... per dare la sensazione di realtà richiede un lavorone!
Sia a pennello, che con aerografo a mano libera ..... magari facendo qualche lavaggio successivo in modo da sfruttare le incisioni presenti, si riesce a dare comunque un aspetto accettabile.
Per ora mi sembra che possa andare .....

Magnifica la Bismark!!
Sinceramente, anche se il lavoro sarebbe titanico (restando in tema con il tuo ultimo lavoro ) ti avrei consigliato di fare come ti ha illustrato ottimamente Paolo...
Hai fatto comunque un buon lavoro sul ponte, anche se personalmente mi sembra troppo uniforme...

Non per farmi gli affari tuoi... ma quanto l'hai pagato questo kit?
Sto iniziando a girovagare per e-bay alla ricerca di questi kit anch'io ma... azzarola che prezzi!!!