Ho una curiosità: i veicoli che costruisco sono quasi sempre Tamiya piuttosto vecchiotti dato che sulle stampate portano date anni '70 e i vari pezzi sono pieni di sbavature di stampaggio.
Le produzioni più moderne hanno gli stessi difetti oppure non c'è tanto da raschiare/limare ??
Sbavature
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- davmarx
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Re: Sbavature
Generalizzando si può tranquillamente dire che le "bave" intorno ai pezzi sono dovute principalmente a tre motivi:
1) Stampo usurato
2) Stampo realizzato male
3) Stampo non perfettamente chiuso
Per le ultime due voci l'età dello stampo non ha nessuna influenza, dipende tutto da errori umani. Diciamo che uno stampo moderno disegnato a CAD e realizzato a CAM con macchinari a CNC, quindi sempre con l'ausilio di computer, ha una limitatissima presenza di bave, giusto un lievissimo segno nei punti di unione fra gli stampi.
D'altro canto gli stampi più datati erano realizzati in due soli pezzi (chiamati matrice e punzone per i più interessati all'argomento) mentre oggi spesso si fanno anche
molti tasselli mobili per realizzare forme particolari la cui estrazione sarebbe impossibile con soli due pezzi. Ogni tassello mobile in più aggiunge linee di giunzione e di conseguenza fini bavette. Un esempio è la forma ad omega di alcuni tettucci di aerei, è impossibile estrarre una omega da uno stampo in due sole metà... questo spiega la presenza di una "riga" in rilievo longitudinale in molti trasparenti, riga inesistente sul vero che dobbiamo quindi eliminare noi modellisti.
Di sicuro possiamo dire che i Tamiya odierni sono estremamente meglio realizzati rispetto a 40/50 anni fa...
1) Stampo usurato
2) Stampo realizzato male
3) Stampo non perfettamente chiuso
Per le ultime due voci l'età dello stampo non ha nessuna influenza, dipende tutto da errori umani. Diciamo che uno stampo moderno disegnato a CAD e realizzato a CAM con macchinari a CNC, quindi sempre con l'ausilio di computer, ha una limitatissima presenza di bave, giusto un lievissimo segno nei punti di unione fra gli stampi.
D'altro canto gli stampi più datati erano realizzati in due soli pezzi (chiamati matrice e punzone per i più interessati all'argomento) mentre oggi spesso si fanno anche
molti tasselli mobili per realizzare forme particolari la cui estrazione sarebbe impossibile con soli due pezzi. Ogni tassello mobile in più aggiunge linee di giunzione e di conseguenza fini bavette. Un esempio è la forma ad omega di alcuni tettucci di aerei, è impossibile estrarre una omega da uno stampo in due sole metà... questo spiega la presenza di una "riga" in rilievo longitudinale in molti trasparenti, riga inesistente sul vero che dobbiamo quindi eliminare noi modellisti.
Di sicuro possiamo dire che i Tamiya odierni sono estremamente meglio realizzati rispetto a 40/50 anni fa...
- microciccio
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Re: Sbavature
Ciao Renzo,
all'interessante spiegazione di Davide aggiungo che fino ali anni '70 del secolo scorso le bave (dette anche flash) erano rintracciabili anche in stampi delle ditte più blasonate (per esemplificare ricordo che ebbi tra le mani una stampata che pareva termoformata - o all'inglese vacuform - perché la bava era praticamente ovunque inglobando pezzi del modello e telaio), insieme alle patine di distaccante (in un P-39 Revell, trovai sulle stampate una gelatina gialla simile al grasso).
Meno diffusi, ma possibili e talvolta presenti, i pezzi incompleti per errato riempimento dello stampo e le svergolature nei pezzi allungati di dimensioni maggiori (certo, se capita quanto descritto qui parlando del negozio milanese allora è normale che i pezzi siano svergolati o si sia rovinato il dettaglio più fine).
A partire dagli anni '80 le prime due categorie si sono ridotte in modo rilevante per il miglioramento delle tecnologie di realizzazione degli stampi. Naturalmente parlo sempre delle ditte più grandi mentre, anche in quegli, anni il problema era rilevabile nei prodotti artigianali, quelli realizzati dalla cosiddetta cottage industry, che potevano includere sia modelli completi, sia set di miglioramento/conversione. In questo caso però la tecnologia di stampaggio a bassa pressione e gli stampi realizzati in materiale diverso dall'acciaio portavano inevitabilmente a prodotti che necessitavano di maggiori cure da parte del modellista.
Queste realizzazioni hanno cominciato a sparire dal mercato proprio allora perché cominciarono a diffondersi gli after market in resina - insieme alla fotoincisioni - che consentivano anche ai piccoli produttori di realizzare, in media, pezzi di miglior qualità generale.
Per gli stampi più evoluti di cui ha parlato Davide ci volle ancora qualche anno, almeno nel settore del modellismo, e quando arrivarono consentirono un ulteriore miglioramento del dettaglio insieme ad una riduzione generale degli spessori minimi di alcune parti che un tempo erano decisamente fuori scala.
Preambolo lunghetto per dire che anche Tamiya ha una storia e, gli stampi di sua produzione più datati, sono per forza di cose di qualità percepita oggi come inferiore a quelli recenti in cui le bave sono un ricordo.
microciccio
all'interessante spiegazione di Davide aggiungo che fino ali anni '70 del secolo scorso le bave (dette anche flash) erano rintracciabili anche in stampi delle ditte più blasonate (per esemplificare ricordo che ebbi tra le mani una stampata che pareva termoformata - o all'inglese vacuform - perché la bava era praticamente ovunque inglobando pezzi del modello e telaio), insieme alle patine di distaccante (in un P-39 Revell, trovai sulle stampate una gelatina gialla simile al grasso).
Meno diffusi, ma possibili e talvolta presenti, i pezzi incompleti per errato riempimento dello stampo e le svergolature nei pezzi allungati di dimensioni maggiori (certo, se capita quanto descritto qui parlando del negozio milanese allora è normale che i pezzi siano svergolati o si sia rovinato il dettaglio più fine).
A partire dagli anni '80 le prime due categorie si sono ridotte in modo rilevante per il miglioramento delle tecnologie di realizzazione degli stampi. Naturalmente parlo sempre delle ditte più grandi mentre, anche in quegli, anni il problema era rilevabile nei prodotti artigianali, quelli realizzati dalla cosiddetta cottage industry, che potevano includere sia modelli completi, sia set di miglioramento/conversione. In questo caso però la tecnologia di stampaggio a bassa pressione e gli stampi realizzati in materiale diverso dall'acciaio portavano inevitabilmente a prodotti che necessitavano di maggiori cure da parte del modellista.
Queste realizzazioni hanno cominciato a sparire dal mercato proprio allora perché cominciarono a diffondersi gli after market in resina - insieme alla fotoincisioni - che consentivano anche ai piccoli produttori di realizzare, in media, pezzi di miglior qualità generale.
Per gli stampi più evoluti di cui ha parlato Davide ci volle ancora qualche anno, almeno nel settore del modellismo, e quando arrivarono consentirono un ulteriore miglioramento del dettaglio insieme ad una riduzione generale degli spessori minimi di alcune parti che un tempo erano decisamente fuori scala.
Preambolo lunghetto per dire che anche Tamiya ha una storia e, gli stampi di sua produzione più datati, sono per forza di cose di qualità percepita oggi come inferiore a quelli recenti in cui le bave sono un ricordo.
microciccio
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Re: Sbavature
Anche questa è Storia : grazie
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Figli di Gondor! - Di Rohan! Fratelli miei! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore! Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza, ma non è questo il giorno! Ci sarà l'ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l'era degli uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra, vi invito a resistere! Uomini dell'Ovest!
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re