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Salve a tutti,
Invece di aprire diversi topic, ho preferito raggruppare i quesiti sorti fino ad ora, sperando che possiate darmi una mano:

E' necessario immergere lo stampo appena acquistato in acqua calda e sapone? Voi usate altri metodi?
Potreste descrivere brevemente i vari passaggi relativi alla pitturazione di un velivolo? Dall'applicazione del primer agli effetti finali?
Ho letto che l'uso di pennelli naturali sia preferibile a quelli sintetici. Voi che ne pensate?
Perché alcuni sottolineano l'importanza di avere guarnizioni in teflon per l'aeropenna?

Grazie in anticipo per le risposte.

Arkimede ha scritto: ↑12 novembre 2017, 15:14 Salve a tutti,
Invece di aprire diversi topic, ho preferito raggruppare i quesiti sorti fino ad ora, sperando che possiate darmi una mano:

E' necessario immergere lo stampo appena acquistato in acqua calda e sapone? Voi usate altri metodi?
Potreste descrivere brevemente i vari passaggi relativi alla pitturazione di un velivolo? Dall'applicazione del primer agli effetti finali?
Ho letto che l'uso di pennelli naturali sia preferibile a quelli sintetici. Voi che ne pensate?
Perché alcuni sottolineano l'importanza di avere guarnizioni in teflon per l'aeropenna?

Grazie in anticipo per le risposte.

ciao Rino,
andando per ordine, non reputo strettamente necessario fare il bagno al kit prima di iniziare il lavoro , visto che ormai i kit odierni difficilmente risultano "unti" dal processo di stampo.
Personalmente passo sul modello un panno imbevuto di alcool rosa prima di verniciare la mimetica, tanto per togliere piuttosto l'unto dei polpastrelli del momtaggio del kit.
I passaggi brevemente sono :
montaggio, passaggio del primer (facolatitvo) mimetica, trasparente lucido, decal, passaggio sottile di trasparente lucido per sigillare le decal,lavaggi,trasparente opaco, e invecchiamento con pigmenti gessetti o set dedicati.
Pennelli non so cosa dirti , io ormai dipingo ad aerografo...
Guarnizioni in teflon ( generalmente ormai sono tutti in teflon anche i fengda...) servono per non avere problemi (scioglimento della stessa guarnizione) nel caso di uso di colori smalti e diluente alla nitro (o base nitro tipo il laquer tinner)

Diciamo che per rispondere a tutti i quesiti in maniera esaustiva ..... si fa una tesi di laurea .
Per sommi capi .... il lavaggio meglio in acqua fredda e una goccia di detersivo per i piatti ..... è buona cosa, ma la qualità dei moderni stampi potrebbe rendere quasi inutile il passaggio.
Le fasi di verniciatura ....beh qua c'è da scrivere manuali! Conviene capire da che livello di esperienza si parte in modo da affrontare, modello dopo modello, temi e problematiche specifiche.
Se proprio si deve fare una scaletta: primer, pre ombreggiatura, verniciatura della camo, lucidatura, pre lavaggi, lucidatura e decal, lucidatura e lavaggi finali, opaco a chiusura del tutto.
I pennelli in setole naturali, specie se di marca, sono insuperabili nella stesura e controllo del colore (ovviamente non stiamo facendo il paragone con l'aerografo), esistono ottimi sintetici .... ma occhio al solvente della vernice, se di tipo sintetico potrebbe reagire con il pennello stesso.
Per le guarnizioni .... oggi è un problema oramai quasi sparito, con prodotti medio alti vai tranquillo che sono tutti in teflon .... con roba davvero di bassa qualità potresti avere ancora guarnizioni in gomma, ma con quegli attrezzi la guarnizione è il male minore