Breda 65 A80 - Special Hobby 1/48
Inviato: 10 settembre 2013, 0:41
Finalmente si modella! Come primo WIP, vi avevo anticipato il Br20, ma...
...ho cambiato idea, ispirata da un amico modellista d'oltreoceano eccomi alle prese con un velivolo della Regia Aeronautica, forse il mio preferito, il controverso Breda 65, motorizzato dal Fiat A80. L’aereo fu progettato seguendo le idee del Generale Mecozzi, che al contrario del Duhet, vedeva l’opera dell'aviazione in stretta cooperazione e interoperabilità con le forze terrestri e navali.
Purtroppo, il progetto pur essendo molto avanzato per l’epoca, fu minato dalla mancanza di un propulsore abbastanza potente ed affidabile. Il Breda venne inviato in Spagna per testarne le potenzialità, questa esperienza, dimostrò quanto l'aeroplano fosse valido nel ruolo di assaltatore, anche se i piloti provenienti dalla caccia, legati alle tradizioni acrobatiche italiane, ne lamentarono il «difficile pilotaggio», mentre i piloti provenienti dal bombardamento lo apprezzarono molto. Forse proprio la valutazione dei piloti della caccia contribuì a lasciare nell'ombra questo velivolo, rispetto ad altri aerei più noti.
Alla scoppio della seconda guerra mondiale, l’aereo era stato radiato per le suddette ragioni, ma l'evoluzione delle operazioni in Africa Settentrionale, e il disastroso esordio nelle missioni di appoggio tattico dei bimotori Breda Ba.88, preda fin troppo facile anche per i superati biplani Gloster Gladiator, e le scarse prestazioni dei Caproni Ca.310, portò nel novembre 1940 a bloccare la radiazione dai reparti dei vecchi Ba.65 e a richiedere con urgenza il trasferimento in Africa di tutte le macchine disponibili con motore Isotta Fraschini K.14 (Richiesta paradossale in quanto queste macchine erano già tutte in Africa). Questo nonostante fin dall'inizio il Ba.65 si fosse rivelato poco efficiente nell'impiego in zone desertiche.
Comunque le poche macchine ancora adatte all'impiego operativo vennero rintracciate un po' dappertutto e trasferite in voli diretti e a tappe in Libia. Qui furono attivissime nel contrasto dei mezzi motorizzati britannici, con l'impiego anche dei non apprezzati Ba.65 con motore A.80. Tuttavia, il contributo dato da questa macchina nel rallentare le colonne di blindati e di autocarri del generale Archibald Wavell in marcia verso la Tripolitania fu notevole, e senz'altro più efficace di quello dato da altri apparecchi, per lo più caccia ormai superati come il Fiat C.R.32, trasformati in improvvisati assaltatori, o gli stessi Savoia-Marchetti S.M.79 certo inadatti all'attacco al suolo, ma ugualmente gettati nella mischia per far fronte al rischio tutt'altro che remoto della perdita della Libia.
Per il Breda Ba.65, aereo ormai superato che doveva lasciare il posto a macchine più moderne,(che si rivelarono inadatte o tardarono ad arrivare), la conclusione della carriera operativa fu più che onorevole,e rimase l'unico aereo della Regia Aeronautica progettato appositamente per l'aviazione d'assalto ad avere una vita operativa degna di nota.
Dopo questo pistolotto iniziale, ecco a voi come si presenta il kit Special Hobby, che come l’aereo reale, si preannuncia “ostico”.



Dopo parecchio lavoro di sbavatura, sono arrivata ad incollare i primi pezzi della struttura tubolare dell'abitacolo:

A presto.
Barbara

Purtroppo, il progetto pur essendo molto avanzato per l’epoca, fu minato dalla mancanza di un propulsore abbastanza potente ed affidabile. Il Breda venne inviato in Spagna per testarne le potenzialità, questa esperienza, dimostrò quanto l'aeroplano fosse valido nel ruolo di assaltatore, anche se i piloti provenienti dalla caccia, legati alle tradizioni acrobatiche italiane, ne lamentarono il «difficile pilotaggio», mentre i piloti provenienti dal bombardamento lo apprezzarono molto. Forse proprio la valutazione dei piloti della caccia contribuì a lasciare nell'ombra questo velivolo, rispetto ad altri aerei più noti.
Alla scoppio della seconda guerra mondiale, l’aereo era stato radiato per le suddette ragioni, ma l'evoluzione delle operazioni in Africa Settentrionale, e il disastroso esordio nelle missioni di appoggio tattico dei bimotori Breda Ba.88, preda fin troppo facile anche per i superati biplani Gloster Gladiator, e le scarse prestazioni dei Caproni Ca.310, portò nel novembre 1940 a bloccare la radiazione dai reparti dei vecchi Ba.65 e a richiedere con urgenza il trasferimento in Africa di tutte le macchine disponibili con motore Isotta Fraschini K.14 (Richiesta paradossale in quanto queste macchine erano già tutte in Africa). Questo nonostante fin dall'inizio il Ba.65 si fosse rivelato poco efficiente nell'impiego in zone desertiche.
Comunque le poche macchine ancora adatte all'impiego operativo vennero rintracciate un po' dappertutto e trasferite in voli diretti e a tappe in Libia. Qui furono attivissime nel contrasto dei mezzi motorizzati britannici, con l'impiego anche dei non apprezzati Ba.65 con motore A.80. Tuttavia, il contributo dato da questa macchina nel rallentare le colonne di blindati e di autocarri del generale Archibald Wavell in marcia verso la Tripolitania fu notevole, e senz'altro più efficace di quello dato da altri apparecchi, per lo più caccia ormai superati come il Fiat C.R.32, trasformati in improvvisati assaltatori, o gli stessi Savoia-Marchetti S.M.79 certo inadatti all'attacco al suolo, ma ugualmente gettati nella mischia per far fronte al rischio tutt'altro che remoto della perdita della Libia.
Per il Breda Ba.65, aereo ormai superato che doveva lasciare il posto a macchine più moderne,(che si rivelarono inadatte o tardarono ad arrivare), la conclusione della carriera operativa fu più che onorevole,e rimase l'unico aereo della Regia Aeronautica progettato appositamente per l'aviazione d'assalto ad avere una vita operativa degna di nota.
Dopo questo pistolotto iniziale, ecco a voi come si presenta il kit Special Hobby, che come l’aereo reale, si preannuncia “ostico”.



Dopo parecchio lavoro di sbavatura, sono arrivata ad incollare i primi pezzi della struttura tubolare dell'abitacolo:

A presto.
Barbara