Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Presto comincerò il mio prossimo modellino, sempre low-cost e sempre che dovrei abbandonarlo ancora prima di cominciarlo.
È il primo aereo a doppia elica che faccio e lo farò OOTB.
Dalla confezione mi sa che è vecchiotto, mi ricorda i disegni dei fumetti che "rubavo e leggevo di nascosto" (non è vero perché me li lasciava leggere) da mio padre ("San-chome no yuhi, yukake no uta" per chi volesse capire di cosa parlo) e quindi mi ha colpito a livello emotivo.
il modello è del 1972. Ne ho un buon ricordo a livello di montaggio, meno come dettaglio e pesantezza di alcuni dettagli che sono caratteristici dell'epoca.
In Giappone, durante la Seconda Guerra Mondiale, furono realizzati alcuni bimotori decisamente eleganti aerodinamicamente e il J1N - a proposito: ho corretto il titolo - fa parte di questi.
Buon lavoro
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Ieri sera, per curiosità, ho provato a vedere al volo come andassero i pezzi principali (che sono già staccati) e, a parte dei pezzi di plastica di troppo (quelli sottili sottili a forma un po' di foglie), mi è sembrato che si incastrassero bene rispetto a quelli che ho montato finora (a parte lo Spitfire Tamiya).
Che Genere di Modellista?: Modellista aereonautico di tutte le scale possibili ed immaginabili..nel modellismo "mai dire mai"..ma prevalentemente,appassionato alle leggendarie eliche della WW2!
Ti sei scelto uno dei velivoli giapponesi più belli mai costruiti..ma che scatola..
In alternativa trovi anche il Fujimi reboxato da Hobby2000 che è uno stampo che ti fa divertire ed ha anche delle belle decals. Ti seguo volentieri.
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Ho finito di carteggiare tutte le parti (e TUTTE le parti hanno avuto bisogno di esserlo).
Ecco le condizioni dei pezzi quando erano ancora attaccati allo sprure.
Poi le decal. Sinceramente mi sembrano belle che andate (e ci credo, dopo più di 50 anni di attesa). Fortunatamente non sono decal particolarmente difficili, quindi proverò a dipingerle con l'aerografo.
Poi i problemi. Dalle prove a secco, i pezzi non combaciano bene (c'era da aspettarselo). La parte inferiore delle ali a contatto con la fusoliera è troppo ''alta'' rispetto a quest'ultima. Schiacciata con le dita va bene. Ho pensato che la colla sarebbe bastata, ma non c'è un punto di incollaggio proprio al di sotto. Ho scaldato un pò la zona con il calore per poi deformarlo. È andata bene un pochino, ma ho paura di rovinare la plastica e quindi mi sono fermato. È corretta la soluzione o sto sbagliando?
Schiacciando però con le dite, nascono problemi nella parte superiore delle ali a contatto con la fusoliera, che si solleva e crea un maggiore gap (già presente). Questo gap è dovuto al fatto che le ali non siano leggermente ripiegate verso l'alto (come si vede nelle foto reali dell'aereo). Anche qui ho pensato prima alla colla e poi al riscaldamento. Cosa ne pensate?
Come però è facile immaginare, se io schiaccio in mezzo nella parte inferiore, i punti distali andranno verso il basso, quindi mantenendo il gap di cui sopra.
Se ho ben capito, le ali non riescono a raggiungere il diedro necessario perché se aggiusti il gap superiore ti si apre quello inferiore e viceversa. Ciò significa che c’è qualche punto (probabilmente all’altezza del bordo d’uscita vicino alla fusoliera) che va a contatto prima del dovuto e consente alle ali di fare “perno” attorno ad esso.
Secondo me dovresti raschiare un po’ di materiale dalla fusoliera vicino alla parte posteriore dove si attaccano le ali, ma senza foto chiare di quella parte è difficile valutare. Se è come dico io, una volta incollati i due punti inferiori puoi sistemare il diedro incollando le ali tenendole a pressione. Io eviterei il calore, piuttosto usa una colla forte, magari bicomponente.
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Allora.. ecco delle altre foto. Nella foto del profilo si vede che manca il diedro (che è l'angolo delle ali, corretto?).
Nella prima foto si può intravedere che la prima cosa che avevo provato a fare era stato di carteggiare, ma probabilmente quel punto non c'entra niente.
Continuo ad essere dell’idea che il problema risiede in quel punto, tu metti e rimetti le ali al loro posto finché non hai capito con certezza dov’è che “sbatte” e non ti permette di arrivare a filo nella parte inferiore
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Provato.. ho rimosso tutto il rimovibile non visibile e alla fine è proprio l'angolino angolino (poco più sotto del tuo cerchietto rosso).
Al che mi sono detto: sperimentiamo! Non è sicuramente la soluzione corretta, magari se l'aveste avuto voi in mano sareste riusciti a trovare il punto corretto sul quale operare (a differenza mia), ma in fondo.. perché no?
Non ho ancora avuto modo di lavorare col plasticard, quindi ho rimosso del tutto quel pannello e l'ho ricreato con un pezzo di carta di credito.
L'ho poi carteggiato e posizionato a secco. Una volta soddisfatto, ho incollato il pezzo alle ali.
Quando sarà asciutto, poi, lavorerò su due fronti: ricoprirò il plasticard col microputty (dato che dovrò reincidere i rivetti), poi carteggerò, perché chiaramente dovrà essere leggermente tondeggiante.