stavolta il wip lo faccio
Non mi dilungo sulla storia del velivolo in sè, visto che lo Spitfire è conosciuto in ogni parte del mondo. Piuttosto, parto con la foto che mi ha ispirato, da cui è partita una bella ricerca:
Presa da biltongbru.wixsite.com a scopo di discussione
A prima vista mi sembrava uno dei tanti Spit tropicalizzati con il filtro Vokes. Però...osservandola meglio, mi sono reso conto che si tratta di un velivolo molto particolare: è un Mk.Ia, peraltro uno dei primi prodotti (Serial No. che iniziano con K o L) come si vede dall'antenna radio più sottile e lunga, che, sopravvissuto in qualche modo alla Battaglia d'Inghilterra è stato revisionato e inviato in Nord Africa a qualche unità di addestramento. Gli unici due Mk.Ia (a quanto sapevo) finiti in Nord Africa e assegnati a un OTU (Operational Training Unit) erano P9566 e 9567, due aerei destinati alla Turchia e ritornati in possesso della RAF; nessuno dei due però ebbe mai il Vokes e soprattutto erano di un lotto produttivo diverso.
Ecco che è partita la ricerca ! Frugando in mezzo ai serial dei lotti K/L è emerso che solo due Spitfire di quelle due serie iniziali finirono in Nord Africa: L1000 e K9873, entrambi assegnati al 73 OTU. Capire quale sia dei due è impossibile visto che non ci sono altre foto, ma tanto mi è bastato per iniziare il progettino.
Gli ingredienti usati sono un filtro Vokes residuato dallo Spitfire Mk.Vb Tamiya e il kit Airfix del Mk.Ia; ho anche il Mk.Ia Tamiya ma è sostanzialmente un orrore, credo che sia uno dei peggiori kit della casa giapponese, zeppo di errori dimensionali e di forma.
Sono partito dal cockpit come di consueto, usando le parti da scatola e un seggiolino Quickboost, che impreziosice un po' il tutto. Il verde l'ho mescolato partendo dall'XF-71 Cockpit Green, aggiungendo un po' di XF-22 e Xf-5 per scurirlo e renderlo più verde. Da quanto ho potuto apprendere, Supermarine Aviation Works impiegò, almeno fino al 1940, un verde più acceso e scuro (talvolta chiamato "apple green"); Considerando quanto poco si vedrà a modello finito, ho solo profilato le centine con un verde più chiaro e fatto un lavaggio ad olio. ecco il risultato:
con il filtro Vokes Tamiya assemblato ho proceduto a chiudere la fusoliera e montare le ali per provare il fit fra le parti. Il pezzo Tamiya ha necessitato di un pezzo di sprue a mo' di divaricatore per guadagnare circa 0,5mm e coincidere meglio con i pannelli della naca Airfix. L'elica DeHavilland l'ho presa dal kit Tamiya, insieme alla boccola in polietilene che la tiene in posizione.
Ecco la prova del dry fit:
cominciamo a ragionare
Prossimo passo sarà unire ali e fusoliera e finalmente incollare il Vokes, raccordandolo al meglio con la fusoliera Airfix. Poi via di qualche dettaglio come fasteners, ecc.
Sui colori da usare...considerando il fatto che sia stato revisionato, penso sia probabile la riverniciatura nella mimetica desertica in Dark Earth/Middlestone/Azure Blue. Sulla fusoliera spunta anche una lettera, probabilmente B. il 73OTU usava di solito due lettere una per lato del roundel, come nella foto qua:
foto presa da Asisbiz.com a scopo di discussione
Ovviamente si può solo supporre la presenza di una seconda lettera. La "B" sul musetto mi fa pensare che ci fosse solo quella, o che la marcatura fosse "B-O-B", ma sono propenso per la singola lettera.
Sulle tinte...Per il Dark Earth ho il Mr.Color C369 e l'AK RC (che preferisco personalmente). Ho anche un mix Tamiya da qualche parte che proverò. Il Middlestone ho solo l'AK ma mi pare troppo giallo. L'Azure ho il Mr.Color, ma necessita di correzione con dell'azzurro e del bianco, visto che è praticamente un color lavanda
Seguiranno prove su prove, alla prossima!
ponisch ha scritto: ↑14 agosto 2024, 20:53
bel soggetto. lo farai con i personaggi seduti sopra?
Nicola
No, in 1/72 non credo esistano nemmeno. E poi, rovinare le linee dello Spitfire con dei figurini? GIAMMAI
Veniamo ai progressi fatti stamattina...
Il filtro è stato incollato ieri sera, dandogli tempo di asciugare una notte. Ho allineato e centrato il tutto con la massima cura...intanto, ho stuccato il raccordo ali-fusoliera con cianoacrilato nero VMS.
Il fit fra il Vokes e il resto della cellula era ok, ma la fusoliera Airfix era più larga di circa 0,4mm per lato, e questo ha comportato un laborioso lavoro di limetta e carta abrasiva per raccordare al meglio i pezzi. La pannellatura è stata reincisa con un seghetto JLC, premendo il meno possibile per non scavare trincee. Il raccordo fra le ali e la rastrematura del filtro è stato stuccato usando Milliput bianco, perfetto per questi lavoretti visto che è resistentissimo e si pulisce con acqua.
Ecco un po' di foto dello stato dei lavori:
ottima la ricerca preventiva per approdare ad un modello che sarà unico.
In effetti il kit Tamiya, pur garantendo un assemblaggio lineare, è stato criticato dai modellisti albionici - un esempio - che sono i maggiori amanti del soggetto per ovvi motivi. Un piccolo esempio che dimostra come generalizzare induca all'errore quando si parla di case produttrici di modelli. In ogni caso, per quanto possa sembrare strano, alcuni modellisti inglesi preferiscono lo stampo Airfix precedente. Questione di gusti e di impostazione. C'è chi preferisce partire da delle forme inappuntabili pur con qualche complicazione nella realizzazione e carenza di dettaglio e chi invece difficilmente rinuncerebbe alla situazione inversa. Resta comunque una buona base di partenza su cui sei intervenuto apportando le necessarie modifiche per rappresentare il velivolo che hai deciso di realizzare.
Per la colorazione, oltre sperimentare, puoi sbirciare i WIP di MT dove troverai delle combinazioni che potresti trovare interessanti. Posto solo questo lasciando a te l'eventuale ricerca.
Grazie per i feedback ragazzi!
Ho intanto corretto un particolare secondario ma che comunque è abbastanza evidente...la presa d'aria sotto alle ali, dalla foto, è stata sostituita con quella presente sui Mk.V. Avendo un Mk.Vc Airfix ho prelevato il pezzo dal kit (per fortuna ne forniscono due), che ho pazientemente limato e assottigliato. Il tutto è stato poi incollato su un pezzetto di plasticard 0,3mm sagomato usando la presa d'aria del Mk.I come riferimento:
microciccio ha scritto: ↑15 agosto 2024, 12:10
Ciao Matteo,
ottima la ricerca preventiva per approdare ad un modello che sarà unico.
In effetti il kit Tamiya, pur garantendo un assemblaggio lineare, è stato criticato dai modellisti albionici - un esempio - che sono i maggiori amanti del soggetto per ovvi motivi. Un piccolo esempio che dimostra come generalizzare induca all'errore quando si parla di case produttrici di modelli. In ogni caso, per quanto possa sembrare strano, alcuni modellisti inglesi preferiscono lo stampo Airfix precedente. Questione di gusti e di impostazione. C'è chi preferisce partire da delle forme inappuntabili pur con qualche complicazione nella realizzazione e carenza di dettaglio e chi invece difficilmente rinuncerebbe alla situazione inversa. Resta comunque una buona base di partenza su cui sei intervenuto apportando le necessarie modifiche per rappresentare il velivolo che hai deciso di realizzare.
Per la colorazione, oltre sperimentare, puoi sbirciare i WIP di MT dove troverai delle combinazioni che potresti trovare interessanti. Posto solo questo lasciando a te l'eventuale ricerca.
Buon lavoro
microciccio
Ci avevo anche pensato di modificare pesantemente il Tamiya, ma richiede l'allungamento della fusoliera, più un lavoro di risagomatura non indifferente. E via di Airfix...
quello vintage è il migliore come forme, questo nuovo è buono ma ho comunque smussato la naca del motore, visto che al vero era un po' più arrotondata.
Per i colori...ho fatto questa prova stamattina, con annessa decal+lavaggio per vedere come si comportasse:
Alla fine ho giocato un po' con dei colori Tamiya, e il risultato mi piace assai.
Ecco le miscele, ottenute spulciando i forum britannici per il Dark Earth e inventandola di sana pianta per il Middlestone:
Dark Earth: 4 parti di XF-52, 2 parti di XF-3, 1 parte di XF-51 e 1 parte di XF-2
Middlestone: 6 parti di XF-59, 3 parti di XF-60 e 1 parte di XF-3.