Rescue IGA ha scritto:Ciao, anche io amo molto il soggetto da te scelto. L'ho acquistato qualche anno fa e preso dall'entusiasmo ho "forato" uno ad uno con una micropunta i fori delle parti mobili,flap. Però data l'impresa che era solo parte del lavoro ho dovuto abbandonare per studiare bene come procedere. Per quanto concerne il "regalo" fatto dagli americani alla Marina Militare, le cose andarono un pò diversamente. Quello che in Italia fu portato come regalo in effetti era il risultato di un accordo M.O.U. (memorandum of understandig - protocollo d'intesa) appunto per la fornitura di velivoli antisom all'Italia. Negli States poco si preoccuparono se la Marina Militare era autorizzata o meno a siglare tale accordo e quindi all'arrivo in Italia dato che, come detto anche l'Aeronautica stava valutando il velivolo, presero i due velivoli, in ragione di una Legge che prevedeva l'ala fissa per la sola Aeronautica, e li riportarono nel registro di inventario dell'Arma azzurra. Molto simile alla storia con gli AV-8B+ acquisiti immediatamente prima che la "Garibaldi" e quindi anche la Marina potesse essere autorizzata a dotarsi di ala fissa, fortunatamente stavolta ci sono riusciti fino in fondo...Ritornando al kit ti seguirò con molto interesse e se ti dovesse servire qualcosa ho della documentazione cartacea ed alcune immagini scaricate da vari siti. Spero possa esserti utile questa immagine
scusandomi per l'OT...sono a conoscenza e concordo perfettamente circa, la legge che prevedeva l'ala fissa per la sola Aeronautica, appunto per questo accadde tutto quel trambusto alimentata dalla polemica interforze che imperversava negli anni 50 in Italia (infatti vennero contestati ai piloti reati pesanti quali violazione dello spazio aereo nazionale, condotta di velivoli armati privi di registrazione ed identificazione, esercizio del volo senza il possesso di brevetto riconosciuto in ambito nazionale, mancato rispetto delle istruzione della torre di controllo ed altre ancora), ed anche sulla leggerezza USA circa l'autorizzazione della Marina (in effetti in quella circostanza avvenne la stessa cosa che per gli Harrier ma andò male)... i due velivoli "Pirati" vennero requisiti ed incorporati all'Aeronautica solo nel mese di Agosto 1953 (l'AM ha iniziato a ricevere i suoi Helldivers in conto MDAP, Military Defend Aid Program, a Brindisi nel settembre 1950 con conclusione nel Febbraio-Marzo del 1952, quindi i due "Pirati" furono gli ultimi in assoluto a consegne già concluse da tempo.
L'esemplare MM101 fu preso in carico dall'AM con Matricola Militare 4698 e fu perso in volo per piantata del motore il 3 Maggio 1955 mentre l' MM102 ricevette la MM4699 e per ironia della sorte fu l'ultimo Helldiver radiato dall'AM il 19 Febbraio 1959.
Per dovere di cronaca uno lotto di 46 SC2-4 surplus WWII vennero consegnati alla Marina Militare Italiana dalla US NAVY ed accantonati, dopo essere stati smontati in pezzi, presso l'Arsenale di La Spezia per essere utilizzati come parti di rispetto per quelli operativi, e successivamente utilizzati dall'Aeronautica per il mantenimento in efficenza dei velivoli operativi, fino all'avvio in rottamazione per liberare i capannoni.
Particolarita dei nostri Helldivers era il riposizionamento del seggiolino osservatore rivolto verso prua, l'asssenza di armamento dorsale e del gancio d'arresto (tranne nei due Pirati che venne mantenuto) diversa sistemazione dei cablaggi e scatole all'interno dell'abitacolo, ed assenza di frames intermedi al canopy pilota... inoltre SC2-5 aveva l'elica diversa rispetto i modelli precedenti.
Non ho trattato questi dati prima per non essere troppo prolisso...
