Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
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Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Avevo già sul tavolo la scatola di un altro kit (con relativi set) che stavo "analizzando" prima di affrontare il montaggio ma mi è caduto l'occhio su una vecchia, oserei dire vecchissima, scatola che giaceva li da non so quanti anni.
BOOM!!!! Illuminazione sulla via di Damasco!!!
Solo noi modellisti conosciamo questa strana esperienza che non saprei come definire con una parola sola ma è una sorta di improvviso innamoramento verso un determinato soggetto. Eppure l'avrò presa in mano e guardata chissà quante volte nel corso degli ultimi decenni: non ricordo neppure come ne sono entrato in possesso.
Sto parlando del kit Italeri codice 72-125 dedicato al Dornier Do.217N-1. Come leggo sul web l'uscita risale alla fine degli anni '70!!!!!! Ma quando si accende il sacro fuoco non c'è nulla da fare, bisogna mettersi al lavoro.
La scatola è ad apertura laterale (cosa che odio) con una raffigurazione che definirei vintage di un N-1. All'interno ci sono tre stampate: due in plastica nera e una per i trasparenti che definirei decenti vista la vetustà del kit. Le stampate per le parti del velivolo sono invece di forme sostanzialmente corrette con pannellature in fine positivo. Istruzioni e foglio decal, che si è conservato benissimo almeno a prima vista, completano il tutto.
Il livello di dettaglio è quello che è: serve che lo spieghi? Non credo.
E inizia la fase di studio.
Come riferimento bibliografico utilizzo il libro di Manfred Griehl dedicato alle varianti 217, 317 e 417 del Dornier. Molto esaustivo nello spiegare le origini e l'evoluzione dell'aereo. Ci sono anche molte foto, interni inclusi anche se non è il walkaround che ogni modellista vorrebbe. Peccato solo che i trittici originali del costruttore siano troppo piccoli per essere realmente utilizzabili. E poi c'è l'immancabile web dove si trova di tutto o quasi (sempre ATTENZIONE a cosa riproduce l'immagine che si osserva visto anche il buon numero di versioni e sottoversioni vissute dal velivolo).
E inizio dall'abitacolo.
Rimossi alcuni segni di estrazione le pareti laterali sono pulite. Il set fotoinciso Extra Tech 72-111, dedicato a questo kit, viene senz'altro in aiuto per aggiungere un po di dettaglio. Nella parte inferiore è stata rimossa l'area corrispondente al portello di accesso all'abitacolo che è riprodotto dal set Extra Tech 72-114 (dedicato in realtà alla versione K ma diverse parti sono comuni).
Proseguo navigando a vista dato che diversi punti rimangono completamente scoperti, ad iniziare dalla paratia posta verso poppa del mitragliere/operatore radio che ho costruito da zero: sarebbe rimasta una voragine più che un vuoto. Su questa paratia andranno poi montate diverse apparecchiature radio.
Sempre in questa zona, il seggiolino proposto dal kit è inguardabile. Ho fatto ricorso ad uno in metallo bianco della Airwaves dedicato alla WWI che con qualche modifica riprende bene la sagoma corretta. Il seggiolino è stato poi dettagliato ulteriormente. Sotto ad esso, ed intersecato dalle strutture di sostegno, è presente un raccoglitore concavo dei bossoli. L'ho riprodotto utilizzando un blister di farmaci
Il seggiolino, pieghevole, dell'armiere è quello fotoinciso della Extra Tech.
BOOM!!!! Illuminazione sulla via di Damasco!!!
Solo noi modellisti conosciamo questa strana esperienza che non saprei come definire con una parola sola ma è una sorta di improvviso innamoramento verso un determinato soggetto. Eppure l'avrò presa in mano e guardata chissà quante volte nel corso degli ultimi decenni: non ricordo neppure come ne sono entrato in possesso.
Sto parlando del kit Italeri codice 72-125 dedicato al Dornier Do.217N-1. Come leggo sul web l'uscita risale alla fine degli anni '70!!!!!! Ma quando si accende il sacro fuoco non c'è nulla da fare, bisogna mettersi al lavoro.
La scatola è ad apertura laterale (cosa che odio) con una raffigurazione che definirei vintage di un N-1. All'interno ci sono tre stampate: due in plastica nera e una per i trasparenti che definirei decenti vista la vetustà del kit. Le stampate per le parti del velivolo sono invece di forme sostanzialmente corrette con pannellature in fine positivo. Istruzioni e foglio decal, che si è conservato benissimo almeno a prima vista, completano il tutto.
Il livello di dettaglio è quello che è: serve che lo spieghi? Non credo.
E inizia la fase di studio.
Come riferimento bibliografico utilizzo il libro di Manfred Griehl dedicato alle varianti 217, 317 e 417 del Dornier. Molto esaustivo nello spiegare le origini e l'evoluzione dell'aereo. Ci sono anche molte foto, interni inclusi anche se non è il walkaround che ogni modellista vorrebbe. Peccato solo che i trittici originali del costruttore siano troppo piccoli per essere realmente utilizzabili. E poi c'è l'immancabile web dove si trova di tutto o quasi (sempre ATTENZIONE a cosa riproduce l'immagine che si osserva visto anche il buon numero di versioni e sottoversioni vissute dal velivolo).
E inizio dall'abitacolo.
Rimossi alcuni segni di estrazione le pareti laterali sono pulite. Il set fotoinciso Extra Tech 72-111, dedicato a questo kit, viene senz'altro in aiuto per aggiungere un po di dettaglio. Nella parte inferiore è stata rimossa l'area corrispondente al portello di accesso all'abitacolo che è riprodotto dal set Extra Tech 72-114 (dedicato in realtà alla versione K ma diverse parti sono comuni).
Proseguo navigando a vista dato che diversi punti rimangono completamente scoperti, ad iniziare dalla paratia posta verso poppa del mitragliere/operatore radio che ho costruito da zero: sarebbe rimasta una voragine più che un vuoto. Su questa paratia andranno poi montate diverse apparecchiature radio.
Sempre in questa zona, il seggiolino proposto dal kit è inguardabile. Ho fatto ricorso ad uno in metallo bianco della Airwaves dedicato alla WWI che con qualche modifica riprende bene la sagoma corretta. Il seggiolino è stato poi dettagliato ulteriormente. Sotto ad esso, ed intersecato dalle strutture di sostegno, è presente un raccoglitore concavo dei bossoli. L'ho riprodotto utilizzando un blister di farmaci
Il seggiolino, pieghevole, dell'armiere è quello fotoinciso della Extra Tech.
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Ciao Bruno,
hai recuperato una scatola del passato, quando Italeri aveva in catalogo alcuni modelli di grande interesse e mediamente anche migliori della concorrenza dell'epoca.
Lo stampo del 217 è stato sfruttato dalla ditta di Calderara di Reno per mettere in commercio varie versioni del Do.217 ed è anche stato inscatolato sotto altri marchi come Revell e Zvezda. Airfix ha prodotto qualche scatola dal contenuto inferiore a questo Italeri e davvero poco altro. C'è qualche conversione in resina e delle fotincisioni ma alla fine gli altri produttori si sono dedicati ad altre varianti della famiglia di questo velivolo.
La bibliografia che usi è legata al nome Manfred Griehl, molto noto per il cospicuo numero di volumi prodotti a tema Luftwaffe. Per chi fosse interessato, sul tema si trova, probabilmente con maggior facilità, il recente volume di Chriss Goss di cui scrivemmo qui (una recensione).
Ho fatto incetta di fotoincisioni Extratech qualche anno fa approfittando della disponibilità dei primi titolari, Loris e Mirko, dello scomparso MBL Modellismo. Sono di tipo tradizionale, se così si può dire per quelle non pre-colorate, e risultano ben lavorabili.
Inizio lavori
Buona continuazione
microciccio
hai recuperato una scatola del passato, quando Italeri aveva in catalogo alcuni modelli di grande interesse e mediamente anche migliori della concorrenza dell'epoca.
Lo stampo del 217 è stato sfruttato dalla ditta di Calderara di Reno per mettere in commercio varie versioni del Do.217 ed è anche stato inscatolato sotto altri marchi come Revell e Zvezda. Airfix ha prodotto qualche scatola dal contenuto inferiore a questo Italeri e davvero poco altro. C'è qualche conversione in resina e delle fotincisioni ma alla fine gli altri produttori si sono dedicati ad altre varianti della famiglia di questo velivolo.
La bibliografia che usi è legata al nome Manfred Griehl, molto noto per il cospicuo numero di volumi prodotti a tema Luftwaffe. Per chi fosse interessato, sul tema si trova, probabilmente con maggior facilità, il recente volume di Chriss Goss di cui scrivemmo qui (una recensione).
Ho fatto incetta di fotoincisioni Extratech qualche anno fa approfittando della disponibilità dei primi titolari, Loris e Mirko, dello scomparso MBL Modellismo. Sono di tipo tradizionale, se così si può dire per quelle non pre-colorate, e risultano ben lavorabili.
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Grazie Paolo per le tue irrinunciabili notazioni in merito al kit ed al soggetto storico!!microciccio ha scritto: ↑6 agosto 2024, 23:55 Ciao Bruno,
hai recuperato una scatola del passato, quando Italeri aveva in catalogo alcuni modelli di grande interesse e mediamente anche migliori della concorrenza dell'epoca.
Lo stampo del 217 è stato sfruttato dalla ditta di Calderara di Reno per mettere in commercio varie versioni del Do.217 ed è anche stato inscatolato sotto altri marchi come Revell e Zvezda. Airfix ha prodotto qualche scatola dal contenuto inferiore a questo Italeri e davvero poco altro. C'è qualche conversione in resina e delle fotincisioni ma alla fine gli altri produttori si sono dedicati ad altre varianti della famiglia di questo velivolo.
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Ciao Bruno,
questo è un velivolo che mi ha sempre intrigato, quindi non posso che augurarti un buon lavoro.
Non vedo l'ora di vederti alle prese con la colorazione!!
Saluti
Rob
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Grazie Roberto!!
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Seguo con molto interesse in altra versione è sulla lista dei desideri
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Ciao Nicola!!
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Ciao Bruno,
tante piccole parti da inserire nell'abitacolo.
La pedaliera sparisce un po'. Se ti va potresti valorizzarla con un drybrush più contrastato.
Il problema degli abitacoli scuri in scala è che diventano dei piccoli buchi neri.
microciccio
tante piccole parti da inserire nell'abitacolo.
La pedaliera sparisce un po'. Se ti va potresti valorizzarla con un drybrush più contrastato.
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Re: Dornier Do.217N-1 Italeri 1/72
Hai ragione Paolo, l'RLM66 è sempre una brutta gatta da pelare, tant'è che l'ho schiarito del 20%.microciccio ha scritto: ↑12 agosto 2024, 16:49 Ciao Bruno,
tante piccole parti da inserire nell'abitacolo.
La pedaliera sparisce un po'. Se ti va potresti valorizzarla con un drybrush più contrastato.
Il problema degli abitacoli scuri in scala è che diventano dei piccoli buchi neri.
microciccio
Posto un'altra foto dove l'illuminazione è migliore. A mio modesto avviso può andare. Che ne dici?