SBD-3 Dauntless_1/48 Accurate M. - Color Correction
Inviato: 28 gennaio 2022, 12:31
Poco più di un anno fa mi sono ritrovato tra le mani questo kit costruito nel lontano 1997 da un caro amico modellista.
Durante il periodo del lockdown 2020, come in molti, si è riaccesa in lui la fiamma del modellismo e aveva ripreso questo modello per sistemarlo, reduce qualche anno prima di una brutta caduta che aveva creato dei danni alla coda.
A riparazione conclusa mi ha chiesto se potessi occuparmi io della colorazione, mantenendo lo stesso soggetto che aveva scelto nel'97.
Lui è un amante delle auto costruzioni e non se la sentiva, dopo tanti anni di fermo, di cimentarsi con la colorazione su questo modello.
Con piacere gli ho detto che me ne sarei occupato io.
Il modello è l'ex Accurate Miniature in scala 1:48, pesantemente modificato da lui nel1997 attraverso un sapiente e bellissimo lavoro di scratch unito anche al set in resina della Verlinden.
Avere tra le mani questo modello, ricco di dettagli delicatissimi e consapevole anche del legame affettivo che ha per il proprietario, rappresenta una responsabilità non da poco che richiede uno studio accurato sia di come approcciare al meglio la nuova colorazione su un modello già assemblato, dove poco poteva essere rimosso, ma anche verso il mio caro amico modellista.
Oltre questo, nella mia testa è iniziato a frullare anche il discorso dei toni da utilizzare....perchè la camo utilizzata sino al 1943 dai velivoli imbarcati è N.S. blue gray per le superfici superiori e N.S. light gray per quelle inferiori. Per il primo tono non esiste un FS dedicato nonostante sia stato accostato in seguito all'FS35189.
Ho letto di molte ricette in rete che vanno valutate per bene.
Vabbè un passo per volta...torniamo al modello.
La superfice è stata arricchita, all'epoca della sua costruzione nel '97, dalla rivettatura eseguita totalmente a mano e uno ad uno con una punta, se ricordo bene, da 0,3 mm; questa se da un lato dona più interesse visivo al modello, risulta lievemente fuori scala per gli standard odierni.
Non me la sono sentita di chiudere tutti i forellini per rifarli da capo perchè il modello è figlio di quell'epoca e ho voluto rispettare le scelte e lo stile che gli era stato dato nel '97 senza imporre stravolgimenti.
Dopo tutto è anche ciò che rende unico, agli occhi del proprietario, questo modello. In ogni caso trovo che non stona nel complesso.
Nel 1997 non esistevano gli strumenti e le informazioni che si hanno oggi..... internet era appena agli albori e la rivettatura era una finezza che pochissimi si permettevano e sapevano realizzare..... in alcuni casi neanche veniva presa in considerazione.
Erano altri tempi, dove i social erano i club di modellismo con le informazioni scambiate tra amici e soci che condividevano la stessa passione, si prestavano i libri, ci si confrontava alle riunioni delle associazioni o alle mostre modellistiche.
Anche per questa ragione ho suggerito di tenerla, oltre a testimoniare il percorso modellistico personale dell'autore in quegli anni.
E' il modello con cui, all'epoca, il mio amico ha raggiunto il suo massimo livello personale di crescita nel modellismo, prima di fermarsi; quando mi ha raccontato di questo Dauntless durante il lockdown, riuscivo a percepire dalle sue parole quasi una sorta di timore che provava nel rimetterci le mani sù dopo così tanti anni in cui era stato fermo; le emozioni che prova già solo ad averlo tra le mani sono tante e contrapposte.
Quando l'ho ricevuto ho potuto ammirare la maestria della manualità del mio amico e la grande mole di lavoro spesa, la finezza di certi dettagli e il colpo d'occhio generale che ne veniva fuori; solo allora ho compreso lucidamente tutto il carico di emozioni provato da lui.
Finita l'introduzione, partiamo con la parte tecnica di questo restauro.
Alcune parti, dopo un attento studio, ho deciso di lasciarle lì dove erano, anche perchè sarebbe stato impossibile poterle riverniciare come ad esempio il cockpit o alcune zone del motore.
I carrelli non sono riuscito a scollarli senza fare danni ed essendo fissati alla fusoliera con una spina metallica, ho deciso di lasciarli lì dove erano dal momento che avrebbero richiesto solamente la riverniciatura nello stesso colore del ventre della fusoliera.
I flap in PE sono stati rimossi così come le parti trasparenti, il timone, l'armamento e altre piccole parti. Ho sistemato infine la posizione degli alettoni e dei due elevatori.
Non ho sverniciato interamente il modello perchè la base originale era già buona, liscia e sottile. Solo alcune zone hanno richiesto l'intervento del decerante Livax.
Un attento lavoro di mascheratura durato una buona oretta e mezza è servito per proteggere le aree da preservare dai nuovi strati di vernice. Precedentemente a questo step però,mi sono preso un paio di giorni per capire come, cosa e dove mascherare.
Prima della stesura del fondo con il Surface, ho carteggiato le aree dove sono posizionate le coccarde di nazionalità (non ho capito se fossero decals o verniciate sul modello) per evitare spiacevoli sorprese. Questo passaggio per mio errore è avvenuto dopo aver mascherato già il modello; voi fatelo prima.
Ed arriva finalmente il momento di metter mano all'aerografo:si inizia con un paio di mani di primer al fine di omogeneizzare tutta la superfice e correggere eventuali imprefezioni.
Pressione 0,7 bar, diluizione 85% con leveling thinner (era estate).
Ho steso poi una base di alluminio Alclad sulle zone principali del modello. Questo passaggio non è funzionale alle scrostatura. Già in passato e su altri lavori, non sempre modellistici, ho utilizzato l'alluminio come base prima del tono della mimetica e ho avuto l'impressione che ne guadagnasse moltissimo la resa a livello di riflessi e luminosità.
Mi ha dato un pò da pensare come applicare quella tecnica che è il reverse preshading, che da anni è mi accompagna in questi lavori.
Alla fine l'ho applicata sul metallizzato come le altre volte.
Alla prossima,
Ciauz!
Durante il periodo del lockdown 2020, come in molti, si è riaccesa in lui la fiamma del modellismo e aveva ripreso questo modello per sistemarlo, reduce qualche anno prima di una brutta caduta che aveva creato dei danni alla coda.
A riparazione conclusa mi ha chiesto se potessi occuparmi io della colorazione, mantenendo lo stesso soggetto che aveva scelto nel'97.
Lui è un amante delle auto costruzioni e non se la sentiva, dopo tanti anni di fermo, di cimentarsi con la colorazione su questo modello.
Con piacere gli ho detto che me ne sarei occupato io.
Il modello è l'ex Accurate Miniature in scala 1:48, pesantemente modificato da lui nel1997 attraverso un sapiente e bellissimo lavoro di scratch unito anche al set in resina della Verlinden.
Avere tra le mani questo modello, ricco di dettagli delicatissimi e consapevole anche del legame affettivo che ha per il proprietario, rappresenta una responsabilità non da poco che richiede uno studio accurato sia di come approcciare al meglio la nuova colorazione su un modello già assemblato, dove poco poteva essere rimosso, ma anche verso il mio caro amico modellista.
Oltre questo, nella mia testa è iniziato a frullare anche il discorso dei toni da utilizzare....perchè la camo utilizzata sino al 1943 dai velivoli imbarcati è N.S. blue gray per le superfici superiori e N.S. light gray per quelle inferiori. Per il primo tono non esiste un FS dedicato nonostante sia stato accostato in seguito all'FS35189.
Ho letto di molte ricette in rete che vanno valutate per bene.
Vabbè un passo per volta...torniamo al modello.
La superfice è stata arricchita, all'epoca della sua costruzione nel '97, dalla rivettatura eseguita totalmente a mano e uno ad uno con una punta, se ricordo bene, da 0,3 mm; questa se da un lato dona più interesse visivo al modello, risulta lievemente fuori scala per gli standard odierni.
Non me la sono sentita di chiudere tutti i forellini per rifarli da capo perchè il modello è figlio di quell'epoca e ho voluto rispettare le scelte e lo stile che gli era stato dato nel '97 senza imporre stravolgimenti.
Dopo tutto è anche ciò che rende unico, agli occhi del proprietario, questo modello. In ogni caso trovo che non stona nel complesso.
Nel 1997 non esistevano gli strumenti e le informazioni che si hanno oggi..... internet era appena agli albori e la rivettatura era una finezza che pochissimi si permettevano e sapevano realizzare..... in alcuni casi neanche veniva presa in considerazione.
Erano altri tempi, dove i social erano i club di modellismo con le informazioni scambiate tra amici e soci che condividevano la stessa passione, si prestavano i libri, ci si confrontava alle riunioni delle associazioni o alle mostre modellistiche.
Anche per questa ragione ho suggerito di tenerla, oltre a testimoniare il percorso modellistico personale dell'autore in quegli anni.
E' il modello con cui, all'epoca, il mio amico ha raggiunto il suo massimo livello personale di crescita nel modellismo, prima di fermarsi; quando mi ha raccontato di questo Dauntless durante il lockdown, riuscivo a percepire dalle sue parole quasi una sorta di timore che provava nel rimetterci le mani sù dopo così tanti anni in cui era stato fermo; le emozioni che prova già solo ad averlo tra le mani sono tante e contrapposte.
Quando l'ho ricevuto ho potuto ammirare la maestria della manualità del mio amico e la grande mole di lavoro spesa, la finezza di certi dettagli e il colpo d'occhio generale che ne veniva fuori; solo allora ho compreso lucidamente tutto il carico di emozioni provato da lui.
Finita l'introduzione, partiamo con la parte tecnica di questo restauro.
Alcune parti, dopo un attento studio, ho deciso di lasciarle lì dove erano, anche perchè sarebbe stato impossibile poterle riverniciare come ad esempio il cockpit o alcune zone del motore.
I carrelli non sono riuscito a scollarli senza fare danni ed essendo fissati alla fusoliera con una spina metallica, ho deciso di lasciarli lì dove erano dal momento che avrebbero richiesto solamente la riverniciatura nello stesso colore del ventre della fusoliera.
I flap in PE sono stati rimossi così come le parti trasparenti, il timone, l'armamento e altre piccole parti. Ho sistemato infine la posizione degli alettoni e dei due elevatori.
Non ho sverniciato interamente il modello perchè la base originale era già buona, liscia e sottile. Solo alcune zone hanno richiesto l'intervento del decerante Livax.
Un attento lavoro di mascheratura durato una buona oretta e mezza è servito per proteggere le aree da preservare dai nuovi strati di vernice. Precedentemente a questo step però,mi sono preso un paio di giorni per capire come, cosa e dove mascherare.
Prima della stesura del fondo con il Surface, ho carteggiato le aree dove sono posizionate le coccarde di nazionalità (non ho capito se fossero decals o verniciate sul modello) per evitare spiacevoli sorprese. Questo passaggio per mio errore è avvenuto dopo aver mascherato già il modello; voi fatelo prima.
Ed arriva finalmente il momento di metter mano all'aerografo:si inizia con un paio di mani di primer al fine di omogeneizzare tutta la superfice e correggere eventuali imprefezioni.
Pressione 0,7 bar, diluizione 85% con leveling thinner (era estate).
Ho steso poi una base di alluminio Alclad sulle zone principali del modello. Questo passaggio non è funzionale alle scrostatura. Già in passato e su altri lavori, non sempre modellistici, ho utilizzato l'alluminio come base prima del tono della mimetica e ho avuto l'impressione che ne guadagnasse moltissimo la resa a livello di riflessi e luminosità.
Mi ha dato un pò da pensare come applicare quella tecnica che è il reverse preshading, che da anni è mi accompagna in questi lavori.
Alla fine l'ho applicata sul metallizzato come le altre volte.
Alla prossima,
Ciauz!
