Fu sottoposto a continui sviluppi e migliorie che gli permisero di restare competitivo con i più moderni aerei Alleati fino alla resa della Germania, nel maggio 1945.Era considerato dai piloti, in genere, superiore all’altro principale caccia tedesco, il Messerschmitt Bf 109.
In decine di versioni, il Fw 190 fu costruito in 13 367 esemplari come intercettore e in 6 634 come caccia bombardiere e si distinse su tutti i fronti. Fu equipaggiato sia con motori radiali che in linea.
Il velivolo aveva una fusoliera monoscocca interamente metallica, ad esclusione dei piani di coda rivestiti in tela, non particolarmente propensi ad indurirsi nelle picchiate ad alta velocità.
Lo stesso vale per le superfici di controllo dell'ala, quasi tutte in metallo rivestito di tela, specie gli alettoni, anche se gli slat erano metallici anche nel rivestimento. Molti dei comandi di volo erano azionati da motori elettrici tanto che il velivolo era anche noto come "il caccia elettrico". La struttura alare, robustissima, era invece a pezzo unico, dal momento che entrambe le ali erano sorrette dal medesimo longherone centrale; questo significava che se una di esse si danneggiava bisognava sostituirle entrambe. In compenso la struttura era robustissima e di grande affidabilità.
Il pilota aveva una lastra protettiva alle spalle di 8 mm per la schiena e 12-14 per la testa; il blindovetro era invece di 50–55 mm frontale ed eventualmente 30 laterale (poco più che un parabrezza normale).Il carrello d'atterraggio era a carreggiata larga con retrazione nella fusoliera. Gli pneumatici erano da ben 700 per 170 mm, necessari a reggere la mole di questo apparecchio.
Ora passiamo alla storia del Bianco 11
Qui si hanno i tecnici americani che hanno rimosso la blindatura aggiuntiva nel fianco e rimosso per il momento tutti e 4 i cannoni alari e le mitragliatrici da 13mm

Questo è il profilo del caccia tedesco

Qui è quando è stato appena ridipinto, colore rosso, le pale colorate in nero (non le hanno lasciate nel verde/nero tipico Luft) e armi e radio rimosse!

Poi hanno aggiunto la punta gialla nell'elica

Infine ecco l'ultima foto nota dle nostro 190 come si vede hanno tolto la copertura del carrello!

immagini postate a solo scopo di discussione fonte wwiiaircraftphotos.com, photobucket.com,clubhyper.com
La versione che ho fatto io non è rappresentata ma è quelle dove veniva riarmato e si preparava a esser ricolorato per andare in un museo. Sinceramente ho preferito questa sia perchè il 190 armato merita sia perchè non avevo la forza di togliere il cannone rappresentato nel vano carrello inquanto se avessi sbagliato non c'era modo di corregere l'errore!.
Passiamo al Kit il kit è un Tamya e questo di solito significa che è il top di gamma ma in questo caso bisogna dire che l'Eduard si difende fin troppo bene, ma non è il momento di parlare della "concorrenza". Il kit è davvero velocissimo da montare, io l'ho finito in 6 giorni lavorandoci circa un oretta scarsa a giornata, il kit è completamente da scatola se non 2 cinturine prese dalla lastra Eduard dedicata alle cinture. per il resto tutto da scatola e le decal dalla scatola Eduard dedicata ll'A-8.
Per maggiori informazioni sul Progetto guardate Qui, Per la Gallery del Corsair Quo e infine per il Wip del 190 controllate Qua
Foto ora















Come da Tradizione una foto con il Corsair


Infine il riposizionamento nella mensola protetta dal vetro

DSCF4132 di lysander90, su Flickr
Detto questo ragazzi di difetti ce ne sono, primo di tutto l'effetto un po satinato, sto lavorando ancora di più sulle diluizioni quindi vediamo di debellare questo problema spero che nel complesso vi piaccia... a presto ragazzi e buona serata
