Resina e stampi in silicone: tecniche e trucchi
Inviato: 12 marzo 2012, 20:36
Correggetemi se sbaglio ma mi pare non esista un post che tratti questo argomento in modo generale e ampio, giusto? Direi di aprirlo qua, così possiamo scambiarci consigli, tecniche utilizzate e trucchi personali.
Io, ad esempio, dopo tanti cloni buttati ho trovato un metodo soddisfacente.
DOSARE LA RESINA
- Per estrarre la resina, nel mio caso quella Prochima, utilizzo una siringa per il composto A ed un'altra per il catalizzatore B con aghi grossi (di colore rosa, chiedete al farmacista). - Pratico un foro nel tappino interno, come suggerito anche sulle istruzioni per preservare più a lungo le caratterstiche del prodotto, dal quale aspiro il liquido.
- Prendo una terza siringa, per ora senz'ago, allungo lo stantuffo, tutto o in base alla quantità del prodotto, e servendomi di una molletta a mò di base posiziono la siringa verticalmente. In questo modo gli sprechi di resina, invece che mescolarla in un bicchierino e poi prelevarla, sono praticamente nulli. - Inietto il liquido A (o B) dal beccuccio, inietto anche il B (o A) stando attento a non immergere l'ago nel liquido precedente. Pulisco gli aghi con un panno carta in modo che non ci si catalizzi sopra la resina. - Mescolo, non troppo forte, la siringa A+B
- Metto un pò di prodotto nello stampo e, sempre indossando i guanti di lattice, con un dito eehmm...
insomma con il dito giro tutto dentro lo stampo per ungerlo bene di resina (di sporcherà inevitabilmente anche fuori, ma poco importa). Se non ci arrivo con il dito schiaccio lo stampo di silicone come un brufolo. Questi passaggi mi hanno risolto completamente il problema di punti, anche piccoli, non raggiunti dalla resina.
- ora la scelta sta se utilizzare l'ago (quelli grossi, di colore rosa per intenderci) per iniettare il resto della resina: è indifferente. Di solito non lo metto.
- terminato di riempire gli stampi pulisco immediatamente la siringa utilizzata. Se ho utilizzo l'ago, la pulisco inizialmente con l'acqua, aspiro e spruzzo acqua tre quattro volte per liberarlo dalla resina. Smonto la siringa e cerco di fare uscire il resto del composto su di un panno carta, estraggo lo stantuffo e lo asciugo sempre con il panno carta mentre la siringa la pulisco solo esternamente: tutto il resto quando è asciutta con l'aiuto di una pinzetta ricurva.
Così facendo vi assicuro che dureranno per tantissimi utilizzi. - Piccolo trucco. Forse perchè siamo in inverno e nel il bagno dove lavoro non ci saranno più di 17/18 gradi ma, ho trovato estremamente utile, sempre dopo aver agitato bene i barattoli, metterli un pò di minuti nel lavandino a "bagno maria" nell'acqua bella calda. (AGGIORNAMENTO: Invece di immergere a bagno maria l'intero barattolo, ho trovato più comodo, prima di miscelare le soluzioni A e B, immergere semplicemente le siringhe, chiuse con i loro tappi, con i due liquidi)
Inizialmente avevo provato, con un fornellino elettrico, a scaldare i bicchierini con i due composti prima di unirli, ma il caldo troppo elevato faceva catalizzare la resina in pochissimi "secondi".
Intiepidendo invece a bagno maria il risultato è perfetto in quanto la resina diventa molto meno densa e senza microbollicine.
Magari queste sono cose già arci note ai più, ma la mia "giovane" esperienza con questi materiali sono per me tutte scoperte e sperimentazioni.
Nella prossima puntata spiego il mio metodo per realizzare parti molto fini tipo le cloche o pistoncini
Avanti altri consigli
ciao ciao
Luca
Io, ad esempio, dopo tanti cloni buttati ho trovato un metodo soddisfacente.
DOSARE LA RESINA
- Per estrarre la resina, nel mio caso quella Prochima, utilizzo una siringa per il composto A ed un'altra per il catalizzatore B con aghi grossi (di colore rosa, chiedete al farmacista). - Pratico un foro nel tappino interno, come suggerito anche sulle istruzioni per preservare più a lungo le caratterstiche del prodotto, dal quale aspiro il liquido.
- Prendo una terza siringa, per ora senz'ago, allungo lo stantuffo, tutto o in base alla quantità del prodotto, e servendomi di una molletta a mò di base posiziono la siringa verticalmente. In questo modo gli sprechi di resina, invece che mescolarla in un bicchierino e poi prelevarla, sono praticamente nulli. - Inietto il liquido A (o B) dal beccuccio, inietto anche il B (o A) stando attento a non immergere l'ago nel liquido precedente. Pulisco gli aghi con un panno carta in modo che non ci si catalizzi sopra la resina. - Mescolo, non troppo forte, la siringa A+B
- Metto un pò di prodotto nello stampo e, sempre indossando i guanti di lattice, con un dito eehmm...

- ora la scelta sta se utilizzare l'ago (quelli grossi, di colore rosa per intenderci) per iniettare il resto della resina: è indifferente. Di solito non lo metto.
- terminato di riempire gli stampi pulisco immediatamente la siringa utilizzata. Se ho utilizzo l'ago, la pulisco inizialmente con l'acqua, aspiro e spruzzo acqua tre quattro volte per liberarlo dalla resina. Smonto la siringa e cerco di fare uscire il resto del composto su di un panno carta, estraggo lo stantuffo e lo asciugo sempre con il panno carta mentre la siringa la pulisco solo esternamente: tutto il resto quando è asciutta con l'aiuto di una pinzetta ricurva.
Così facendo vi assicuro che dureranno per tantissimi utilizzi. - Piccolo trucco. Forse perchè siamo in inverno e nel il bagno dove lavoro non ci saranno più di 17/18 gradi ma, ho trovato estremamente utile, sempre dopo aver agitato bene i barattoli, metterli un pò di minuti nel lavandino a "bagno maria" nell'acqua bella calda. (AGGIORNAMENTO: Invece di immergere a bagno maria l'intero barattolo, ho trovato più comodo, prima di miscelare le soluzioni A e B, immergere semplicemente le siringhe, chiuse con i loro tappi, con i due liquidi)
Inizialmente avevo provato, con un fornellino elettrico, a scaldare i bicchierini con i due composti prima di unirli, ma il caldo troppo elevato faceva catalizzare la resina in pochissimi "secondi".
Intiepidendo invece a bagno maria il risultato è perfetto in quanto la resina diventa molto meno densa e senza microbollicine.
Magari queste sono cose già arci note ai più, ma la mia "giovane" esperienza con questi materiali sono per me tutte scoperte e sperimentazioni.
Nella prossima puntata spiego il mio metodo per realizzare parti molto fini tipo le cloche o pistoncini

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ciao ciao
Luca