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Buona sera a tutti i colleghi modellisti!
Dopo aver concluso lo Zeke ero quasi pronto ad iniziare il nuovo WIP su un altro gioiello volante di una delle potenze dell'Asse, un progetto che sarà parecchio impegnativo sia per quanto riguarda la verniciatura (a causa di alcune particolarità che non ho mai affrontato prima) sia per l'uso, inedito per me, di determinate componenti nell'assemblaggio.
Complice l'annuale 'pellegrinaggio' a Lucca Comics con dovuto omaggio deferente ad uno degli autori di fantascienza da me preferiti, Leiji Matsumoto, ho deciso di posticipare l'ambizioso progetto sul Jet della WWII per realizzare, out of the box, un modello legato all'universo dell'amato autore del Sol Levante. Il modello in questione è un kit Hasegawa, ovviamente in scala 1/72, che rappresenta lo Space Wolf SW-190 caccia tipico della ciurma del Pirata dello Spazio, il mitico Capitan Harlock (Herlock nella traslitterazione sulla scatola). Essendo Matsumoto un appassionato degli aerei della seconda guerra mondiale, in particolare quelli tedeschi, per questo modello di caccia spaziale si è ispirato al Focke-Wulf Fw 190 e quindi tutto sommato non usciamo troppo dal seminato!

La Box Art del modello e una foto (non molto buona) del contenuto della scatola.

Nel libretto delle istruzioni sono indicate tre possibili variazioni per la verniciatura: Herlock Special Aircraft, Tochiro (il miglior amico del capitano e progettista della sua astronave Arcadia) Special Aircraft e un prototipo con le fiamme sulla scocca! Inutile dire che realizzerò la versione del caccia che è stata progettata per il "Pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel"!

Bello Iscritto!

Bello!!!

Sicuro non sia una rielaborazione del caccia originario?

Mi sembrava di ricordare fosse diverso...

Buon lavoro, comunque!

Roberto ha scritto: ↑5 novembre 2018, 21:21 Bello Iscritto!

Grazie della fiducia Roberto!

siderum_tenus ha scritto: ↑5 novembre 2018, 21:51 Bello!!!

Sicuro non sia una rielaborazione del caccia originario?

Mi sembrava di ricordare fosse diverso...

Buon lavoro, comunque!

In effetti hai ragione Mario! Questa è una rielaborazione più modellistica (a partire dal riferimento al caccia tedesco) e personalizzata ai colori del Pirata Spaziale del caccia apparso nella serie originale. La versione NON "Herlock Custom" del SW-190 presenta tra le varie scelte di verniciatura una livrea blu e bianca più simile a quella del cartone animato.

Bene, di nuovo all'opera... buon lavoro Paolo!

Starfighter84 ha scritto: ↑6 novembre 2018, 7:27 Bene, di nuovo all'opera... buon lavoro Paolo!

Grazie mille Valerio! La mia idea e' di affrontare questo progetto in tempi brevi per poi tornare alla WWII!
Ma come so bene le complicazioni sono sempre dietro l'angolo e le condizioni atmosferiche non sono certo di aiuto al nostro hobby in questo periodo!

Bel soggetto, ti seguo

Ivons ha scritto: ↑6 novembre 2018, 8:14 Bel soggetto, ti seguo

Grazie Massimo!

Ciao Paolo,

in questo modello ci sono almeno altri tre elementi ripresi da velivoli della Seconda Guerra mondiale:

• l'ala a gabbiano rovesciato e i POD coi cannoni anticarro delle versioni finali dello Stuka;
• la capottina stile P-51D;
• i cannoni e le carenature aerodinamiche dei tamburi di alimentazione tipici di alcuni caccia di produzione anglosassone.

Buon lavoro.

microciccio

microciccio ha scritto: ↑6 novembre 2018, 8:35 Ciao Paolo,

in questo modello ci sono almeno altri tre elementi ripresi da velivoli della Seconda Guerra mondiale:

• l'ala a gabbiano rovesciato e i POD coi cannoni anticarro delle versioni finali dello Stuka;
• la capottina stile P-51D;
• i cannoni e le carenature aerodinamiche dei tamburi di alimentazione tipici di alcuni caccia di produzione anglosassone.

Buon lavoro.

microciccio

Grazie Paolo per i dettagli da 'nerd' della WWII: sono molto apprezzati!
Sensei Matsumoto ha sempre cercato di inserire nel design dei suoi mezzi dei richiami alla WWII, non solo negli aerei ma anche nei carri armati e ovviamente nelle corazzate (Yamato in testa) ed è ovviamente una delle componenti che li rende così riconoscibili e apprezzabili anche agli occhi degli aeroplanari, imho.