La reincisione delle pannellature.

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Quella che cercherò di descrivere nelle prossime righe, è senza dubbio una delle lavorazioni più stancanti e tediose con cui un modellista si deve confrontare: la re incisione delle pannellature. Fortunatamente la maggior parte delle moderne scatole di montaggio vantano un dettaglio di superficie inciso in un fine negativo, per cui l’operazione di re incisione di un modello spesso riguarda il recupero di vecchi kit. Gli strumenti fondamentali in questa fase sono i seguenti:

Scriber: lo scriber è l’incisore con cui è possibile tracciare le linee delle pannellature sulla plastica. Può essere acquistato ad hoc nei negozi specializzati, altrimenti può essere costituito dalla punta di un compasso ben affilata o da uno spillo da sarta opportunamente fissato sul supporto di un taglierino da modellista (del tipo X-Acto per capirci). Esistono in commercio anche degli scriber derivati dagli strumenti ad uso dentistico, tipici sono quelli prodotti dalla milanese Amati.

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Dime Verlinden: le dime prodotte dall’olandese Verlinden sono disponibili sia per la scala 1/72 che 1/48, e sono utilizzate come “linee guida” adattabili alla superficie del modello. Questo specifico prodotto riporta le forme delle principali pannellature presenti sui velivoli dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi.

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Righello e nastro Dymo: per tracciare solchi su superfici piane si potrà utilizzare un comune righello o una squadretta, mentre per le superfici curve ci si potrà avvalere dell’ausilio d’un pezzo di nastro Dymo (quello utilizzato dalle etichettatrici) che ha il doppio vantaggio di essere adesivo e di adattarsi bene alla curve di una fusoliera, ad esempio. In alternativa, dovendo re incidere una zona particolarmente tondeggiante, si potranno sagomare due o tre strati di scotch posti uno sopra all’altro e incollati sul modello (la foto vi può aiutare nella comprensione). Ovviamente in questa fase si dovrà porre una maggiore attenzione durante l’incisione.

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Detto questo, passo ora a descrivere le operazioni necessarie per ottenere una buona re incisione:

Per prima cosa ricordo che è sempre meglio operare su parti non assemblate, e che prima di iniziare è importante documentarsi con foto e disegni; Spesso, infatti, le case produttrici “dotano” il modello di panelli assolutamente inesistenti sul velivolo reale, mentre ne tralascia altri che risultano anche ben visibili. Di fondamentale importanza è la saldezza con cui tutte le dime, proprie od improprie, aderiscono alla superficie per questo è bene fissarle ogni volta con nastro adesivo e controllarne l’effettivo allineamento. Prima di procedere all’incisione si dovranno appianare le linee esistenti con della carta abrasiva e in seguito disegnare quelle definitive con una matita grassa. Con una leggera pressione sullo scriber si traccerà la pannellatura in negativo, magari tenendo a mente quante “passate” sono state ripetute per avere a fine lavorazione la stessa profondità dei solchi su tutto il modello. I residui di plastica che si formano all’esterno del solco possono essere eliminati con della carta vetrata fine grana 400 cui succederà una lucidata con pasta abrasiva per ridare lucentezza alla plastica e definire ulteriormente le incisioni. Per rimediare agli onnipresenti errori è possibile utilizzare il comune ciano acrilico (Attack) come riempitivo per le incisioni “impreviste”. Una volta essiccata la colla avrà la medesima consistenza della plastica, quindi dopo averla carteggiata non si noterà la differenza. Buon Modellismo a tutti! Starfighter84.

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