Il Federal Standard Color 595b.

DSC_1212

Il Federal Standard Color 595b nasce poco prima dello scoppio del Secondo conflitto mondiale, assieme alla necessità del governo di uniformare sotto un’unica catalogazione ogni tipo di colore in uso sui mezzi bellici in quel periodo. Fu così che a ciascuna tinta venne assegnato un numero di riferimento preciso ed inequivocabile, e tutte le colorazioni furono riunite in speciali mazzette che contenevano 611 codici (corrispondenti a varie sfumature e gradazioni di ben 357 colori) suddivisi in striscette (tecnicamente definite chip) verniciate con il colore stesso in modo da avere un riscontro visivo immediato. Del Federal Standard ne esistono due versioni: la A, che non è più in uso dal 1989, e la B utilizzata tutt’ora non solo come orientamento per le vernici militari, ma oramai diffusa anche per gli usi civili. Per dovere di cronaca aggiungo che anche in altri paesi furono sviluppati dei sistemi di indicizzazione analoghi, e la Germania ne iniziò l’utilizzo ancora prima, nel 1914, quando introdusse il RAL. Ancora oggi si può notare sulle boccette di alcuni pigmenti da modellismo che i numeri identificativi delle tinte usate su aeri tedeschi sono riportate in RAL. Detto questo vi starete sicuramente chiedendo cosa c’entri tutto ciò con il mondo del modellismo. Mi duole purtroppo affermare che l’F.S.595b è uno degli strumenti fondamentali che un appassionato deve conoscere, proprio perché anche le nostre semplici vernici usano come riferimento proprio il sistema di classificazione americano. Quindi, per prima cosa, si dovrà imparare a leggere correttamente i codici e sapere a quali tinte essi corrispondono:

Ogni Reference Number è costituito da cinque cifre, e nel nostro caso prenderemo come esempio il 35526.

Il primo numero indica sempre la brillantezza del colore, divisa in tre livelli:
• 1 = Lucido o Gloss
• 2 = Semilucido o Semigloss
• 3 = Opaco o Matt

Il secondo numero è identificativo di un gruppo più ampio a cui appartiene il colore:
• 0 = Marrone o Brown
• 1 = Rosso o Red
• 2 = Arancio o Orange
• 3 = Giallo o Yellow
• 4 = Verde o Green
• 5 = Blu o Blue
• 6 = Grigio o Grey
• 7 = Altro (white, black, violet, metallic)
• 8 = Fluorescente

Le restanti tre cifre combinate tra loro, indicano l’intensità: più basso sarà il valore più scuro sarà il colore, viceversa, più alto sarà il valore più chiara sarà la tinta. Quindi, leggendo il Reference Number preso come esempio in questo articolo si può capire come il colore in questione sia un Blu opaco chiaro.
Sfogliando i chips noterete inoltre che le sigle non sono tutte sequenziali, questo perché sono stati previsti dei gap per aggiungere dei nuovi colori postumi. Si può dire anche che non sempre di un medesimo colore esiste la versione lucida, opaca o semilucida, magari perché nell’uso operativo reale la finitura, per esempio, lucida non è prevista. Fatta questa dovuta premessa, forse avete già intuito perché il Federal Standard provoca tanti mal di testa e genera tante polemiche tra i modellisti di tutto il mondo! Molto spesso vi troverete ad aprire il vostro barattolino di vernice e accostandolo al chip corrispondente sul Federal Standard scoprirete che la tinta non è propriamente fedele; Può anche capitare che le gradazioni del medesimo colore variano da una ditta produttrice ad un’altra, e che magari il colore concentrato da un effetto, mentre un altro diluito e steso sul modello ne fornisce un altro. Un altro inconveniente a cui erano soggetti i modellisti più anziani derivava dal fatto che il F.S. catalogava ovviamente solo le tinte dei velivoli USA o dei paesi ad esso amici, quindi chiunque voleva riprodurre un aereo od un mezzo tedesco non trovava il riferimento esatto bensì solo quello più somigliante. Questo costringeva il più delle volte a dover mischiare i colori per raggiungere il risultato più realistico. Oggi fortunatamente questi problemi non esistono (quasi) più grazie alla vastità di prodotti a nostra disposizione, e sempre più facilmente le ditte mettono in commercio delle gamme di colorazioni specifiche per velivoli tedeschi piuttosto che inglesi. Per finire, dotatevi sin da subito di una mazzetta F.S. (anche se il costo si aggira intorno ad i 40 €, vi assicuro che la spesa vi toglierà spesso da notevoli impacci), e delle tante tabelle per individuare facilmente le corrispondenze tra i colori delle varie case produttrici; per fortuna quest’ultime si reperiscono anche gratuitamente!

DSC_1215

Giunti a questo punto si possono trarre delle conclusioni su questo argomento, e mi sento di dare qualche consiglio utile dettato anche dal mio modo di vedere il modellismo: sull’annosa questione del F.S. non si finirà mai di questionare, è una di quelle cose che quasi tengono in piedi quest’hobby! Giudicare se un modello è verniciato bene è relativamente semplice… ben più difficile è giudicare se esso è verniciato con i colori esatti. Già perché già passando da una scala più piccola ad una più grande le tonalità variano incredibilmente, e vedere un verde che su un aereo in scala 1/72 risulta scuro… su di altro in 1/48 potrebbe già assumere un aspetto più chiaro. Come già precedentemente accennato nel mio articolo sull’F-104 in livrea monogrigio, gli aeroplani veri sono soggetti a tutti i tipi di intemperie, ed una tinta stesa poco prima che il velivolo esca dalla revisione… la settimana dopo risulta già deteriorata e scolorita. Quindi il mio pensiero personale è questo: il modellismo deve essere un divertimento e come tante cose al mondo non è una scienza esatta! Esso è soggetto poi alle impressioni ed alle correnti di pensiero che ognuno sviluppa personalmente… e state pur certi che se siete convinti di averci azzeccato, arriva un altro che ti smonta tutto il modello. E se vi capiterà di portare i vostri lavori alle classiche mostre ve ne accorgerete! È ovvio che la fedeltà storica di una riproduzione in scala è una cosa fondamentale, quindi a meno che non avete preso una grossa cantonata sarà più impegnativo capire se avete veramente commesso un errore. Spero di essere stato esauriente, ma se avete ancora qualche dubbio, questo post vi potrebbe schiarire le idee! http://www.theknights.it/editorial/FS/FS.htm . Ciao, alla prossima. Starfighter84.

Vi segnalo un pò di siti utili:
http://ipmsstockholm.org/colorcharts/stuff_eng_colorcharts_fs.htm .
http://www.colorserver.net/.
http://www.ttfxmedia.com/vallejo/cgi-bin/_modelis_info.asp?p1=ing&p2=modelair .
http://www.ipmsitaly.com/colregia.html .
http://www.seatejectcolor.com/seat/colorazioni/fs595.htm .

DSC_1217