mercoledì, Aprile 24, 2024

TF-104 G-M Hasegawa 1/48…. Il mito non muore mai!

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Ed eccolo qua! Finito. Qualcuno potrà essere contento nel vedere un altro Spillone, qualcun’altro potrà pensare: “Noooo, un altro ‘104… basta”; ma sapete, al cuore non si comanda! Ognuno di noi modellisti dovrebbe avere in vetrina un ‘104, ed io finalmente l’ho aggiunto. Sì proprio così, un bel kit Hasegawa in 1/48 rappresentato nella versione nei colori della nostra Aeronautica Militare, rigorosamente grigio.

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Il Kit è uno tra i migliori che l’Hasegawa produca ed è anche molto ben curato con pannellature in negativo e rivettature distribuite ovunque (anche fin troppe). Potrebbe essere lasciato tutto come da scatola, visto che non manca proprio niente (puoi fare anche la versione monoposto), ma purtroppo la mia disgrazia (e anche di qualcun’altro) è quella di farsi prendere la mano e la tasca dall’aftermarket; ed in preda a questa voglia irrefrenabile ho deciso di aggiungere anche il cockpit Aires (codice 4325), un vero e proprio capolavoro in resina.

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Ma non tutte “le ciambelle riescono col buco”. Infatti i problemi hanno inizio sin da subito, inserendo il cockpit nella fusoliera. Esso necessita di un bell’assottigliamento di ambedue le paratie laterali interne e, sopratutto, di assottigliare di molto la plastica del kit per permettere all’abitacolo di potersi “infilare” nel suo alloggiamento.

TF-104G Cockpit AIRES

TF-104G Cockpit AIRES 2

Questi è dipinto in grigio Gunze H308 con reparto comandi in nero opaco. La struttura dei due seggiolini Martin Baker IQ7A invece è in nero opaco con sedile in FS37038, cuscini in FS34087, poggiatesta in FS27040 e cinghie in FS33531. Dopo aver fatto un bel Dry-Brush generale dei vari colori schiariti, si procede all’inserimento e chiusura della fusoliera.

Seggiolini TF-104G AIRES

E qui l’Hasegawa, presa d’invidia dell’Aires, ci mette un pò del suo con qualche incastro non proprio perfetto, sia nella parte dove è stato inserito il vano carrelli posteriore che dalla parte del cono radar. Ma con un pò di plasticard, ciano e tanta attenzione si può risolvere il tutto.

Una volta provveduto alla carteggiata, alla ripannellatura e rivettatura dei punti mancanti, si procede al montaggio dei due serbatoi e delle ali.

TF-104G in costruzione

A questo punto, ho proceduto con la fase più bella: La colorazione!

Dopo aver dipinto l’interno dei portelli, i carrelli e i vani ruote, in Silver H8 e mascherati quest’ultimi, ho ricoperto il modello con un primo strato di grigio chiaro come primer. Successivamente ho dato un leggero Pre-Shading in grigio scuro lungo le pannellature senza badare molto alla precisione del getto dell’aerografo. Poi sono passato alla colorazione vera e propria: le istruzioni Hase portano il colore di fondo in grigio Gunze H308, ma dopo aver visionato qualche foto e documentazione varia, per avvicinarmi alla tinta originale dell’aereo ho dovuto aggiungere al colore di base un buon 30% di grigio chiaro H311 ed un 5% di Bianco.

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Asciugata la tinta base per benino, ho aggiunto una minima quantità ancora di bianco e diluito tanto ho spruzzato a pressione bassissima una prima mano all’interno di ogni pannellatura senza toccare i bordi. Successivamente una spruzzata di tinta base scurita con una minima quantità di grigio H305 nuovamente tra le pannellature e non, e poi di nuovo con la tinta chiara del Post-Shading fino ad ottenere l’effetto voluto. Ho cercato principalmente di mettere in “luce” le parti usurate ed esposte al sole dell’aereo (dorso, ali e serbatoi).

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Il muso è stato verniciato in grigio H311, mentre il pannello antiriflesso (che deborda fino ad includere il parabrezza) in grigio scuro H305. Lo scarico invece l’ho dipinto prima con nero opaco e dopo vari “maltrattamenti coloristici” ho passato varie macchie di grigio a pennello asciutto su ogni petalo.

A questo punto si passa alla posa delle decals!

Per rendere lucido il modello ho usato il Clear Gloss H30 Gunze per ottenere una buona patina lucida. Quindi, ho lasciato ad asciugare almeno due giorni (non mi fido delle vernici “Gloss”) e armato di taglierino è cominciata la fase di “portare all’osso” (cioè scontornare) tutte le decals per la loro messa in opera. E qui purtroppo l’Hasegawa non è stata magnanima con me, povero modellista… sig!, inducendolo anzi all’errore. Infatti le coccarde sono ancora quelle rappresentate in versione “Alta Visibilità” e dislocate in sei posizioni, ma in realtà tutti gli esemplari verniciati nel nuovo schema grigio “Lo-Vis” avevano le insegne di nazionalità di ridotta dimensione apposte solo su quattro punti. Pazienza… oramai va bene lo stesso!

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Dopo aver posato l’ultima decal con tanto di Mr. Mark Softer Gunze, ho dato una nuova mano leggera di Clear per poi procedere con i colori ad olio e conseguenti lavaggi..

Odio usare il nero per le pannellature, lo trovo irreale e “spara” troppo sul modello. Allora meglio aggiungere del bianco in modo da formare un grigio medio! infatti ho passato la tinta ottenuta (non troppo diluita) fino a coprire tutto il modello, interessando sia le pannellature sia la superficie circostante. Dopo circa cinque minuti di asciugatura, con un “cotton-fiocc” ho ripulito a caso l’interno di ogni pannello lasciando la preferenza alla parte centrale, e così per tutto il modello. Per le varie sporcature e colature invece ho usato, sempre ad olio, il “Bruno Van Dyck”, anche poi per i carrelli, per i vani e per i portelloni.

Terminata anche questa fase, non ho fatto altro che sigillare il tutto con un paio di spruzzatine leggere di Semi-Gloss Gunze.

Prima di provvedere al montaggio dei vari accessori (particolare attenzione deve essere data al montaggio dei carrelli) ho aggiunto la cavetteria dei carrelli, all’interno dei due portelli e quella delle luci. Ho costruito inoltre con filo di rame le strutture interne dei due tettucci con relative manigliette di chiusura. Ho creato le due antennine con pezzi di metallo fotoinciso e costruito con plasticard quella superiore, visto che quelle del kit mi sembravano troppo spessorate. Infine ho posizionato gli slat e i flap in maniera abbassata ed il timoncino leggermente piegato, solamente perché penso che nel modellismo conti anche un po’ di scena, e per dare perché no, un po’ di movimento al modello altrimenti troppo “piantato”.

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Per concludere, questo è un ottimo kit, non dà particolari problemi e il montaggio in linea di massima fila che è una bellezza. Da consigliare a tutti coloro che insieme a me guardando quel mobiletto trasparente pensino “Un 104 ci dev’essere dentro quella vetrina!”

E’ tutto!

Ciao e B(u)onomodellismoTF104GVox a tutti!

Francesco “BonoVox” Miglietta.

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1 Comment

  1. E’ un aiuto bellissimo per la realzzazione di modelli di aerei.
    Come posso stampare queste queste immagini.

    Grazie ugo Calabrese

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